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Bullettino di archeologia cristiana — 4.1866

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Nr. 1 (Gennaro e Febbraro 1866)
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Lampadaro di bronzo trovato in Africa della forma d'una basilica
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https://doi.org/10.11588/diglit.17353#0024

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— 16 —

Lampadari) di bronzo trovato in Africa della forma d'una basilica.

Il eh. Sig. Peigné-Delacourt possiede un lampa- lateranense edito in primo luogo dal Bosio (Roma

darò di bronzo d'arte cristiana proveniente dall'Africa, solt. p. 87 ) e poi da molti, sono per quanto è mia

che è nel suo genere unico. Egli ne ha ragionato te- notizia i pia antichi modelli di chiese cristiane del

stè in una seduta del comitato archeologico di Noyon, secolo quarto e del quinto effigiati sui monumenti,

e promette di pubblicare nelle Memorie della società II mausoleo del Salvatore eretto da Costantino, del

degli antiquarii di Picardia le notizie precise del luo- quale vediamo molti e variati ricordi nei sarcofagi e

go, ove è stato rinvenuto un sì raro cimelio. Intanto negli avorii, naturalmente non entra nel novero dei

eccone uno schizzo di disegno nella pagina contigua modelli di basiliche, imperocché esso era rinchiuso

u. 1, 2, ed una descrizione sommaria. dentro una basilica (1). Ora mi sembra degno d'essere

È venuto in luce da un ipogeo sepolcrale, il cui notato , che nella fronte delle basiliche figurate sul

pavimento era in mosaico, e vi si leggevano due iscri- sarcofago lateranense , che è tra i più belli ed anti-

zioni del secolo quinto. L'arte, il tipo architettonico, chi del secolo quarto, non appare vestigio veruno di

i simboli cristiani del lampadaro ottimamente s'addi- croce, nò sculla in mezzo al timpano nè dominante

cono al secolo citato. Rappresenta questo una basilica, sul vertice di esso; e che in cima alla cupola del

alle due estremità del cui tetto sono fermali due anelli, battistero sorge il segno di Cristo , ma della forma

che senza dubbio servirono alle catenelle, dalle quali solenne nell' età costantiniana Nel nostro lampa-

il lampadaro pendeva. Dai due lati della basilica spor- darò però, che è attribuito , parrai , ragionevolmente

gono in fuori tronchi d'albero, tre per ciascun lato, al secolo quinto, il segno di Cristo spogliato di qual-

ad uso di braccioli; e sostengono ognuno un piatto, sivoglia nesso monogrammatico è ripetuto due volte
sul quale doveva essere posata la lucerna. La basilica nelle forme usitatissime durante i secoli quinto e
è traforata a giorno come si conviene ad un lampada- sesto. Queste osservazioni sono assai concordi al Si-
ro ; e non parrai che in questo dobbiamo crederla tipo stema, che ho dichiarato nell' epistola de titulis car-
reale d' un edifìcio di quella forma. In fatti nell' alto thaginiensibus (2) ; e che svolgerò più ampiamente
delle pareti sopra il porticato sostenuto dalle colonne nella seconda edizione di queir epistola, quando avrò
vediamo le fenestre colle loro transenne, lo quali sareb- un poco di agio e di tempo da occuparmene. Del rima-
bcro state inutilissime, se la basilica avesse ricevuto da nente in (\ue\Y epistola accennai essere assai probabile,
ogni binda aria e luce dall' abside e dai portici aper- che le croci nude, sia quadrilatere, sia quadrilunghe
ti. In fondo all' abside si vedo la caledra episcopale sieno state più presto e più communemente adottate
sormontata dalla croce equilatera; del quale ornato nel pubblico uso e nel culto in Àfrica, che non in
d'una catedra non ricordo altro esempio nei primi Roma; ed il modello d'una basilica africana, che ab-
cinque secoli, massime nelle nostre contrade occiden- biamo sott'occhio, ove perfino la cattedra è sormon-
tali. Nella fronte maggiore della basilica spicca una tata dalla croce, potrà essere un nuovo argomento in
seconda croce ; ed è della foggia medesima di quelle, favore di quell'opinione, se il lampadaro sarà giudi-
che sono incise nell' epitaffio sopra descritto dell'ari- cato piuttosto dei primi che degli ultimi anni del se-
no 501 ; cioè della forma volgarmente appellata la- colo quinto,
lina con le estremità allarghilo e foggiate quasi a trian-
golo , per dare loro grazia ed ornamento. Cotesto

lampadaro , e le prospettive di basiliche e di batti- (i) v. Bull, di Novembre 1865.
steri sculte nelle fiancate del celebre sarcofago ora (2) Pitra, spidi. Soiesm. t. iv.

Notizie

Scavi nel ceanetero «li Prctestat©. Le escavazio- Filocalo , il calligrafo damasiano, nella bella disposizione

ni in cotesto celebre cemetero incominciate nel 1863, delle delle lettere e delle linee ; talché da pochi frammenti di

quali nello scorso Decembre feci sperare la continuazio- quella scrittura possiamo con sicurezza calcolare e geometri-

ne, sono state riprese ed hanno già dato ottimi frutti. La camente definire le misure dell'iscrizione, e tentarne con sue-

bellissima iscrizione dedicata dal papa Damaso al celeberrimo cesso il restauro. Anche d'una nuova ed al tutto sconosciuta

martire s. Gennaro, i cui primi frammenti divulgai e calli- iscrizione metrica damasiana, cioè d'un istorico elogio, è ve-

graficamente supplii nel Bullettino di Marzo 1863, è divenuta nuto in luce un buon messaggero, un primo brano cioè di

quasi intera per la scoperta d'una quantità grande dei fran- poche lettere spartite in quattro linee. Ma delle escavazioni

lumi di essa, che confermano lettera per lettera il supple- nelle cripte istoriche del cemetero di Pretestato, che già hanno

mento della delineazione predetta. Questa è una prova fruttato più che io non dico in questo breve annunzio, e che

novella dell'esattezza geometrica adottata da Furio Dionisio molto promettono, darò accurate notizie nel seguente fascicolo.

TIPOGRAFIA SALTICCOI
 
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