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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 3.1900

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Fasc. 5-8
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Venturi, Adolfo: I quadri di scuola italina nella galleria nazionale di Budapest
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https://doi.org/10.11588/diglit.24145#0242

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/ QUADRI DI SCUOIA ITALIANA

203

Di Battista del Dosso la galleria conserva soltanto una copia: il quadretto idillico (n. 175),
rappresentante 11 riposo in Egitto, con un San Giuseppe che prepara l'asinelio per il viaggio.
Le carni cretacee, opache, la materialità degli ornamenti, la mancanza d'ogni freschezza ne
attestano come l'opera sia un'antica copia ; ed è facile il persuadersene, comparandola alle
altre di Battista del Dosso nella Galleria Borghese in Roma, e a quelle di Bergamo e di
Oldenburg. 1

Anche il quadro nella Galleria attribuito al Garofalo devesi considerare come lavoro
della scuola. Rappresenta Cristo e VAdultera, con molte figure assistenti, tutte lunghissime,
con turchini stridenti non propri del Garofalo, con un giallo svanito ben differente da quello
del pittore, che sembra attingerlo dalle squame dei pesci dorati. C è in tutto alcunché di

Giampietrino — Galleria di Budapest

vitreo ; e ci sono tipi, come la figura di mascherone presso l'Adultera, e l'altra di donna in
colloquio col vecchio a sinistra, inusitati nel maestro. Infine c'è una particolarità curiosissima,
intendiamo quello di indicar l'atto del discutere, formando un angolo retto del pollice con
l'indice : tensione di gesto che il tranquillissimo e debole Garofalo non avrebbe mai usata.

Un autentico Scarsellino chiude il ciclo della pittura ferrarese nel secolo XVI, e onora-
tamente col quadretto (n. 169) dello Sposalizio di Santa Caterina, tutto sotto l'influsso dei
Bassano, come si dimostra per il cielo verdastro e il colore vinoso della tunica della Madonna.
Ancora , un po' dell'antica ricchezza, ancora un raggio dell'antico colore, è nel piviale del
Santo Vescovo a sinistra; mentre la vivezza, la facilità d'espressione dello Scarsellino si
manifesta nel San Giuseppe, il quale pone le aperte mani sul libro che legge con ansiosa
attenzione. La Galleria di Budapest possiede anche un disegno di una Sacra Famiglia con
angioli che ricorda in qualche particolare il quadro stesso, e che, quantunque rechi la scritta
antica Scarselino da Ferrara, fu attribuito a Simone Cantarmi da Pesaro (è segnato 10, 34).

1 A. Venturi, La Galleria Crespi in Milano. Milano, Hoepli, 1900.
 
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