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0.5
1 cm

C A P O XVIII,
103
te ancora gli ommettono afFatto, e scrivono Ia sola lettera
iniziale. Ma ciò è assai piu raro del iooo. che del noo.
del quai secolo io ho un bellissimo Orosio, nel quale tutti
(si può dire) si ommettono i dittonghi. Ma ne’ due susse-
guenti secoli XII. e XIII. s’ incontrano assai frequentemente
i due ultimi modi dianzi mentovati di scrivere i dittonghi,
e rarissìme volte, per non dire nessuna affatto, si scrissèro
con tutte le intere lettere, onde costano.
Dopo il izoo. li ommisero affatto:del che si suol ad-
durre tal ragione. Verso quel tempo si cominciò da quasi
tutti gli scolastici a dettare con celerità; onde per seguire
con la penna la voce di chi dettava,epoi anche perchè in tai
tempi non si esprimevano colla voce di chi dettava i ditton-
ghi ?come si esprimevano al tempo degli antichi latini, si tra-
lasciarono da chLJrrìupva tali matprin . Da essì ne passò
il rnflMmo «onl —
che dopo il
parlando) i
: nelle scrit-
tengono ar-
ran ventu-
mente tra-
o,che Pier
rca richia-
one Ia lin-
luce l’ or-
t non ad-
Quello che
, si è, che
lue secoli,
lamente il
certamen-
i dimostra-
i altri Pa-
però si ri-
gomenti lavorat =—
ra si trovano in =.
scritto da uno f |_r
Crescenzio Bolc -
mando, per così |"o
gua latina, abl E~r
tografia, e Ipec =-
ducono forti ar; E-25
chiaramente ci i =_
in tal tempo si |_^
si può dire, ob! e
ccssume di lasci E"
te ne' tempi an =-^
no le bolle d’ =-
pi, ( a ) i qual |j?
novò
s aj Di queste a1 =-!?
quali tutte ic E_
no i dittongl -
sola si formi =~^
lArchivio, le
re, che han-
ina lettcra—.
<M
103
te ancora gli ommettono afFatto, e scrivono Ia sola lettera
iniziale. Ma ciò è assai piu raro del iooo. che del noo.
del quai secolo io ho un bellissimo Orosio, nel quale tutti
(si può dire) si ommettono i dittonghi. Ma ne’ due susse-
guenti secoli XII. e XIII. s’ incontrano assai frequentemente
i due ultimi modi dianzi mentovati di scrivere i dittonghi,
e rarissìme volte, per non dire nessuna affatto, si scrissèro
con tutte le intere lettere, onde costano.
Dopo il izoo. li ommisero affatto:del che si suol ad-
durre tal ragione. Verso quel tempo si cominciò da quasi
tutti gli scolastici a dettare con celerità; onde per seguire
con la penna la voce di chi dettava,epoi anche perchè in tai
tempi non si esprimevano colla voce di chi dettava i ditton-
ghi ?come si esprimevano al tempo degli antichi latini, si tra-
lasciarono da chLJrrìupva tali matprin . Da essì ne passò
il rnflMmo «onl —
che dopo il
parlando) i
: nelle scrit-
tengono ar-
ran ventu-
mente tra-
o,che Pier
rca richia-
one Ia lin-
luce l’ or-
t non ad-
Quello che
, si è, che
lue secoli,
lamente il
certamen-
i dimostra-
i altri Pa-
però si ri-
gomenti lavorat =—
ra si trovano in =.
scritto da uno f |_r
Crescenzio Bolc -
mando, per così |"o
gua latina, abl E~r
tografia, e Ipec =-
ducono forti ar; E-25
chiaramente ci i =_
in tal tempo si |_^
si può dire, ob! e
ccssume di lasci E"
te ne' tempi an =-^
no le bolle d’ =-
pi, ( a ) i qual |j?
novò
s aj Di queste a1 =-!?
quali tutte ic E_
no i dittongl -
sola si formi =~^
lArchivio, le
re, che han-
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