Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
DESCRITTO ED ILLUSTRATO 43

come intende che si divida 1' intera materia in sette parli, riguardando alla natu-
ra e alla virtù de' numeri. L' anno 530 1' imperatore commise agli stessi magi-
strati di raccogliere tutte le decisioni, che potessersi rinvenire ne' libri e negli scrit-
ti, pressoché innumerevoli de' giureconsulti e di metterli sotto alcuni titoli, e dispor-
li in un conveniente ordine. Da tale lavoro uscirono nel corso di tre o quattro
anni i cinquanta libri del Digesto, che furono chiamati Pandette , cioè, che com-
pre ndon tutto , perchè i compilatori vi aveano compreso quanto aveano potuto
mettere insieme circa il diritto. Le Pandette si smarrirono durante le scorrerie de'
barbari : esse furono, dicesi , ritrovate in capo a 500 anni nel sacco d' Amalfi.
Alla fine Giustiniano commise a Triboniano , insiememente a Teofilo ed a Doro-
teo professore di diritto, di estrarre dagli antichi e di raccogliere in quattro libri ,
i primi elementi della giurisprudenza per servire d' introduzione allo studio del
diritto. Questo è quanto Raffaele intese di rappresentare nel dipinto indicato con
la Tavola XXXV , e la suddetta raccolta fu chiamata , Istituzioni.

Il secondo fatto a sinistra della personificata Giurisprudenza è Gregorio IX,
che porge ad un avvocato concistoriale il codice delle decretali, il quale fu pub-
blicato nel 1234: esso era diviso in cinque libri , di cui la distribuzione non è
senza merito , e forma una delle principali parti del corpo del diritto canonico ; il
numero de' commentari stati scritti sopra le suddette decretali, è incalcolabile, ed
è una delle prime opere che abbia prodotta la tipografia nel suo nascere. Schoiffer
ne pubblicò un' edizione a Magonza nel 1473 , e ne comparvero due a Roma 1' an-
no seguente. Raffaele nel sembiante di Gregorio ha creduto produrre Giulio II,
e ne' cardinali Giovanni de' Medici ( indi Leone X ) , Alessandro Farnese ( in-
di Paolo III ) , e Antonio del Monte , Tavola XXXVI. Bella siccome 1' altra è
questa pittura , quantunque il soggetto non presenti quell' interesse , che in al-
tre di queste camere si scorge , perchè più collegate con la storia, più cognite al-
la popolarità.

Il basamento delle stanze è tutto dipinto a chiaroscuro da Polidoro da Caravag-
gio , prima muratore , indi pittore, ed eccellentissimo in questo genere ^ e per tut-
to vi sono delle figure in chiaroscuro al naturale , che rappresentano uomini e don-
ne , a foggia delle Cariatidi, e queste sostengono la cornice. Tra esse vi sono alcu-
ni riquadri storiati, e in un di questi sotto la scuola ci' Atene evvi una donna, che
tiene sotto il piede il globo terrestre e non pochi volumi j indica la speculazione
delle cose elementari. In un altro veggonsi vari filosofi, che ragionano intorno al
globo terraqueo : quindi siegue Siracusa assediata per mare e per terra, e difesa
dalle macelline d' Archimede ; ed indi Archimede medesimo percosso da un sol-
dato nella presa della detta città, e senza avvedersene, perchè intento ad un mate-
matico teorema. Sotto all' altare , in cui è Cristo sotto le specie del pane, è un

Erasmo Pistoiesi Ti FU. il
 
Annotationen