BULLEfTINO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO
N.° XV. — i Settembre i84&.
Gli articoli^ che non hanno alcuna sottoscrizione, sono dell'editore cav. Francesco M. Avellino.
Osservazioni sul vaso diRuvo rappresentante Niobe ed i Kiobidiicontinuazione e fine)—Vaso di Basilicata
che rappresenta Dolone sorpreso da Ulisse e da Diomede, e donne che offrono corone ad efebi —
Vaso di Armento con Ercole che combatte con Tritone, e soggetto dionisiaco*—Anello d'oro
figurato con epigrafe , trovato né sepolcri dell antica Panticapeo.
Osservazioni sul vaso di Ruvo rappresentante Niobe to tra' Niobldi il malamente creduto Narcisso di Firenze
ed i Ah'obidi: continuazione e fine dell'articolo in~ presso che senz' altra diversità, da quella in foori, che
serito nel numero precedente. il Niobide della statua fiorentina volge la sinistra al
dorso, ove si mostra ferito, e così pure nella ripetizione
Intanto già la freccia del nume, che vedesi mancar che ne ha riconosciuta il sig. abate Cavedoni nel mu-
sull'arco, ha raggiunto anche quest' ultima sua vittima, seo del Catajo pag. in seg., mentre quello del vaso
nel cui petto è infissa in perfetta direzione dell' arco e ferito nel petto si fa puntello della sinistra per soste-
delia mano di Apollo. nersi sul prossimo albero.
Il pedagogo compie pure altro pietoso ufizio sostenendo Ove ci si domandi se per 1' autorità del vaso di Ru-
colla sinistra altro giovinetto che già ferito,come sembra, vo possa afforzarsi l1 opinione che anche delle statue do-
nella prima corsa del nume, è in atto di succumbere, pie- veano far parte quelle di Apollo , e Diana , come da
gando le ginocchia e curvando la testa , e sol colle due molti si è creduto, e come crede tuttavia il eh. scultore
braccia sostenendosi alquanto sulle spalle del pedagogo, ed archeologo sig. Wolff ( vedi il bullett. di corrisp.
e sopra una vicina pianta. Nelle statue fiorentine il peda- archeol. del 18-43 pag. 91 ), francamente diremo che
gogò è stato aggruppato col più giovane Niobide ( b c non crediamo potersi molto agevolmente dedurre dal
tav. XXXIII dell' atlante del Mùller). e questo ag- dipinto del nostro vaso alcuna induzione per le statue,
gruppamento è confermato dall' autorità del gruppo Troppo diversi erano i mezzi del dipintore di un vaso,
scavato in Soissons nel 183 r, e di cui la figura è slata e quelli dello scultore. Il primo ha potuto in un piccolo
pubblicata dal sig. Raoul-Rochelle (tnon. inéd. tav. dipinto , non solo senza aleuo inconveniente, ma anche
79). Lasceremo a più maturi studii, da farsi colla ispe- con vantaggio della composizione, introdurre i due car-
zione stessa delle statue, il decidere se, non ostante l'au- ri divini : ed è visibile come egli abbia sagrifìcata ed
torità del gruppo di Soissons, possa credersi il pedago- impiccolita la stessa principal figura di Niobe per far
go di Firenze essere slato aggruppato coli'altro Niobide risaltare la superiorità delle divinità pnnitrici. Ma l'im-
similissimo a quello che nel vaso di Ruvo è sostenuto dal maginazione si spaventa nel considerare quale maestà
pedagogo , e eh' era stato già malamente credulo un e grandezza di espressione, secondata anche dalla mag.
Narcisso, prima che l'egregio Thonyaldsen non vi rico- gior proporzione del corpo , avrebbero dovuto avere le
nascesse un Niobide. Vedi la galleria di Firenze voi.II statue di Apollo e di Diana (sul carro, 0 anche senza di
tav. 75, la figura n tav. XXXIII dell' aliante del Mùl- esso ) per poter superare , come divine , la grandezza
ler, la pag.3o, ed il n. i5 della tavola della dissertazione la bellezza e la magnificenza di tutte le figure mortali,
del cav. Welcker. Una sì felice ricognizione applaudita non esclusa la stessa Niobe , la quale sarebbe discesa
dal suffragio di tutti gli archeologi, è ora messa fuor di ad essere una statua secondaria,
dubbio dal nostro vaso di Ruvo, che rappresenta appun- L'avere il pittore di Ruvo espressi solo cinque figli e tre
N.° XV. — i Settembre i84&.
Gli articoli^ che non hanno alcuna sottoscrizione, sono dell'editore cav. Francesco M. Avellino.
Osservazioni sul vaso diRuvo rappresentante Niobe ed i Kiobidiicontinuazione e fine)—Vaso di Basilicata
che rappresenta Dolone sorpreso da Ulisse e da Diomede, e donne che offrono corone ad efebi —
Vaso di Armento con Ercole che combatte con Tritone, e soggetto dionisiaco*—Anello d'oro
figurato con epigrafe , trovato né sepolcri dell antica Panticapeo.
Osservazioni sul vaso di Ruvo rappresentante Niobe to tra' Niobldi il malamente creduto Narcisso di Firenze
ed i Ah'obidi: continuazione e fine dell'articolo in~ presso che senz' altra diversità, da quella in foori, che
serito nel numero precedente. il Niobide della statua fiorentina volge la sinistra al
dorso, ove si mostra ferito, e così pure nella ripetizione
Intanto già la freccia del nume, che vedesi mancar che ne ha riconosciuta il sig. abate Cavedoni nel mu-
sull'arco, ha raggiunto anche quest' ultima sua vittima, seo del Catajo pag. in seg., mentre quello del vaso
nel cui petto è infissa in perfetta direzione dell' arco e ferito nel petto si fa puntello della sinistra per soste-
delia mano di Apollo. nersi sul prossimo albero.
Il pedagogo compie pure altro pietoso ufizio sostenendo Ove ci si domandi se per 1' autorità del vaso di Ru-
colla sinistra altro giovinetto che già ferito,come sembra, vo possa afforzarsi l1 opinione che anche delle statue do-
nella prima corsa del nume, è in atto di succumbere, pie- veano far parte quelle di Apollo , e Diana , come da
gando le ginocchia e curvando la testa , e sol colle due molti si è creduto, e come crede tuttavia il eh. scultore
braccia sostenendosi alquanto sulle spalle del pedagogo, ed archeologo sig. Wolff ( vedi il bullett. di corrisp.
e sopra una vicina pianta. Nelle statue fiorentine il peda- archeol. del 18-43 pag. 91 ), francamente diremo che
gogò è stato aggruppato col più giovane Niobide ( b c non crediamo potersi molto agevolmente dedurre dal
tav. XXXIII dell' atlante del Mùller). e questo ag- dipinto del nostro vaso alcuna induzione per le statue,
gruppamento è confermato dall' autorità del gruppo Troppo diversi erano i mezzi del dipintore di un vaso,
scavato in Soissons nel 183 r, e di cui la figura è slata e quelli dello scultore. Il primo ha potuto in un piccolo
pubblicata dal sig. Raoul-Rochelle (tnon. inéd. tav. dipinto , non solo senza aleuo inconveniente, ma anche
79). Lasceremo a più maturi studii, da farsi colla ispe- con vantaggio della composizione, introdurre i due car-
zione stessa delle statue, il decidere se, non ostante l'au- ri divini : ed è visibile come egli abbia sagrifìcata ed
torità del gruppo di Soissons, possa credersi il pedago- impiccolita la stessa principal figura di Niobe per far
go di Firenze essere slato aggruppato coli'altro Niobide risaltare la superiorità delle divinità pnnitrici. Ma l'im-
similissimo a quello che nel vaso di Ruvo è sostenuto dal maginazione si spaventa nel considerare quale maestà
pedagogo , e eh' era stato già malamente credulo un e grandezza di espressione, secondata anche dalla mag.
Narcisso, prima che l'egregio Thonyaldsen non vi rico- gior proporzione del corpo , avrebbero dovuto avere le
nascesse un Niobide. Vedi la galleria di Firenze voi.II statue di Apollo e di Diana (sul carro, 0 anche senza di
tav. 75, la figura n tav. XXXIII dell' aliante del Mùl- esso ) per poter superare , come divine , la grandezza
ler, la pag.3o, ed il n. i5 della tavola della dissertazione la bellezza e la magnificenza di tutte le figure mortali,
del cav. Welcker. Una sì felice ricognizione applaudita non esclusa la stessa Niobe , la quale sarebbe discesa
dal suffragio di tutti gli archeologi, è ora messa fuor di ad essere una statua secondaria,
dubbio dal nostro vaso di Ruvo, che rappresenta appun- L'avere il pittore di Ruvo espressi solo cinque figli e tre