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DESCRITTO ED ILLUSTRATO 1 o3

CAPPELLA

D I

N I C C O L O' V.

Giovanni Angelico da Fiesole dell' ordine di san Domenico fu scelto da Nic-
colò V a dipingere la privata sua cappella. E siccome 1' Angelico era a que' tempi pit-
tore non inferiore ad alcuno, tanto per la semplicità e naturalezza della composi-
zione, tanto per la diligenza , purità del disegno e del colorito, come anche per le
belle architetture introdotte ne' campi, cosa a quel tempo pregevolissima e non comu-
ne , piacemi far conoscere un si valente artista , producendo un sunto della sua
biografia. Fra Giovanni da Fiesole, pittore toscano, detto altrimenti il beato Ange-
lico, nacque nel 1387. Sembra che lo stile delle sue pitture indichi essere allievo di
Gherardo Stamina j ma si perfezionò studiando le opere di Masaccio , suo con-
temporaneo. Angelico entrò di buon' ora nel convento di san Domenico di Fiesole
e vestì 1' abito di quell' ordine in età di anni venti. Dipinse prima quelle miniatu-
re di cui si sopraccaricavano allora i manoscritti e i libri da chiesa, e divenne
assai perito in tal genere ma presto ingrandì la sua maniera, e condusse varie ope-
re a fresco pel suo convento. Cosimo de' Medici teneva in gran pregio questo re-
ligioso tanto per la purità de' suoi costumi , quanto pe' suoi talenti : gli commise
alcuni quadri per la chiesa di san Marco e della Nunziata. Essi piacquero tanto,
che papa Niccolò V lo chiamò a Roma per fargli eseguire nella sua cappella pri-
vata del Vaticano , i principali tratti della vita di san Lorenzo. Angelico era d' una
semplicità di costumi, e d' una schiettezza somma : stretto osservatore delle regole
del suo convento : digiunava con tale rigore , che il papa tocco dallo stato a cui
lo riducevano il suo zelo per la religione , e la soverchia sua assiduità al lavoro ,
gli ordinò di mangiar carne : — Non ne ho la permissione dal priore, — rispose il
buon religioso , senza riflettere all' autorità del sovrano Pontefice. Il papa volle
crearlo arcivescovo di Firenze; egli ricusò pel motivo che tale dignità conveniva as-
sai meglio al padre Antonio Pierozzi , religioso del suo convento, il quale in effet-
to fu messo nella sede di Firenze, ed in progresso, nel 1523, canonizzato sotto il
nome di sant' Antonio Angelico. Ripeteva fra Giovanni, che era più facile obbedire
che comandare agli uomini : quindi era il più sommesso dei religiosi : non accetta-
va di lavorare per altri conventi e particolari, se prima non ne avesse ottenuto 1' as-
senso da' suoi superiori, a' quali cedeva il prezzo del suo lavoro. Diceva a quelli,
che di ciò il biasimavano : „ La vera ricchezza consiste nel contentarsi di poco >, .

Erasmo Pistoiesi T. FU. a 5
 
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