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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 3.1900

DOI issue:
Fasc. 5-8
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Venturi, Adolfo: I quadri di scuola italina nella galleria nazionale di Budapest
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https://doi.org/10.11588/diglit.24145#0245

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20Ó

ADOLFO VENTURI

e di tempo anche posteriore è l'altro quadro (n. 59) rappresentante lo Sposalizio di Santa Cate-
rina: in esso, il Bambino ha perduta la sua ingenuità e le altre figure assumono un'aria
di diffidenza, così che Santa Caterina stessa par diffidare nel porger la mano al Bambino
offerente a lei l'anello nuziale. Le mani della Santa si sono fatte grasse, i contorni s'ingrossano,
il chiaroscuro s'intorbida, le pieghe si disegnano con incertezza, il velo non termina più a
puntolini, ma a linea serpeggiante. Quest'arte uscita di minorità, che tende a emanciparsi
dagli insegnamenti del vecchio Francia, è l'arte di Giacomo e Giulio Francia!

* * *

ARCO Palmezzano! Questo è il nome che nella Galleria, se da Bologna
ci volgiamo alla Romagna, risuona a proposito di uno Sposalizio di
Santa Caterina. Questa tiene nella destra la palma del martirio, e
s'appressa al Bambino, il quale, attenendosi con una manina alla
palma stessa, porge con l'altra l'anello alla Santa. Il gruppo della
Vergine col Bambino proietta l'ombra sopra una stoffa paonazzetta a
fiorami, sciorinata da un ferretto che poggia sui capitelli dei pilastri
di una nicchia, pilastri con ornati policromici su fondo d'oro. Le
carni delle figure sono verdognole e con ombre livide, le pieghe delle vestimenta formano
come dei gioghi, i marmi della nicchia sono cenericci, e gli ornati de' pilastri sono intramezzati
da ali e corpi arcuati, tutti dipinti a colori alternati, rosso, turchino e violetto. E questo non
è il fare del Palmezzano, bensì del faentino Bertucci. Ci sono le sue figure tonde, illividite,
non all'unisono col ricco apparato del fondo; questa è la smorta natura del pittore faentino
che volse gli occhi all'arte umbra.

Nel crocicchio faentino delle strade artistiche volgentisi verso la Toscana, l'Emilia e
l'Umbria, il Bertucci s'incamminò per quest'ultima. E l'umbra sua discendenza si vede anche
nella maniera del quadretto, nelle pieghe che formano occhietti, nel risvolto di un manto color
verde prato, quale si vede ne' quadri perugineschi, nella mano della Vergine costruita in modo
simile alle mani di Pietro Perugino. Però si nota nel fondo, nelle variopinte grottesche, la
festività della decorazione romagnola. E tra questi caratteri, ci sono i suoi propri, i suoi
grigi, il suo amore per il color violetto, il suo spreco d'oltremare, le sue carni olivastre, il
suo spirito paesano. Così si rivede a Faenza, a Berlino e a Londra. A Berlino, nella regia
Galleria, i Re Magi nel suo quadro Adorazione, sono de' campagnuoli in veste signorile ;
e nella scena che vorrebbe esser solenne, l'artista mette persino de' cocci di pignatta rotta
nel piano. A Londra c'è un Redentore con San Tomaso, che gli tocca la piaga, e Sant'An-
tonio da Padova, che presenta distratto al Cristo un suo protetto ; e c'è pure nella National
Gallery, sotto l'attribuzione di scuola umbra, La glorificazione della Vergine, la quale è
assunta sopra un piano formato da marmi bianchi e grigi e sopra un prato scolorato, e una
conca di montagne.

Del Palmezzano esiste sì nella raccolta ungherese un quadro di una Sacra Famiglia,
ma non è esposto al pubblico nelle sale della pinacoteca : trattasi della rappresentazione
disegnata e colorita le tante volte dall'arido, freddo, uggioso pittore, che non usciva più,
avanzando negli anni, dai circoli viziosi delle sue convenzioni pittoriche.

Un altro romagnolo, rappresentato nella Galleria, è Girolamo Marchesi da Cotignola,
autore del quadro n. 46, che ha per soggetto la Deposizione del Cristo ; le figure sembrano
cadaveriche, e hanno gli occhi stretti stretti, come se tutte avessero perduto l'anima. Il
Cristo è sostenuto da Nicodemo, mentre la Maddalena solleva la sinistra della salma e vi
appressa le labbra; e Giuseppe d'Arimatea tiene il vaso degli aromi. Tutto è freddo, triste,
autunnale; e l'unico colore un po'vivo è quello della veste della Maddalena: tutti gli altri
colori sono svaniti; i contorni delle figure sono terrosi, e neri quelli delle vesti. La roccia
 
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