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BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO.

N.° Vi». — i Aprile i843.

67/ articoli, che non hanno alcuna sottoscrizione, sono dell editore cav. Francesco M. Avellino

Descrizione di un vaso dipinto dì Armento etc. (continuazione e fine)— Bibliografìa. Il mito di
Ercole e di Iole, di Giulio Minervini (spiegazione di due dipìnti pompeiani) — Osservazioni in-
torno alcune iscrizioni, di Agostino Gervasio (con dilucidazioni novelle del conte Borghesi).

Descrizione di un vaso dipinto del real museo , e lamedesy. 4-8), dal Raoul-Ruchette (mém. de nutnùm.

di un altro della collezione Fittip aldi : continua- et cT archeol. p. ijS- ijcj) e da altri. Vedi pare il

zione e Jìne dell articolo inserito nel numero n.° II del presente bullettiuo p. \!\..

precedente. Non so terminar questo articolo senza manifestare un

mio desiderio. In Armento si rinvengono moltissimi greci

Il cavallo alato del nostro vaso è conveniente al dio sepolcri , e tutti pieni di oggetti importantissimi, che

delle acque , anche non senza una certa relazione a Pe- ne additano la esistenza in cine luoghi di nna città

gaso e ad Arione , come osservarono bene a proposito doviziosa e molta inoltrata nelle arti , e nella civiltà,

i dotti Alemanni che primi lo decessero. E nota a tatti la magnifica corona di oro illustrata dal

Le altre figure , le quali certamente si riferiscono eh. cav. Avellino {meni, della reale accad. et colon.

a misteri di Demeter , stabiliscono una relazione tra le voi. I p. 207 e segg.), e di cui il disegno fu pubblicato

due facce del vaso alquanto più stretta , come a noi dal Gerhard ne'suoi monumenti inedili la quale

pare, di quella additata da'eh. Gerhard e Panofka. In è ora nel real museo di Monaco ( vedi Raoul-Roch.

fatti da quelle mistiche figure potrebbe accennarsi alle uelle mém. de /'acad. des inscr. et BB. Li. voi.

feste che al riferir di Pausania ( lib. II cap. 3G ) cele- XIII p. 6o3 not. 1). Di molti altri monumenti nella stessa

bravansi in Lerna in onor di Demeter dette Aepvzix rinvenuti si può leggere la descrizione datane dal eh.

tìaìtyv Ora ognun vede quale stretto rapporto dee rico- s;gt Andrea Lombardi nel suo saggio sulla topogra-

noscersi tra due feste sacre alla stessa divinità. Nè son jfa fcfa Basilicata (opusc. p. 20,8eseg.): tra questi

da tacere le relazioni di parentela , che passavano tra monumenti merita certamemente un ragguardevole posto

gli Attici ed i Lernei jerofanti (vedi Boeckh C. I. Ór. il bel vaso a campana sul quale ho presentato qui sopra

p. 44g45o ) : senza tralasciare di ricordare il culto in alCLino osservazioni. Tante interessanti scoperte, alle

Argo riunito di Demeter e di Poseidon ( Pausan. lib. II gaajj rt-ccnteracnte si sono aggiunti i pregevoli argenti

cap. 32 , Creazer meletem. I pag. 33 annotat. 3o). descritti dal eh. editore di questo bulleltino, ed alcuni

Le stesse feste Lernee possiam ravvisare nel vaso del bronzi e vasi dipinti , di cui ha pur promessa la descri-

sig. Fittipaldi ; nel quale la presenza di Hermes giusti- zione, ci fan sorgere il desiderio di conoscere a quale an-

ficata abbastanza dal soggetto del dipinto , potrebbe tjca greca città si debbano riferire queste stupende an-

aver pare una più vicina relazione con una Danaide , tichità. Nulla di certo si dice da' nostri patrii scrittori ;

perchè di loro aveasi particolar cara quel nume ( Apol- e per tacer de più antichi , mi basti l'osservare che nè

lod. lib-Il cap. 1). l'Antonini (Lucania par. III disc. Ili p. 4-5), nè il Giù-

Varii monumenti,che esistevano 0 che esiston tuttora, stiniani nel suo dizionario geografico v. Armento si

ritraenti lo stesso mito di Amimone possono vedersi in- occuparono punto di questa ricerca. Solo il Romanelli

dicati dal Mùller ( manuale §. 362, 3 ), dal Iahn (Po- situa Armento nel territorio Gramentiao (topogr. tom.
 
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