DOI Heft:
Nr. 1 (1. Novembre 1842)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9534#0009
BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO.
N.° I. — i Novembre 18^2.
Gli articoli, che non hanno alcuna sottoscrizione sono dell editore cav. Francesco M. Avellino.
Scavi di Pompei del 1841 — Fasi dipinti dimani — Vaso dipinto cVAnzi — Iscrizioni latine
Programma dèiT accademia ercolanese.
Scavi di Pompei del j84f»
Crii scavi di Pompei sono da più tempo ordinati
in modo da seguir Y andamento delle strade princi-
pali di quell'antica città, e da metterle, per quanto
è possibile , tra di loro in comunicazione. Con questo
sistema si ottiene non solamente il vantaggio, che più.
agevole cosa riesca il percorrere le diverse porzioni
già scavate, ma ancora scovrendosi le fronti degli edi-
fizii , può di leggieri osservarsi se alcuno se ne mo-
stri che di essere addetto a pubblico 0 sacro uso, 0
anche a quello di nobile e cospicua privata abitazione
dia indizio ; la qual cosa ove avvenga, può di quel-
1' edilizio in preferenza degli altri eseguirsi lo scavo.
Per seguire un sì utile sistema, nell'anno 1S-41 ?
dopo essersene ricevuti ordiui premurosi da S. E. il
Ministro degli Affari Interni, Cav. G. Croce Nio
cola Santangelo , sotto la intelligente vigilanza del
quale le scavazioni pompejane sono felicemente collo-
cate , si volsero queste a compiere finalmente quel
desiderio che da lungo tempo avevasi, di veder con-
giunte tra loro le due parti di quella larga strada
che passando prima innanzi alle terme , e radendo
poi un lato del tempietto della Fortuna Augusta, ter-
mina alla antica porta della città , che dicesi di Nola.
Della quale strada da mollissimi anni scoverta era
dalla parte delle terme e del tempio della Fortuna la
porzione maggiore, e scoverta era pure dall'altra parte
la porta di Nola , nella quale, come dicevamo , quella
strada pon termine : ma ingombra tuttavia dalle terre
era la parte intermedia, di modo che mancavano di
agevole comunicazione tra loro le due scoverfe porzioni.
La qual cosa oltre ad essere increscevole per chi dopo
aver visitato l'anfiteatro avrebbe desiderato per la
porla di Nola introdursi in Pompei, ed andarne gra-
datamente percorrendo le vie e gli edifizii, o vice-
versa per chi , visitata la città , avrebbe poi voluto
per quella porta recarsi ad ammirare l' anfiteatro ,
era pur riescila di danno alla conservazione delle fab-
briche scoverte da presso alla porta di Nola. Le quali
come separate da tutto il resto , non potendosi colla
dovuta vigilanza custodire , veggonsi da più anni
esser rimase spoglie di ogni loro abbellimento, e pi-
vaia la stessa porta di Nola della osca iscrizione di
Popidio scoverta e letiavi fin dal 1812.
Nel mese di agosto del 1 S-41 fu finalmente aperta la
desiderata comunicazione, e prima a percorrerla e quasi
direi ad inaugurarla di nuovo dopo tanti secoli fu la
Maestà del Nostro Augusto Covrano che in compagnia
di S.M. la Regina e de' Principi e Principesse della Real
Famiglia recossi a' 21 del detto mese di agosto a visitar
le pompejane scavazioni, il cui buon successo e conti-
nuazione dee giustamente riputarsi come uno de' fortu-
nati avvenimenti del suo felicissimo e paterno impero.
Or nel mese di settembre del 18-i 1 dopo essersi già,
come dicevamo , aperta quella comunicaz.ione , si die
opera a ripulire e mondar dalle terre ancora rima-
sevi la parte della strada novellamente scavata , ed
a provvedere che le laterali col loro urto non recassero
danno allo pareti scoverte dall'uno e dall'altro canto
di questa strada.
Lo scavo intanto si rivolse ad altro punto , cioè a
quegli edifizii che tuttavia ingombri delle terre sono di
rimpelto alla men nobile uscita [poÈticum) della casa,
cui suol darsi nome dal dipinto di Meleagro che vi fu
scoverto. Qaesfa casa, come ben si conosce, ha la sua
principal porta d' ingresso sulla larga strada che dal
foro si estende verso le mura settentrionali di Pompei,
detta strada di Mercurio dagli autori delle ordinarie
guide. Essa poi ha la già detta uscita men nobile in un
vico parallelo a quella strada, nel quale alcuni edifizii
erano già scavati , ma altri ne rimaneano tuttavia in-
N.° I. — i Novembre 18^2.
Gli articoli, che non hanno alcuna sottoscrizione sono dell editore cav. Francesco M. Avellino.
Scavi di Pompei del 1841 — Fasi dipinti dimani — Vaso dipinto cVAnzi — Iscrizioni latine
Programma dèiT accademia ercolanese.
Scavi di Pompei del j84f»
Crii scavi di Pompei sono da più tempo ordinati
in modo da seguir Y andamento delle strade princi-
pali di quell'antica città, e da metterle, per quanto
è possibile , tra di loro in comunicazione. Con questo
sistema si ottiene non solamente il vantaggio, che più.
agevole cosa riesca il percorrere le diverse porzioni
già scavate, ma ancora scovrendosi le fronti degli edi-
fizii , può di leggieri osservarsi se alcuno se ne mo-
stri che di essere addetto a pubblico 0 sacro uso, 0
anche a quello di nobile e cospicua privata abitazione
dia indizio ; la qual cosa ove avvenga, può di quel-
1' edilizio in preferenza degli altri eseguirsi lo scavo.
Per seguire un sì utile sistema, nell'anno 1S-41 ?
dopo essersene ricevuti ordiui premurosi da S. E. il
Ministro degli Affari Interni, Cav. G. Croce Nio
cola Santangelo , sotto la intelligente vigilanza del
quale le scavazioni pompejane sono felicemente collo-
cate , si volsero queste a compiere finalmente quel
desiderio che da lungo tempo avevasi, di veder con-
giunte tra loro le due parti di quella larga strada
che passando prima innanzi alle terme , e radendo
poi un lato del tempietto della Fortuna Augusta, ter-
mina alla antica porta della città , che dicesi di Nola.
Della quale strada da mollissimi anni scoverta era
dalla parte delle terme e del tempio della Fortuna la
porzione maggiore, e scoverta era pure dall'altra parte
la porta di Nola , nella quale, come dicevamo , quella
strada pon termine : ma ingombra tuttavia dalle terre
era la parte intermedia, di modo che mancavano di
agevole comunicazione tra loro le due scoverfe porzioni.
La qual cosa oltre ad essere increscevole per chi dopo
aver visitato l'anfiteatro avrebbe desiderato per la
porla di Nola introdursi in Pompei, ed andarne gra-
datamente percorrendo le vie e gli edifizii, o vice-
versa per chi , visitata la città , avrebbe poi voluto
per quella porta recarsi ad ammirare l' anfiteatro ,
era pur riescila di danno alla conservazione delle fab-
briche scoverte da presso alla porta di Nola. Le quali
come separate da tutto il resto , non potendosi colla
dovuta vigilanza custodire , veggonsi da più anni
esser rimase spoglie di ogni loro abbellimento, e pi-
vaia la stessa porta di Nola della osca iscrizione di
Popidio scoverta e letiavi fin dal 1812.
Nel mese di agosto del 1 S-41 fu finalmente aperta la
desiderata comunicazione, e prima a percorrerla e quasi
direi ad inaugurarla di nuovo dopo tanti secoli fu la
Maestà del Nostro Augusto Covrano che in compagnia
di S.M. la Regina e de' Principi e Principesse della Real
Famiglia recossi a' 21 del detto mese di agosto a visitar
le pompejane scavazioni, il cui buon successo e conti-
nuazione dee giustamente riputarsi come uno de' fortu-
nati avvenimenti del suo felicissimo e paterno impero.
Or nel mese di settembre del 18-i 1 dopo essersi già,
come dicevamo , aperta quella comunicaz.ione , si die
opera a ripulire e mondar dalle terre ancora rima-
sevi la parte della strada novellamente scavata , ed
a provvedere che le laterali col loro urto non recassero
danno allo pareti scoverte dall'uno e dall'altro canto
di questa strada.
Lo scavo intanto si rivolse ad altro punto , cioè a
quegli edifizii che tuttavia ingombri delle terre sono di
rimpelto alla men nobile uscita [poÈticum) della casa,
cui suol darsi nome dal dipinto di Meleagro che vi fu
scoverto. Qaesfa casa, come ben si conosce, ha la sua
principal porta d' ingresso sulla larga strada che dal
foro si estende verso le mura settentrionali di Pompei,
detta strada di Mercurio dagli autori delle ordinarie
guide. Essa poi ha la già detta uscita men nobile in un
vico parallelo a quella strada, nel quale alcuni edifizii
erano già scavati , ma altri ne rimaneano tuttavia in-