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Trombelli, Giovanni Crisostomo
Arte di conoscere l'età de'codici latini e italiani — Bologna, 1756 [Cicognara, 2505]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28836#0028
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la C A P O IV.

Anche ragionevolmente sospetta Melchiorre Guilandino («),
che per tale uso,Pittagora mentovato daEIiano (£) chìa-
masse fant'tjjima la foglia di Malva (r).

Pur io non so fìnir di persuadermi, che nelle sole fo-
glie di Palme, o di Malva, dopo almeno alcun tempo, (i
proseguisse a lcrivere. Egli è certo, che Virgilio non re-
stringe alle due sopradette specie di foglie tal uso , anzi
sembrò indicarne di vario genere,al!or che così scrisse(^);
Insanam vatem asp'tcies, quae ntpe fub ima

Fata canit, folij/que notas, & nomtna mandat.
Qucecumque in folijs dejcnpft carmina virgo ,
Digerit 'tn numerum , atque antro feclufa relinqu'tt.
llla manent 'tmmota locìs, neque ab ord'tne cedunt.
AI che è credibile ch’ alludelse Giovenale in quel verso sì
noto (tf).* Credtte me vobis foltum recitare Sybtllce. E
certamente quaJunque sorte di foglie pare che comprendes-
se Virgilio, allor quando introdusse Enea a cosl pregare
Apollo, o più tosto la Sibilla profetessa di esso (/).*

.folijs ne tantum carm'tna manda^

Ne turbata volent rapidis ludtbria ventìs.

Più però di qualunque altra foglia ( se pure le ne eccettuino
quelle di Palme presso gli Orientali,e quelle di Malva presso
gli Europei ) veggo ne’tempi meno antichi lodate per 1’ uso di
lcrivere le foglie di Tiglia baflantemente larghe, consissenti?
e piane. Pensano molti,cheal tempo steiso di S. Barnaba i
codici avessero qualche foglia frammischiata diTiglìa.Ecco
come nel Dizionario di Svida, secondo I’ interpretazione del

Volfio si leggerf.g) Sub Zenone Imperatore yBarnabce Jlpojìa*

Tty & comttts D. Fault, reliquice in Cypvo Junt inventce 3

& in

Ca) Nel famoso libro intitolato Tapyrus pag. 49.
sbj Della varia Storia lib. IV. cap. 17.

Cs J Ut sufpicari lìceat buc refpexijse Tytbdgoram, qui, ut duclor esi
Melianus libro de varia, hiftoriu IV. capite 17. fttnclijstmum ejse^>
solium p.a.xdyyii > ’deft Mulva dicebut •

'CàJ Lib. JTI. yfine. 443.

Cej Saty. VIII. 126.

CsJ vEneid. VI. v. 74.

(iJ Alla parola (juivct. pag. 431. dell’ cdizione di Basilea 1581»
 
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