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LUIGI BIAGI
soppressione del terzo e le misure segnata in margine più piccole di quelle della costruzione
del Brunelleschi. Le stesse ragioni vietano di crederlo un progetto per il rivestimento
di uno dei fianchi o di una delle facciate verso il giardino. Può forse essere un'idea
per la facciata di un'ala sporgente lateralmente di due soli ordini e può lasciarci intra-
vedere che all'Ammannati era balenata l'idea di rivestire con pilastri anche il bugnato
esterno.1
Alcuni altri disegni e cioè lo schizzo della pianta della loggia e le cornici di alcune
porte si riferiscono al Palazzo dell'Altopasso, che Messer Ugolino Grifoni Maestro del-
l'Altopasso si fece costruire in Via dei Servi nel 1563 e per il quale il Del Badia pubblicò
Fig. 14. — Disegno dal ms. Riccardiano, Fig. 15. — Disegno dal ms. Riccardiano,
c. II 120. c. II. 120.
un importante documento che prova l'attribuzione di esso all'Ammarinati.2 Dell'opera
di lui, nell'interno rimane soltanto l'ampia e luminosa loggia, oggi chiusa nel fianco
con le colonne toscane sormontate, come nel Palazzo Giugni, da un pulvino su cui si
impostano gli archi con le trabeazioni e gli archivolti dalle fascie molteplici e ripetute.
Nel piano superiore si ha il solito motivo delle arcate centrali — qui in numero di tre —
che si elevano in mezzo alle parti laterali architravate.
Gli altri disegni del quaderno Riccardiano sono infine studi di minore importanza
e forse non destinati ed esser messi in opera. Progetti di piccole vasche con figure di
putti, altri studi per camini e cornici, e per alcuni monumenti funerari di carattere mi-
chelangiolesco di quel tipo di cui si scorgono vari esempi a Firenze come nella cappella
Gaddi a S. M. Novella per opera del Dosio o come in epoca più tarda nella Cappella dei
Principi.
1 II disegno porta scritto: « nel cantone non e
architrave e alla porta ci vorrebbe per esservi pi-
lastri a comodarsi et e bisogna scemare delle bu-
gnia perchè in opera di matoni — dove e l'armi
pietra piana tuto el campo — l'una la porta laltro
arco per la finestra bisognia fare dui archi per par-
tire bene la la faciata della piaza ».
2 Mazzanti, Raccolta delle migliori fabbriche di
Firenze, 1876.
LUIGI BIAGI
soppressione del terzo e le misure segnata in margine più piccole di quelle della costruzione
del Brunelleschi. Le stesse ragioni vietano di crederlo un progetto per il rivestimento
di uno dei fianchi o di una delle facciate verso il giardino. Può forse essere un'idea
per la facciata di un'ala sporgente lateralmente di due soli ordini e può lasciarci intra-
vedere che all'Ammannati era balenata l'idea di rivestire con pilastri anche il bugnato
esterno.1
Alcuni altri disegni e cioè lo schizzo della pianta della loggia e le cornici di alcune
porte si riferiscono al Palazzo dell'Altopasso, che Messer Ugolino Grifoni Maestro del-
l'Altopasso si fece costruire in Via dei Servi nel 1563 e per il quale il Del Badia pubblicò
Fig. 14. — Disegno dal ms. Riccardiano, Fig. 15. — Disegno dal ms. Riccardiano,
c. II 120. c. II. 120.
un importante documento che prova l'attribuzione di esso all'Ammarinati.2 Dell'opera
di lui, nell'interno rimane soltanto l'ampia e luminosa loggia, oggi chiusa nel fianco
con le colonne toscane sormontate, come nel Palazzo Giugni, da un pulvino su cui si
impostano gli archi con le trabeazioni e gli archivolti dalle fascie molteplici e ripetute.
Nel piano superiore si ha il solito motivo delle arcate centrali — qui in numero di tre —
che si elevano in mezzo alle parti laterali architravate.
Gli altri disegni del quaderno Riccardiano sono infine studi di minore importanza
e forse non destinati ed esser messi in opera. Progetti di piccole vasche con figure di
putti, altri studi per camini e cornici, e per alcuni monumenti funerari di carattere mi-
chelangiolesco di quel tipo di cui si scorgono vari esempi a Firenze come nella cappella
Gaddi a S. M. Novella per opera del Dosio o come in epoca più tarda nella Cappella dei
Principi.
1 II disegno porta scritto: « nel cantone non e
architrave e alla porta ci vorrebbe per esservi pi-
lastri a comodarsi et e bisogna scemare delle bu-
gnia perchè in opera di matoni — dove e l'armi
pietra piana tuto el campo — l'una la porta laltro
arco per la finestra bisognia fare dui archi per par-
tire bene la la faciata della piaza ».
2 Mazzanti, Raccolta delle migliori fabbriche di
Firenze, 1876.