70 IL VATICANO
e il Tevere col ponte , e molti uomini, e cavalli sommersi j in lontananza si veg-
gono i Cristiani squallidi uscire dai cimiterj, essendo cessate le persecuzioni. Ne' due
grandi laterali è figurato 1' uso della catapulta in uno, e nell' altro della testudi-
ne militare. De' piccioli monocromati uno è tagliato da una porta, e nell' altro si ve-
de la testa di Massenzio portata su d' una nave. Sotto il battesimo di Costantino è ef-
figiata 1' edificazione della basilica Vaticana, e in uno specchio più picciolo si vede lo
stesso principe, che fa bruciare gli editti fatti contro i Cristiani. In quell' architetto,
che mostra la pianta al Papa, si dice essere stato effigiato Antonio da san Gallo, come
nel Papa esser rappresentato Clemente VII. Sotto la Donazione di Costantino di qua
e di là del cammino sono dipinti da una parte il dissotteramento della Croce del Si-
gnore , e dall' altra è san Silvestro, chiamato dal Monte Soratte, dove era nascosto,
per guarire Costantino dalla lebbra j la volta descritta è sotto la Tavola LXVII.
Altre cose potrebbonsi indicare e descrivere , ma esse essendo di minor pregio
delle altre si tralasciano ; certo si è che nel vedere gli affreschi delle camere Va-
ticane , ognun resta da stupore e maraviglia compreso, ivi trovandosi quanto mai
seppe 1' arte pittorica inventare di bello, ed eseguire fino a quell' ultimo grado di
perfezione , che non ammette rivalità, nè paragone veruno con quanto veclesi ese-
guito da' pittori anteriori e posteriori al divin Raffaello, da Urbino Contigua alla
sala della battaglia di Costantino vi è la
SALA
D E'
CHIAROSCURI
Il locale che vado a descrivere, anticamente componeva e la sala per la guar-
dia Svizzera , e quella de' Parafrenieri $ ora è ridotta ad una sola col titolo di sala
de' Chiaroscuri. Le dimensioni della vecchia sala degli Svizzeri era di palmi 63 in
lunghezza e di 47 in larghezza. Di tempo in tempo fu risarcita, ed il soffitto che
vi fe' Leone X, credesi eseguito prima della sua ristaurazione. Il soffitto di legna-
me a tutto rilievo è diviso in diversi vaghi ripartimenti di corniciami, d'intagli con
imprese , con geroglifici, e con armi di papa Leone ; il tutto dorato sopra d' un
fondo turchino e rosso con gran cornice di legname. L' intaglio dorato, circola d'
intorno intorno , cioè sopra la cornice su cui posa 1' intiero soffitto. Nel grande
specchio di mezzo campeggia 1' arme dello stesso papa Leone intagliata in legno a
tutto rilievo, ricoperta d' oro da capo a piedi del gran soffitto, e vi sono due bislun-
ghi cartelloni, scritti di alcuni motti del sacro testo. In quanto poi alle dipinture sul-
e il Tevere col ponte , e molti uomini, e cavalli sommersi j in lontananza si veg-
gono i Cristiani squallidi uscire dai cimiterj, essendo cessate le persecuzioni. Ne' due
grandi laterali è figurato 1' uso della catapulta in uno, e nell' altro della testudi-
ne militare. De' piccioli monocromati uno è tagliato da una porta, e nell' altro si ve-
de la testa di Massenzio portata su d' una nave. Sotto il battesimo di Costantino è ef-
figiata 1' edificazione della basilica Vaticana, e in uno specchio più picciolo si vede lo
stesso principe, che fa bruciare gli editti fatti contro i Cristiani. In quell' architetto,
che mostra la pianta al Papa, si dice essere stato effigiato Antonio da san Gallo, come
nel Papa esser rappresentato Clemente VII. Sotto la Donazione di Costantino di qua
e di là del cammino sono dipinti da una parte il dissotteramento della Croce del Si-
gnore , e dall' altra è san Silvestro, chiamato dal Monte Soratte, dove era nascosto,
per guarire Costantino dalla lebbra j la volta descritta è sotto la Tavola LXVII.
Altre cose potrebbonsi indicare e descrivere , ma esse essendo di minor pregio
delle altre si tralasciano ; certo si è che nel vedere gli affreschi delle camere Va-
ticane , ognun resta da stupore e maraviglia compreso, ivi trovandosi quanto mai
seppe 1' arte pittorica inventare di bello, ed eseguire fino a quell' ultimo grado di
perfezione , che non ammette rivalità, nè paragone veruno con quanto veclesi ese-
guito da' pittori anteriori e posteriori al divin Raffaello, da Urbino Contigua alla
sala della battaglia di Costantino vi è la
SALA
D E'
CHIAROSCURI
Il locale che vado a descrivere, anticamente componeva e la sala per la guar-
dia Svizzera , e quella de' Parafrenieri $ ora è ridotta ad una sola col titolo di sala
de' Chiaroscuri. Le dimensioni della vecchia sala degli Svizzeri era di palmi 63 in
lunghezza e di 47 in larghezza. Di tempo in tempo fu risarcita, ed il soffitto che
vi fe' Leone X, credesi eseguito prima della sua ristaurazione. Il soffitto di legna-
me a tutto rilievo è diviso in diversi vaghi ripartimenti di corniciami, d'intagli con
imprese , con geroglifici, e con armi di papa Leone ; il tutto dorato sopra d' un
fondo turchino e rosso con gran cornice di legname. L' intaglio dorato, circola d'
intorno intorno , cioè sopra la cornice su cui posa 1' intiero soffitto. Nel grande
specchio di mezzo campeggia 1' arme dello stesso papa Leone intagliata in legno a
tutto rilievo, ricoperta d' oro da capo a piedi del gran soffitto, e vi sono due bislun-
ghi cartelloni, scritti di alcuni motti del sacro testo. In quanto poi alle dipinture sul-