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C A P O XI.
$)a ciò, che fìn ora fì è detto, si deduce il modo
di conghietturare deli' età de' Codici.
MA è tempo ormai, che applichiamo le antecedenti
notizie all’ argomento per cui abbiamo intrapreso
quelto trattato. Or de’ marmi, e delle lamine di piombo ,
di rame, di bronzo , o di altro metallo , non è nostro
proposito di quì favellare, poichè di essì non si poisono cer-
tamente formare de’ codici. Pure per non ommettere inu,
tutto que’monumenti, che sono sì benemeriti della Iettera-
tura, e tacendo per ora degli altri argomenti tratti dalla for-
ma de’caratteri,e simili ,de’quali altrove parleremo, uno de’
principali indizj per rilevarne l’antichità,e con ciò l’auten-
ticità, si è 1’ ossèrvarne la qualità, e la miniera* poichè se
si giunge a conoscere, che il marmo è di miniera moderna*
ed il metallo di mistura, o sia di manifattura de’ nostri
tempi, o almeno de’ prosfimi a’ nostri, la frode è palese : e
con tale avvertenza si sono scoperte per menzognere molte^
memorie, ch’alcuni belli ingegni del secolo XV., e XVI.
hanno finto, o per vantar nobiltà delle loro famiglie ,e del-
le loro patrie, o per ritrarne alcun vantaggio temporale,
o almeno per prendersi giuoco della credulità della buona—.
gente, o per altri somiglianti biasimevoli fini: e certamente
da questo stesso indizio, oltre ad altri molti, si potrà age-
volmente comprendere per falsa la famosa iscrizione
Lglia Crispis, poichè il dire, che 1’ antica lapida si è con-
sunta, e perciò si è trascritta in altra la memoria ch’ era
in essa scolpita,è un ripiego,a cui pochi critici daran fede,
poichè sembra impossìbile, che una lapida antica di mar-
mo, ch’ era talmente conservata, che tutta se n’ è potuta
copiare i’inscrizione lunghissìma, fosse in tal guisa consun-
ta, e logora, che per tai cagione sia stata gettata via come
inutile.
H
Delle
C A P O XI.
$)a ciò, che fìn ora fì è detto, si deduce il modo
di conghietturare deli' età de' Codici.
MA è tempo ormai, che applichiamo le antecedenti
notizie all’ argomento per cui abbiamo intrapreso
quelto trattato. Or de’ marmi, e delle lamine di piombo ,
di rame, di bronzo , o di altro metallo , non è nostro
proposito di quì favellare, poichè di essì non si poisono cer-
tamente formare de’ codici. Pure per non ommettere inu,
tutto que’monumenti, che sono sì benemeriti della Iettera-
tura, e tacendo per ora degli altri argomenti tratti dalla for-
ma de’caratteri,e simili ,de’quali altrove parleremo, uno de’
principali indizj per rilevarne l’antichità,e con ciò l’auten-
ticità, si è 1’ ossèrvarne la qualità, e la miniera* poichè se
si giunge a conoscere, che il marmo è di miniera moderna*
ed il metallo di mistura, o sia di manifattura de’ nostri
tempi, o almeno de’ prosfimi a’ nostri, la frode è palese : e
con tale avvertenza si sono scoperte per menzognere molte^
memorie, ch’alcuni belli ingegni del secolo XV., e XVI.
hanno finto, o per vantar nobiltà delle loro famiglie ,e del-
le loro patrie, o per ritrarne alcun vantaggio temporale,
o almeno per prendersi giuoco della credulità della buona—.
gente, o per altri somiglianti biasimevoli fini: e certamente
da questo stesso indizio, oltre ad altri molti, si potrà age-
volmente comprendere per falsa la famosa iscrizione
Lglia Crispis, poichè il dire, che 1’ antica lapida si è con-
sunta, e perciò si è trascritta in altra la memoria ch’ era
in essa scolpita,è un ripiego,a cui pochi critici daran fede,
poichè sembra impossìbile, che una lapida antica di mar-
mo, ch’ era talmente conservata, che tutta se n’ è potuta
copiare i’inscrizione lunghissìma, fosse in tal guisa consun-
ta, e logora, che per tai cagione sia stata gettata via come
inutile.
H
Delle