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https://doi.org/10.11588/diglit.8398#0072
38 IL VATICANO
CAMERA
DELLA
DISPUTA DEL SACRAMENTO
SCUOLA DI ATENE
X^a più bella pittura di tutta la camera , anzi una delle più sublimi opere
dell' Urbinate , è sicuramente quella che rappresenta la Filosofia, detta la scuola
di Atene. La scena è un ginnasio a guisa di tempio , con portico decorato da ma-
gnifica architettura , nel quale oltre le statue ed i bassirilievi , sopra di quattro
gradini primeggiano Platone e Aristotile , che maestosi, gravi, dimostrano esser egli-
no i padri, i maestri della greca filosofia. Di lato veggonsi in folla i loro discepo-
li : in altra parte evvi Socrate calvo , simo, che istruisce Alcibiade : al basso Pita-
gora circondato da' suoi scolari, e colui che tiene la tavoletta con le consonanze
armoniche, credesi Francesco Maria della Rovere duca d' Urbino nipote di Giu-
lio II ; indi Empedocle, Epicarmo, Archita. Diogene il cinico sdraiato , seminudo
sopra il secondo gradino, con un libro in mano , la scodella al fianco , non ha
settatori \ Epicuro coronato di quercia scrive anch' esso su d' un libro la sua set-
ta. Tra questi savi vi pose molti ritratti de' più cospicui uomini, che nell' età sua
fiorirono. Colui che chinato a terra disegna col compasso un esagono , e che rap-
presenta Archimede, è Bramante : il giovane col ginocchio a terra, e come estati-
co, è il duca di Mantova Federico II -, gli altri due a sinistra di Tolomeo e di
Zoroastro re de' Battriani, che tiene in mano il globo elementare , sono i ritratti
di Pietro Perugino e di Raffaello. In questo superbissimo quadro che ha in se 52
figure , V artefice nel rappresentare una finta scuola di filosofia , ce ne ha lascia-
ta una vera pittura ; e in fatti per tale è riconosciuta da tutti gli artefici di que'
tempi fino a' dì nostri, che giammai si sono stancati, nè mai si stancheranno di
farvi sopra continuo studio , di ammirarla, siccome opera quasi divina. Leggesi, che
per 1' erudizione Raffaele consultasse 1' Ariosto ; il cartone originale esiste nella
Biblioteca Ambrosiana di Milano. Si rileva da Taja , che Platone e Aristotile, che
fra tutti i sapienti primeggiano, fossero dal Tommasino trasformati in due apostoli ,
allorché ritoccò il rame, intagliato da Piergio Mantovano. L' architettura del gin-
nasio risente molto dalla basilica Vaticana , secondo la prima idea di Bramante e
del Bonarroti j la Tavola è in doppio Num. XXXI.
CAMERA
DELLA
DISPUTA DEL SACRAMENTO
SCUOLA DI ATENE
X^a più bella pittura di tutta la camera , anzi una delle più sublimi opere
dell' Urbinate , è sicuramente quella che rappresenta la Filosofia, detta la scuola
di Atene. La scena è un ginnasio a guisa di tempio , con portico decorato da ma-
gnifica architettura , nel quale oltre le statue ed i bassirilievi , sopra di quattro
gradini primeggiano Platone e Aristotile , che maestosi, gravi, dimostrano esser egli-
no i padri, i maestri della greca filosofia. Di lato veggonsi in folla i loro discepo-
li : in altra parte evvi Socrate calvo , simo, che istruisce Alcibiade : al basso Pita-
gora circondato da' suoi scolari, e colui che tiene la tavoletta con le consonanze
armoniche, credesi Francesco Maria della Rovere duca d' Urbino nipote di Giu-
lio II ; indi Empedocle, Epicarmo, Archita. Diogene il cinico sdraiato , seminudo
sopra il secondo gradino, con un libro in mano , la scodella al fianco , non ha
settatori \ Epicuro coronato di quercia scrive anch' esso su d' un libro la sua set-
ta. Tra questi savi vi pose molti ritratti de' più cospicui uomini, che nell' età sua
fiorirono. Colui che chinato a terra disegna col compasso un esagono , e che rap-
presenta Archimede, è Bramante : il giovane col ginocchio a terra, e come estati-
co, è il duca di Mantova Federico II -, gli altri due a sinistra di Tolomeo e di
Zoroastro re de' Battriani, che tiene in mano il globo elementare , sono i ritratti
di Pietro Perugino e di Raffaello. In questo superbissimo quadro che ha in se 52
figure , V artefice nel rappresentare una finta scuola di filosofia , ce ne ha lascia-
ta una vera pittura ; e in fatti per tale è riconosciuta da tutti gli artefici di que'
tempi fino a' dì nostri, che giammai si sono stancati, nè mai si stancheranno di
farvi sopra continuo studio , di ammirarla, siccome opera quasi divina. Leggesi, che
per 1' erudizione Raffaele consultasse 1' Ariosto ; il cartone originale esiste nella
Biblioteca Ambrosiana di Milano. Si rileva da Taja , che Platone e Aristotile, che
fra tutti i sapienti primeggiano, fossero dal Tommasino trasformati in due apostoli ,
allorché ritoccò il rame, intagliato da Piergio Mantovano. L' architettura del gin-
nasio risente molto dalla basilica Vaticana , secondo la prima idea di Bramante e
del Bonarroti j la Tavola è in doppio Num. XXXI.