L'AMBIENTE ARTISTICO URBINATE NELLA SECONDA METÀ DEL '400 39
all'arte di stilizzare le forme in rapporto allo
scavo leggiero del tondo; e le ondulazioni lineari
prendono un valore ornamentale ignoto ai qua-
dri del pittore. Ecco, nella deliziosa serie, Orfeo
che suona ammansando le fiere (fig. 17). Due
tronchi sinuosi ai lati, per inquadrare la scena:
un cumulo nel mezzo di rupi a ovoli scheggiate,
e, negli intervalli, campi, alture e strade; due
Fig. 17 — Timoteo della Vite: Orfeo che suona.
Venezia, Museo Correr. —• (Fot. Anderson).
villaggetti infantili. Il turchino e il bianco bril-
lano nelle larghe punte della rupe; e il bianco
forma le carni, l'azzurro, le vesti di Orfeo, seduto
ai piedi di quella strana rupe. La rappresenta-
zione ha una ingenuità e una freschezza piace-
volissime: nel leoncino giocattolo che si prova
a ruggire come un cucciolo ai piedi del suo pa-
drone; nel musico fanciulletto dalla testa ovale
soavemente china entro la cornice della chioma a
onde — tipo e atteggiamento che Raffaello farà
rivivere, con nuova grandezza, nell'angelo nobilis-
simo di Brescia. 11 corpo mingherlino si rannicchia
entro le rocce, e', come a Brera, l'archetto rimane
inerte nelle mani del suonatore. Fuori del leone
e di una pantera simile a una gatta tranquilla,
nessuna belva intorno a Orfeo: i coniglietti corrono
come bianchi topolini sul terreno: e una cerva oc-
chieggia dietro un albero, mirabile per le ombre
Fig. 18 — Timoteo della Vite : Morte di Orfeo.
Venezia, Museo Correr. — (Fot. Anderson).
e i riflessi chiari nello smalto. La fuga di ondula-
zioni nei due tronchi laterali si ripete nel tondo con
la Morte di Orfeo (fig. 18) e si accorda a meraviglia
con tutto l'ondeggiamento di linee nel gruppo. Il
braccio levato implorante della vittima caduta a
terra, le braccia e i bastoni nodosi che s'aggirano
alti sul capo delle Baccanti forman mulinello:
correte con l'occhio dall'una all'altra eli quelle
braccia ad arco, e vedrete aggirarsi davanti a voi,
senza tregua, un elissi in movimento; e vi sembrerà
all'arte di stilizzare le forme in rapporto allo
scavo leggiero del tondo; e le ondulazioni lineari
prendono un valore ornamentale ignoto ai qua-
dri del pittore. Ecco, nella deliziosa serie, Orfeo
che suona ammansando le fiere (fig. 17). Due
tronchi sinuosi ai lati, per inquadrare la scena:
un cumulo nel mezzo di rupi a ovoli scheggiate,
e, negli intervalli, campi, alture e strade; due
Fig. 17 — Timoteo della Vite: Orfeo che suona.
Venezia, Museo Correr. —• (Fot. Anderson).
villaggetti infantili. Il turchino e il bianco bril-
lano nelle larghe punte della rupe; e il bianco
forma le carni, l'azzurro, le vesti di Orfeo, seduto
ai piedi di quella strana rupe. La rappresenta-
zione ha una ingenuità e una freschezza piace-
volissime: nel leoncino giocattolo che si prova
a ruggire come un cucciolo ai piedi del suo pa-
drone; nel musico fanciulletto dalla testa ovale
soavemente china entro la cornice della chioma a
onde — tipo e atteggiamento che Raffaello farà
rivivere, con nuova grandezza, nell'angelo nobilis-
simo di Brescia. 11 corpo mingherlino si rannicchia
entro le rocce, e', come a Brera, l'archetto rimane
inerte nelle mani del suonatore. Fuori del leone
e di una pantera simile a una gatta tranquilla,
nessuna belva intorno a Orfeo: i coniglietti corrono
come bianchi topolini sul terreno: e una cerva oc-
chieggia dietro un albero, mirabile per le ombre
Fig. 18 — Timoteo della Vite : Morte di Orfeo.
Venezia, Museo Correr. — (Fot. Anderson).
e i riflessi chiari nello smalto. La fuga di ondula-
zioni nei due tronchi laterali si ripete nel tondo con
la Morte di Orfeo (fig. 18) e si accorda a meraviglia
con tutto l'ondeggiamento di linee nel gruppo. Il
braccio levato implorante della vittima caduta a
terra, le braccia e i bastoni nodosi che s'aggirano
alti sul capo delle Baccanti forman mulinello:
correte con l'occhio dall'una all'altra eli quelle
braccia ad arco, e vedrete aggirarsi davanti a voi,
senza tregua, un elissi in movimento; e vi sembrerà