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https://doi.org/10.11588/diglit.28836#0038
C A P O V.
22
7ùel legno rìdotto in Tavolette pulite, e adatte a ri-
cevere la fcrittura.
SE leggiamo, come vorebbero non pochi, ( d ) che si
leggesse nel testo di Plinio in Jcbedts, laddove comu-
nemente si legge in ceris? esso Plinio, o se si vuole Varro-
ne citato da Piinio, antichisfima attesta esser la foggia di
scrivere, o pure d’ incidere le lettere sul legno ( b1). Ma__
non abbiamo per altro d’ uopo di cotefta testimonianza per
accertarci dell’ antichità di tal costume. Non leggiam noi
in Isaia; ( C ) Nunc ergo ingressus scribe ei super buxum &c.?
benchè a dir il vero , ii testo Ébreo non ci obblighi a leggere
super poichè solo rammemora tavola di legno: onde
Simmaco mentovato da S. Girolamo legge super latijsìmam
tabulamy il che però nel caso nostro è lo stesso. E Tzetze
francamente c’insegna,*che avanti 1’ invenzione della carta
si scriveva in tavolette di legno (d). Simmaco parimente ciò
attesta (e'),affermandO 'esser stato ciò usato dagli antichi A-
borigini : indi ne parla come di cosa assai diversa dal papi-
ro. Poco meno che la stessa cosa ne ìnsegna Calsiodoro,
le cui parole fra poco riferiremo. Ne lascia luogo a dubi-
tarne Isidoro , il quale così scrisse : (/) Ante cb«n<z , &
vnembranarum usum in dolatis es ligno codicillis epifìolarum
eloquia Jcribebantur . Unde & portitores earum Tabellarios
yocaverunt.
Vi
(a) ErmolaoBarbaro in questo luogo di Plinio, Guilandino pag. <so. Sre;
(b ) Mox cr pri'vata rmonumenta> linteis consici cepta. aut fchedis.
( c ) XXX. 8.
(d) Chili. XII. pag. ìi1). Mittìt antem ipsum ìn Lyciam, deditauA't
illi signa . Cum fcripstjset in tabula plicata. E di nuovo pag.
230. Sinte chartarum innientionem quì fcribebant leges, in matn-
*ijs scribebant, srve in ajseribus ligneis, (A in medio soro fufpen*
debant tabulas, sicut modo Vrìncipes saciunt in ’venalibus.
(O Lib. IV. Epist. 38.
(/) Etymol. ieu Origin. VI. cap. 8.
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7ùel legno rìdotto in Tavolette pulite, e adatte a ri-
cevere la fcrittura.
SE leggiamo, come vorebbero non pochi, ( d ) che si
leggesse nel testo di Plinio in Jcbedts, laddove comu-
nemente si legge in ceris? esso Plinio, o se si vuole Varro-
ne citato da Piinio, antichisfima attesta esser la foggia di
scrivere, o pure d’ incidere le lettere sul legno ( b1). Ma__
non abbiamo per altro d’ uopo di cotefta testimonianza per
accertarci dell’ antichità di tal costume. Non leggiam noi
in Isaia; ( C ) Nunc ergo ingressus scribe ei super buxum &c.?
benchè a dir il vero , ii testo Ébreo non ci obblighi a leggere
super poichè solo rammemora tavola di legno: onde
Simmaco mentovato da S. Girolamo legge super latijsìmam
tabulamy il che però nel caso nostro è lo stesso. E Tzetze
francamente c’insegna,*che avanti 1’ invenzione della carta
si scriveva in tavolette di legno (d). Simmaco parimente ciò
attesta (e'),affermandO 'esser stato ciò usato dagli antichi A-
borigini : indi ne parla come di cosa assai diversa dal papi-
ro. Poco meno che la stessa cosa ne ìnsegna Calsiodoro,
le cui parole fra poco riferiremo. Ne lascia luogo a dubi-
tarne Isidoro , il quale così scrisse : (/) Ante cb«n<z , &
vnembranarum usum in dolatis es ligno codicillis epifìolarum
eloquia Jcribebantur . Unde & portitores earum Tabellarios
yocaverunt.
Vi
(a) ErmolaoBarbaro in questo luogo di Plinio, Guilandino pag. <so. Sre;
(b ) Mox cr pri'vata rmonumenta> linteis consici cepta. aut fchedis.
( c ) XXX. 8.
(d) Chili. XII. pag. ìi1). Mittìt antem ipsum ìn Lyciam, deditauA't
illi signa . Cum fcripstjset in tabula plicata. E di nuovo pag.
230. Sinte chartarum innientionem quì fcribebant leges, in matn-
*ijs scribebant, srve in ajseribus ligneis, (A in medio soro fufpen*
debant tabulas, sicut modo Vrìncipes saciunt in ’venalibus.
(O Lib. IV. Epist. 38.
(/) Etymol. ieu Origin. VI. cap. 8.