Pompei, Alessandro; Sanmicheli, Michele [Hrsg.]: Li Cinque Ordini Dell'Architettura Civile Di Michel Sanmicheli Rilevati dalle sue Fabriche: E descritti e publicati con quelli di Vitruvio, Alberti, Palladio, Scamozzi, Serlio, e Vignola (Verona, 1785)

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NOTIZIE

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CAPO XI

GIACOMO TAROZZI DETTO IL VIGNOLA

r" Oetaneo, e solo qualche anno più giovi* mi furono i disegnl ^J^™&
C ne del Serlio è Giacomo Barozzi , che ciardim (fo V insigne Storico) jrflora
nacque nel 1507. in Vignola, Terra del Bolo*
gnese, onde quel nome son), che da? Scritto-
ri gli vien dato comunemente ; Suo Padre fu
Msianese, bensì di nobile famiglia , ma molto
povero, il quale forzato ad abbandonare la
Patria , parte per civili discordie? parte per
non avere onde convenevolmente mantener^,
nella indetta Terra si ricoverò, Veramen- ; è
cosa degna di gran meraviglia nel nostro Già*»
corno, che nell? infanzia rcstò privo del Pa*
dre, eh1 egli nell' Architettura,e Prospettiva
à sì alto grado d? eccellenza arrivante, senz* a*
vere in tali Scienze avuti Maestri esenz* altro
indirizzo, che di sé stesso, farsi poseia inven-
tore di nuove regole, ed arricchir V Arti, che
da nessuno aveva apprese, di bellisTjmi ritrova*
ti. Studiò in Bologna di Pittura, qual' Arte
non solamente a lui servi per 1* ajuto, che ne
riceve V Architettura, ma perchè con essa il
vitto a sé medesimo e alla famiglia procacciane
do, agio aveva per attendere ad altri studj •
In tutto quel tempo, che mai potea , occu*
pavasj in tirar lìnee, e nella lettura e stndio
d' Euclide, e di Vitruvio. Fece,in sua giovi-
nezza molte pregiabili cose in Bologna,. come
racconta Ignazio Danti, che a1 suoiCommen*
tarj sovra la Prospetifoa del nostro Giacomo
premise la vita di lui. Frale altre stimatisti*

Francesco Guic»
parami iiu * uìu^ul ^ty^^v) allora Gover»
nator di Bologna, che furono poi mandati a
Firenze, e colà da* Maestri eccellenti di tarda
lavorati; tra quali è nominato un Fra Da-
miano da Bergamo dal Vasari, che sé bene la
vita di Giacomo non scrisse, due volte ne fé
menzione,una brevemente nella vita di Marc'
Antonio Bolognese, F altra più a lungo in
quella di Taddeo Zucchero, Tratto poseia il
nostro Giacomo, come gli altri Valent* Uo-
mini ,dal desiderio d* investigare le Antichità ,
portoni a Roma, dove il sostentamento pro-
cacciandoli con la Pittura, non levava mai T
animo ? come affermano il Vasari, et il Dan-
ti, dallo studio et osTervazione delle Antica-
glie . Si trattenne qualche tempo in Belvedere
con Giacomo Melinghini Ferrarese , ottimo
Architetto, al quale non poco ajnto diede in
Opere, e disegni; e poseia frequentava un'
Accademia d* Architettura, ove trovavano
Marcello Cervini, che fu poi Papa col nome
d1 Marcello Is? Monsìgnor Maffei, ehe sarà
slato quel Bernardino Uomo dottiamo,qua!
fu poi Cardinale» Alessàndro Manzuoli, ed
altri chiarissimi Uomini, i quali il nostro Gia-
como andavano in Opere impiegando, ond'
egli e molto utile per Io suo sostentamento e
profitto per li suoistudj né ritraeva. Avvenne ,
che dalla Francia, ove stava al servigio del Re
Fran-

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