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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 3.1900

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Fasc. 9
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Giovannoni, Gustavo: Il catafalco per i funerali di re Umberto
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https://doi.org/10.11588/diglit.24145#0365

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IL CATAFALCO PER I FUNERALI DI RE UMBERTO

AL PANTHEON

L catafalco sorge nel mezzo del Pantheon. Occupa il centro del
monumento un tumulo a pianta circolare che ricorda nella sua
linea gli antichi sepolcri rotondi, le cucumelle degli Etruschi, e
che sale rapidamente rastremandosi terminato in cima da una
semplice e rudimentale cornice di coronamento.

Alla sommità è il feretro ; alla base il tumulo va a raccordarsi
con la superficie inclinata che deve accogliere le corone di fiori ;
sì che dal basso parapetto con cui questa superficie termina,
ed al quale stanno mediante anelli fissati i ceri, sino alla cimasa
superiore, l'unica massa in forma d'iperboloide circolare sembra
sorgere quasi come un elevamento del piano del tempio, come
una costruzione sorta insieme con questo. Dall'alto si svolge maestoso il baldacchino: otto
grandi fasce di velluto nero foderate internamente di bianco partono dall'anello centrale che
sostiene la corona regia e veng'ono a poggiare a guisa di stendardi su aste sorrette da
coppie di antenne situate alla periferia del tumulo. Riflessa dal bianco della stoffa, la luce
vivissima di sessanta lampade ad incandescenza nascoste tra i drappi piove dal cielo del
baldacchino e si spande sul tumulo, sulle corone, sul pavimento. Sta intorno calmo e gran-
dioso il Pantheon nella lieve luce diffusa che penetra dalle cortine poste a chiudere il lumen
superiore; al di sopra, la immensa volta emisferica, che Adriano, l'imperatore architetto,
fece costruire a copertura dell'antico laconicum delle terme d'Agrippa, appare nella penombra
più alta e più slanciata, e sembra lasciar finalmente un po' di riposo alla leg'gera decorazione
policroma della zona basamentale non più schiacciata, ora, sotto il suo peso immane. Le nicchie
che si aprono nell'interno nel muro del tempio, illuminate da una luce nascosta che brilla
e si riflette sui marmi multicolori, sembrano più vaste e più profonde; spiccano vivamente
per tono sul loro fondo chiaro le colonne corintie che formano riparo alla sorgente luminosa.
Mai apparve l'interno del Pantheon così grande e così solenne.

Nel portico esterno alcuni A^eli neri costituiscono 1' unica decorazione ; formano cortina
negl'intercolumnì e nascondono in alto il tetto sustituendo il soffitto di bronzo che Urbano Vili
fece trasformare nelle colonne dell'aitar maggiore in San Pietro ; all' infuori di essi non un
parato e non una fascia sono venuti a turbare l'euritmia della grande mole romana. E se
altre .volte, in occasione di altre esequie solenni, ai marmi delle pareti e delle cornici si fecero
rivestire gli abiti da lutto e sostenere i baldacchini e i candelabri, e fino i lacunari della
cupola ebbero l'ornamento di bei rosoni di cartone, un criterio veramente moderno ha questa
volta trionfato : il Sacconi si è posto come principio fondamentale il rispetto assoluto del
 
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