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Bullettino di archeologia cristiana — 4.1866

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Nr. 6 (Novembre e Decembre 1866)
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Esame archeologico e critico della storia di s. Callisto narrata nel libro nono dei Filosofumeni, [4]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17353#0087

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Il Bullettino esce ogni due mesi. T\ T TT T I 1 f I IT I lTT1%T /^~\ ^e associazion' s' ricevono in Roma nella

L'associazione per un anno cosia scudi due.. I IH ^ I B Tipografia Salyiucci ai SS. XII Apostoli.

DI ARCHEOLOCxIA CRISTIANA

DEL CAV. GIOVANNI BATTISTA DE ROSSI

ANNO IV. Roma Novembre e Decembre 1866. N.° 6.

Esame archeologico e critico della storia di s. Callisto narrata nel libro nono dei FILOSOFUME^!.

PARTE II. » nicò Sabellio come eretico, ma in sostanza ciò egli

» fece perchè aveva timore di me, e sperando dì sal-
Della dottrina dommatica e della disciplina » vare così se medesimo dall' accusa di eresia. » Questi

ecclesiastica sono ! vanti dell'avversarie di Callisto; i quali ce ne

mettono ognora dinanzi agli occhi Ja stessa indole e
(Continuazione) la stessa passione. Non l'intera ed imparziale storia

egli ci narra; ma procedendo a salti, quello che dice
§. XI. e quello che tace tutto da personali rispetti e giudizi

a lui è suggerito.

Sabellio e Zefirino. Oggi a noi è impossibile supplire le lacune, in-

dovinare ciò che si copre sotto le affettate reticenze,
L'accusatore dopo narrati gli esordii della scuola chiarire gli inizii della sabelliana setta in Roma eie
noeziana in Roma per opera e per la successione dei relazioni tra Sabellio, Callisto e Zefirino. Imperocché
dottori Epigono e Cleomene; dopo accennata la loro prima della scoperta dei Filosofume™ niuno aveva
ritrattazione, tacendo però che a questo prezzo essi ot- giammai saputo, che Sabellio fosse stato in Roma, nò
tennero di poter mantenere la scuola; dopo accusatili che fosse vissuto ai tempi di quei pontefici. Tutti lo
di ipocrisia, di frode e di ricaduta nei pristini errori; credevano nato nella Pentapoli di Libia, e quivi circa
continua ad infamare i due pontefici, come autori di il 255 (cioè quasi mezzo secolo più tardi dell'età,
quello scandalo e fautori dell'eresia. Ma nò di Epigono che il novello libro a lui assegna) seminatore della
nè di Cleomene più fa parola : improvvisamente pronun- dottrina dal nome suo denominata. Non perciò di no-
cia il nome di Sabellio, quasi di persona, i cui rapporti tizie tanto inaspettale e contrarie alla comune opinione
con la scuola noeziana egli già avesse narrato; e pure hanno i dotti concepito sospetto veruno. Manifesta è
nulla da lui ne sappiamo, e al lutto inaspettata e miste- la contemporaneità dell'autore ai fatti, che narra; ma
riosa è l'apparizione di costui nella scena di siffatta te- a sovrabbondanza di prove e di discorso e per sod-
nebrosissima storia. Solo da alcune parole possiamo rac- disfare alla dimanda, che me n'è stata proposta, ac-
cogliere, il novello attore essere stato discepolo di Cleo- cennerò come veramente egli non contradice a veruna
mene. «Sabellio ai miei ammonimenti (dice il censore) autorevole testimonianza degli antichi scrittori. Dio-
» non era duro ; ma quando conferiva solo con Callisto, nigi d'Alessandria, che combattè i Sabelliani nella
» era da costui sospinto a pendere di nuovo verso la Pentapoli di Libia, scrivendone al papa Sisto II circa
» dottrina di Cleomene» (1). Un'allusione sì chiara ai il 257 non disse, che allora Sabellio aveva quivi in-
personali rapporti del nostro autore con l'eresiarca, ventato la sua eresia; ma che la dottrina di lui allora
dal quale fu denominala la famosa e diuturna setta dei aveva cominciato a corrompere la retta fede nella pre-
Sabelliani, mi spiega perchè a costui con mal celato della regione (1). Similmente Atanasio trattando delle
studio ogni rimprovero è risparmiato; e perchè arti- controversie medesime affermò, che alcuni vescovi della
ficiosameute si tace in qual modo, eclissalo Cleomene, Pentapoli libica ai giorni di Dionisio adottarono l'er-
divenne egli in Roma il dottore ed il rappresentante del rore Sabelliano, iypóvrjezv xà ZocflùMov (2; ; non che
noeziano sistema. In fatti di Sabellio nei Filosofumeni quelli furono i primi sedotti dal nuovo eresiarca. Epi-
si parla sempre alla sfuggita e con miti e benevoli fanio ignorò la storia e la data di Sabellio ; e soltanto
sensi. « Callisto lo mantenne nel perverso domina, lo credette non mollo antico (3). La quale opinione
» mentre poteva convertirlo alla retta fede. - Sabellio in lui era necessaria. Imperocché egli scrisse il trat-
» non conosceva la nequizia di Callisto, ma poi bene
» la sperimentò. - Callisto succeduto a Zefirino scommiir

(1) Eusebii, Hist. eccl. Vìi, 6.

(2) Athanas. De sent. Dionysii V. Opp. T. I p. 194,

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(1) Philos. IX, cap. 2 §. 11. (3) Haeres. LXII ed. Petayii T. I p. 3K

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