26 IL VATICANO
vantano e più marchi. Aggiungo , che non fu meno liberale verso le altre chiese
ugualmente rovinate : che fe' costruire una città e chiudere di mura il borgo san
Pietro , secondo i progetti di Leone III : che tale quartiere, Ultimo di Roma, porta
ancora il nome di città leonina ; e che soprassedeva in persona a' lavori, che du-
rarono più di quattro anni, senza che 1' intemperie delle stagioni fosse capace di
rallentare il suo zelo. Fu egli del pari commendevole per le sue spirituali fatiche.
Adunò un concilio, in cui si accudì alla riforma dei costumi ; vi si pubblicarono
quarantadue canoni, de' quali i primi trentotto erano del concilio tenuto da Euge-
nio II nel 826, ma con qualche aggiunta: gli ultimi quattro sono nuovi ; vi fu depo-
sto il prete Anastasio , cardinale della chiesa romana del titolo di san Marcello.
Altro concilio tenne Lione in Roma nel 848. Esso papa dichiarò ai vescovi Bre-
toni , che nessun vescovo dovea prender nulla per la collazione degli ordini, sotto
pena di deposizione. Il concilio fecesi ad istanza di Nomenojo duca di Borgogna. A
Roma spedironsi due vescovi, e Nomenojo pregò san Convojone , fondatore e pri-
mo abbate di Redon, che li accompagnasse ; e cosi Leone simile a san Gregorio
magno , cui aveva preso per modello , si applicò ad istruire i pastori dei loro do-
yeri. Esiste ancora su tale argomento un discorso eh' egli fece ai preti ed ai dia-
coni pieno di eleganza e di pietà. Raffaello , come darò a conoscere , e il pittore
egregio dell' incendio di borgo , in cui vedesi il prefato Pontefice. Meglio di ciò
eh' ei fece , far non potea , e così chiuderò la descrizione di questa prima parete.
INCENDIO
i) i
B O R G O
il più bel quadro di questa stanza è l'incendio di borgo san Pietro , acca-
duto sotto Leone IV 1' anno 843. Il prefato Pontefice ascese al soglio ponteficale
il dì 12 aprile dell' 847. Esso successe a Sergio II : esso era Romano di na-
scita : fu figlio di Rodaldo ; ed ebbe educazione , nel monistero di san Martino ,
donde il papa Gregorio IV lo trasse per impiegarlo presso di lui nel palazzo La-
teranense. Le sue virtù, le alte sue qualità lo fecero eleggere d' unanime consen-
so : ma la sua ordinazione fu differita , perchè si attendeva il consenso dell' impe-
ratore Lotario, il quale non la mandò sul fatto , atteso che i Saraceni erano pa-
droni della campagna. Le circostanze avendola per troppo lungo tempo ritardata, si
vantano e più marchi. Aggiungo , che non fu meno liberale verso le altre chiese
ugualmente rovinate : che fe' costruire una città e chiudere di mura il borgo san
Pietro , secondo i progetti di Leone III : che tale quartiere, Ultimo di Roma, porta
ancora il nome di città leonina ; e che soprassedeva in persona a' lavori, che du-
rarono più di quattro anni, senza che 1' intemperie delle stagioni fosse capace di
rallentare il suo zelo. Fu egli del pari commendevole per le sue spirituali fatiche.
Adunò un concilio, in cui si accudì alla riforma dei costumi ; vi si pubblicarono
quarantadue canoni, de' quali i primi trentotto erano del concilio tenuto da Euge-
nio II nel 826, ma con qualche aggiunta: gli ultimi quattro sono nuovi ; vi fu depo-
sto il prete Anastasio , cardinale della chiesa romana del titolo di san Marcello.
Altro concilio tenne Lione in Roma nel 848. Esso papa dichiarò ai vescovi Bre-
toni , che nessun vescovo dovea prender nulla per la collazione degli ordini, sotto
pena di deposizione. Il concilio fecesi ad istanza di Nomenojo duca di Borgogna. A
Roma spedironsi due vescovi, e Nomenojo pregò san Convojone , fondatore e pri-
mo abbate di Redon, che li accompagnasse ; e cosi Leone simile a san Gregorio
magno , cui aveva preso per modello , si applicò ad istruire i pastori dei loro do-
yeri. Esiste ancora su tale argomento un discorso eh' egli fece ai preti ed ai dia-
coni pieno di eleganza e di pietà. Raffaello , come darò a conoscere , e il pittore
egregio dell' incendio di borgo , in cui vedesi il prefato Pontefice. Meglio di ciò
eh' ei fece , far non potea , e così chiuderò la descrizione di questa prima parete.
INCENDIO
i) i
B O R G O
il più bel quadro di questa stanza è l'incendio di borgo san Pietro , acca-
duto sotto Leone IV 1' anno 843. Il prefato Pontefice ascese al soglio ponteficale
il dì 12 aprile dell' 847. Esso successe a Sergio II : esso era Romano di na-
scita : fu figlio di Rodaldo ; ed ebbe educazione , nel monistero di san Martino ,
donde il papa Gregorio IV lo trasse per impiegarlo presso di lui nel palazzo La-
teranense. Le sue virtù, le alte sue qualità lo fecero eleggere d' unanime consen-
so : ma la sua ordinazione fu differita , perchè si attendeva il consenso dell' impe-
ratore Lotario, il quale non la mandò sul fatto , atteso che i Saraceni erano pa-
droni della campagna. Le circostanze avendola per troppo lungo tempo ritardata, si