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https://doi.org/10.11588/diglit.28836#0020
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C A P O III.
Si famella d' ognun* delle fopraddette materie , e di
*varie altre ancora : e pnmieramente de Marmi,
e d' altre pietre : tndt del Ttombo,
e del Trongo .
AD ognuna delle materie enumerate da Plinio, dee-»
stendersi il nostro ragionamento, anzi ad altre affini
aìle mentovate, o pur anche ommesse da esio, delle quali
sappiamo esserss lòvente serviti gli antichi per iscrivervi, o
incidere i caratteri, e le letrere: non già perchè di ognuna
di essè si possano formar Codici, di cui ci siam propoiii a—.
trattare, ma perchè sembra, che la connessione, ed ordine
di ciò che trattiamo, esigga, che di ogni materia,su cui si
sono impressì caratteri, qualche cosa si aci enni , per poi di-
lungarsi su quelle materie, onde i Codici si formano.
Cominciando dalle materie, a cui affidati furono i pub-
blicì, o almeno i piu ragguardevoli monumenti, egli è in-
fallibile , che su i Marmi, su i Sasìì, e su le Pietre ( ben-
chè niuna menzione ne faccia Plinio ) antichissìmamente-»
furono incisi que’ monumenti , a i quali bramavasi donar
lunga memoria,e durevole.Per ommettere ciò che delle Co-
lonne di pietra,e di bronzo formate da i posteri di Seth , e
de caratteri ivi da esto incisi un pregievole Ifìorico lalciò
icritto (a ).* il che però vien pofìo in dubbio da altri : e_^
attenendomi a’ monumenti indubitabili, allorchè Giobbe de-
siderava , che de’suoi detti perpetua fosse la ricordanza, così
si espressè ; ( b ) Quis mtbi tvibuat , ut Jcribantur fermones
met ? Qiits mihi det, ut exarentur in Itbro , Jtylo ferreo , &
flumbi lamina, vel celte fculpantur in ftltce? Per la stessa«*
ra-
(rf) Gioseffò Istorico lib. I. dellc lAntìcb. Gìuduic. cap, z, n.
( b ) Cap. jp. vers. zi , & Z4Ì
C A P O III.
Si famella d' ognun* delle fopraddette materie , e di
*varie altre ancora : e pnmieramente de Marmi,
e d' altre pietre : tndt del Ttombo,
e del Trongo .
AD ognuna delle materie enumerate da Plinio, dee-»
stendersi il nostro ragionamento, anzi ad altre affini
aìle mentovate, o pur anche ommesse da esio, delle quali
sappiamo esserss lòvente serviti gli antichi per iscrivervi, o
incidere i caratteri, e le letrere: non già perchè di ognuna
di essè si possano formar Codici, di cui ci siam propoiii a—.
trattare, ma perchè sembra, che la connessione, ed ordine
di ciò che trattiamo, esigga, che di ogni materia,su cui si
sono impressì caratteri, qualche cosa si aci enni , per poi di-
lungarsi su quelle materie, onde i Codici si formano.
Cominciando dalle materie, a cui affidati furono i pub-
blicì, o almeno i piu ragguardevoli monumenti, egli è in-
fallibile , che su i Marmi, su i Sasìì, e su le Pietre ( ben-
chè niuna menzione ne faccia Plinio ) antichissìmamente-»
furono incisi que’ monumenti , a i quali bramavasi donar
lunga memoria,e durevole.Per ommettere ciò che delle Co-
lonne di pietra,e di bronzo formate da i posteri di Seth , e
de caratteri ivi da esto incisi un pregievole Ifìorico lalciò
icritto (a ).* il che però vien pofìo in dubbio da altri : e_^
attenendomi a’ monumenti indubitabili, allorchè Giobbe de-
siderava , che de’suoi detti perpetua fosse la ricordanza, così
si espressè ; ( b ) Quis mtbi tvibuat , ut Jcribantur fermones
met ? Qiits mihi det, ut exarentur in Itbro , Jtylo ferreo , &
flumbi lamina, vel celte fculpantur in ftltce? Per la stessa«*
ra-
(rf) Gioseffò Istorico lib. I. dellc lAntìcb. Gìuduic. cap, z, n.
( b ) Cap. jp. vers. zi , & Z4Ì