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EMILIO LAVAGNINO
Civico. In una (sala V, n. 13) è raffigurato S. Ago-
stino in piedi con mitria, pastorale e libro; in una
altra (sala V, n. 14) la mezza figura di un San Pietro
con i soliti caratteristici capelli a calotta, ed infine
una terza tavola (sala V, n. 30) con su raffigurato
San Nicola da Bari.
È importante quest'ultima opera, che come le
ultime due a cui si è accennato appartiene al primo
come sempre il nome di Turino Vanni, venendo a
parlare di un madonna che è nel Museo Civico pi-
sano e che fu donata dal Ministero della pubblica
istruzione, osserva che se l'iscrizione mutila: « l'ni-
versitas aurificum pisanorum tempore Pier... » ci
fosse stata conservata per intiero, essa ci avrebbe
dato il nome di un pittore che però rivela tipi
prettamente turineschi (sala V, n. 32).
Fig. 19. — Turino Vanni: Madonna circondata da Angeli.
Parigi, Louvre. (Fot. Alinari).
periodo dell'arte di Bartolomeo Nello, poiché ci
dimostra in maniera tangibile i suoi contatti con un
altro pittore pisano suo scolaro ma molto superiore
a lui come intensità di espressione.
Infatti la tavoletta con il San Nicola face parte
di una qualche ancona di cui sono collocate ac-
canto nel Museo Civico altri frammenti che si de-
vono senz'altro attribuire alla mano di quel mae-
stro pisano che noi chiameremo: « Il maestro del-
l'Universitas aurificum ».
Il Sirèn, nel suo articolo già citato, mentre per
buona parte delle opere di questo pittore propone
E fin qui ciò che dice il Sirèn va bene, però
egli che si era accorto della differenza di stile tra
questa madonna e le opere sicure di Turino il
secondo, quali la madonna del Louvre e quella
di San Paolo a Ripa d'Arno a Pisa, non seppe
riconoscere in lui il pittore che lavorò a molte
tavole del Museo Pisano, e che è certo tra i me-
glio rappresentati.
L'influenza senese in questa madonna è infatti
evidentissima ed in particolar modo per quel si-
stema di dipingere caro a Taddeo di Bartolo con i
contorni ben segnati, le figure rotondeggianti e i
EMILIO LAVAGNINO
Civico. In una (sala V, n. 13) è raffigurato S. Ago-
stino in piedi con mitria, pastorale e libro; in una
altra (sala V, n. 14) la mezza figura di un San Pietro
con i soliti caratteristici capelli a calotta, ed infine
una terza tavola (sala V, n. 30) con su raffigurato
San Nicola da Bari.
È importante quest'ultima opera, che come le
ultime due a cui si è accennato appartiene al primo
come sempre il nome di Turino Vanni, venendo a
parlare di un madonna che è nel Museo Civico pi-
sano e che fu donata dal Ministero della pubblica
istruzione, osserva che se l'iscrizione mutila: « l'ni-
versitas aurificum pisanorum tempore Pier... » ci
fosse stata conservata per intiero, essa ci avrebbe
dato il nome di un pittore che però rivela tipi
prettamente turineschi (sala V, n. 32).
Fig. 19. — Turino Vanni: Madonna circondata da Angeli.
Parigi, Louvre. (Fot. Alinari).
periodo dell'arte di Bartolomeo Nello, poiché ci
dimostra in maniera tangibile i suoi contatti con un
altro pittore pisano suo scolaro ma molto superiore
a lui come intensità di espressione.
Infatti la tavoletta con il San Nicola face parte
di una qualche ancona di cui sono collocate ac-
canto nel Museo Civico altri frammenti che si de-
vono senz'altro attribuire alla mano di quel mae-
stro pisano che noi chiameremo: « Il maestro del-
l'Universitas aurificum ».
Il Sirèn, nel suo articolo già citato, mentre per
buona parte delle opere di questo pittore propone
E fin qui ciò che dice il Sirèn va bene, però
egli che si era accorto della differenza di stile tra
questa madonna e le opere sicure di Turino il
secondo, quali la madonna del Louvre e quella
di San Paolo a Ripa d'Arno a Pisa, non seppe
riconoscere in lui il pittore che lavorò a molte
tavole del Museo Pisano, e che è certo tra i me-
glio rappresentati.
L'influenza senese in questa madonna è infatti
evidentissima ed in particolar modo per quel si-
stema di dipingere caro a Taddeo di Bartolo con i
contorni ben segnati, le figure rotondeggianti e i