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sìla mole di uh pugno, e Y aecrcscimcnto fu forse più rapido dopo « Un uomo di /h2 anni ammogliato, filatore in seta , di robusto
che gli furono applicati i cataplasmi mollitivi coli' intenzione «Ji por- temperamento, e sempre sano, se si eccettui in lui una febbre di
tare il tumore alla suppurazione. Incisa per lo lungo la coscia, e genio acuto sofferta in età di anni, e di cui la cagione venne
denudata l'arteria Crurale, si trovò la medesima in tutto il tragitto attribuita ad un forte spavento per essergli stata minacciata la vita,
sana , fin sotto all' osso del Femore , ove erasi aperta pel tratto d'un jn occasione di dover portare un peso , del che non seppe accennar-
traverso di pollice nella sua faccia anteriore , cioè di contro precisa- ne [\ tempo , si sentì come a rompere una fibra nella coscia . Ma da
mente alla faccia posteriore , e piana del Femore , due trasversi di lm anno [n p0i cominciò a soffrire dolori forti , e ricorrenti al po-
dito sopra V articolazione del ginocchio. Il sangue travasato erasi plite sinistro creduti da lui reumatici, senza alcuna elevatezza locale
in parte raccolto sotto il muscolo Sartorio , tra il fine del Tricipite, 0 infiammazione . Per sedare i suddetti dolori applicò farine , e fiori
il Vasto interno , ed il Retto muscolo , formando cosi il tumore su- risolventi caldi con pochissimo sollievo, ed in breve si scoprì al luo-
bitanco più cospicuo . Questo sangue consisteva in grumi nericci di g0 de' permanenti dolori un tumoretto pulsante circonscritto, della
cruore. Un'altra porzione di sangue erasi fatta strada tra li muscoli grossezza d'una noce. Crebbe questo alla grossezza d'un pugno in
Tricipite, Gracile, e Bicipite, lungo la parte interna della coscia un mese, e mezzo , toccante il dì 5 Giugno 1792, in cui si rico-
fino alla metà di essa, e sembrava consistere in un siero reso punì- vero in questo Spedale. Oltre all' Aneurismo pulsante, ed alla gam-
lcnto , e contenente dei piccioli grumi sanguigni, che dentro vi mio-' ba sinistra rigonfiata , aveva l'infermo una certa frequenza, e vibra-
tavano . Finalmente la parte fibrosa si era addensata, ed in maggior zione nelle arterie, ed una straordinaria pulsazione al cuore , che
copia raccolta verso il poplitc , e sotto la cute , che cuopre la por- non si poteva scansare il dubbio dell' esistenza d' un interno Aneuri-
zionc superiore dei muscoli Gastronomi. L'arteria non si osservò di- • sino. Dopo essere stati tentati inutilmente i bagni freddi locali, e la
latata in niun punto al di là dell' apertura , quantunque rimanesse fasciatura espulsiva , la gangrena prese il piede, e la gamba . Limi-
ad ogni parte isolata, e, per così dire , sospesa nel tessuto cellulare.» tatasi questa nel terzo inferiore della gamba ne fu istituita F ampli-
celi! uomo di picciola statura, colle estremità inferiori curvate a tazionc. Esaminato l'arto amputato, si trovò il sacco Aneurismatico
cagione di Rachitide sofferta in gioventù, nel!' anno trentesimo di sua ripieno di grumi di sangue durissimi, i quali turavano il lume infe-
età si espose a ricevere la Gonorrea, ed un Bubonc. Sei -anni dopo rìore dell'arteria Poplitea, e ne avevano così impedito il circolo del
quest'infortunio, cioè neir Inverno del 1781., fu invaso da dogue reu- sangue, onde ne sopravvenne la gangrena. Alla parte anteriore del
maliche alle coscie , e gambe, delle quali non si è potuto conoscere sacco, in un punto ove esso era aperto, v'era la carie del condilo
il progresso nè il termine, perchè il malato non seppe presentar be- interiore del Femore . La gangrena , che esteriormente erasi limitata
ne i fenomeni occorsi durante la succennata indisposizione. Fino da nei tegumenti al terzo inferiore della gamba sotto i medesimi rimasti
quel tempo però deve probabilmente aver principiato V Aneurisma salvi, progrediva internamente su pel tessuto cellulare sin'oltre la me-
ai poplite destro, il quale essendo della grossezza e? un uovo di poi- t.à della gamba . La cavità sinistra del petto racchiudeva poc' acqua ;
lo d' India , c non molto duro , pulsava manifestamente ; e come v'era il cuore flacido, e sano . Sana pur era l'Aorta , se si eccettui il suo
gonfiore alla polpa della gamba, si credè che la fasciatura già messa arco, che sembravami più allargato di quello esser doveva. Del re-
in uso dal Gewga irrorata colf acqua vulneraria di Tuedew dovesse sto i vasi tutti avevano il diametro naturale. L'estremità dell'arteria
essere d'una permanente utilità. Ma nè la fasciatura, nè i cuscinetti troncata alla coscia veniva turata da un coagulo bianco, levato il
di Valonca ammollati nel vino rosso che si aggiunsero, produssero quale, benché trascorsi fossero sedici giorni, trovossi ancor aperto il
in due mesi alcuna favorevole mutazione ; ed i dolori all' iVneurisma canale alla sua estremità »
col gonfiore alla gamba eransi piuttosto aumentati ; per la qual cosa

credei essere più vantaggioso il sospendere ogni sorta di medica- ^
tura per poi passare all'operazione indicata da Hunteh . Ma il tumo-
re Aneurismatico si aumentò rapidamente; di più s'infiammò la cu- Parmi inutile cosa il riferire un maggior numero di. fatti oltre gli
te, e per colmo si aggiunser la febbre con punture lancinanti al tu- esposti ad oggetto di provare l'insussistenza dell' Aneurisma vero, os-
more, in ispecie di notte, con inquietudine somma, e smagramento, sia per dilatazione delle tonache proprie dell'arteria Poplitea, e Fc-
talchè non v'era più luogo di pensare all'operazione. Ben presto si morale; e ciò tanto pia, che parecchi altri casi, che potrei qui ad-
vidc il ginocchio rigonfiato, e due macchie nericcie al poplitc, che durre, sono del tutto simili ai precedenti, tanto rapporto alle cause
rilasciarono una sanie sanguigna in copia tale da bagnare le lenzuola. occasionali, e prossime che gli hanno prodotti, che ai risultati delle
L' Edema occupò la gamba resa pesante, torpida con formicolameli- injezioni diligentemente instituite nei cadaveri di quelli che erano af-
to.In breve questa perdette affollo il senso divenendo freddissima; fetti da questa gravissima malattia. La causa prossima dell'Aneuri-
una larga escara cancrenosa cuopre l'Aneurisma; si perde la pulsa- sma popliteo, o femorale fu trovata costantemente nella rottura dcl-
zione, illividisce la cute della gamba, e si dileguano i dolori colla l'arteria, giammai nella dilatazione delle tonache proprie della me-
febbre . In fine 1' escara si rompe, e sortono pochi grumi ; indi mol- desima a modo di sacco. La disposizione a tale disordine fu riferi-
to sangue disciolto; il polso si perde; l'ammalato implora ajufo per bile in alcuni soggetti alla degenerazione steatomatosa, tufacea, idee-
l'oppressione che lo aggrava, e muore di repente. Si scoprì 1'arteria rosa dell'intima tonaca dell'arteria Poplitea, o della Femorale; in
Crurale dalla sua origine fino all'Aneurismo ; si incise; ed in tutto il altri alla labe reumatica; in altri alla venerea, la quale aveva eser-
cii lei corso non si osservò litiasi, nè infiammazione , nè rigidezza citata la sua morbosa influenza in alcun punto , o tratto di tutto il
delle membrane , nè ostruzione del suo lume . \J apertura dell' arte- tubo arterioso . E quantunque assai spesso abbia dato motivo. alla
ria era in isl)ieco , cioè tagliata come una penna da scrivere , coi malattia uno sforzo violento d' alcuno degli arti inferiori, egli è non-
margini agglutinati alla cellulare vicina, colla quale facevano un cor- pertanto assai probabile, che in quei soggetti nei quali è succeduto
po solo . Lo squarcio era della grandezza d'un traverso di pollice un tale infortunio , la malattia debba ripetersi in parte dalla «rudiar-
superiormente alla sua divisione dei rami che entrano nella , gamba . dia dello sforzo, in parte dalla non naturale lassità, e friabilità ecces-
L'arteria Tibiale anteriore conservavasi pervia allo specillo, e nello siva delle tonache proprie dell'arteria, principalmente nel luogo ove
stato pressoché naturale ; la posteriore era otturata da una tal quale si è fatta la rottura, e l'Aneurisma ; poiché i medesimi gagliardi
spugnosa sostanza , che impedì il passaggio alla tenta. Il sacco fu sforzi non producono in tutti i soggetti l'Aneurisma popliteo, o il
trovato pieno di grumi, e di linfa coagulabile concreta . Il periostio femorale, ogni qual volta non vi sia in essi 1' anzidetta locale predi-
ed i legamenti dell'articolazione avevano contratto un color piombi- sposizione alla rottura .
no ; ed un color gialliccio accompagnato da un poco d'induramento
si era comunicato alla cellulare vicina , ed alla pinguedine, come
pure al cordone dei nervi pòpii tei . Per ultimo è certo , che il ci-
lindro arterioso non aveva sofferto alcuna dilatazione dal principio
fino alla crepatura posta nel cavo che è tra i due condili del Fe-
more. »
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