DOI Heft:
Nr. 14 (1. Agosto 1843)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9534#0113
BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO.
N.° XIV. — i Agosto i843.
Gli artìcoli, che non hanno alcuna sottoscrizione, sono dell editore cav. Francesco M. Avellino.
Viso dipinto coir evocazione di Tiresia, ed il giudìzio di Paride {altro vaso con Eros e due conigli)
continuazione dell' articolo inserito nel numero XIII — Vaso dipinto di Ruvo con battaglia
di Amazzoni, ed i Dioscuri sul collo, il riscatto del cadavere di Ettore, e gli Argonauti
in Coleo sulla pancia, e Pallade che combalte con Giganti in bassorilievo nelle
volute— Osservazioni sul vaso di Ruvo rappresentante Niobe ed i Niobidi.
Vaso dipinto coli evocazione di Tiresia, ed il giù- supporre nn inganno di Hera somigliante a quello ri-
dizio di Paride: continuazione dell articolo inse* portato nella Iliade, qnando si narra del cesto che si
rito nel numero precedente. fè dar da Afrodite per tult' allra ragione da quella che
manifestolle ( //. 3 v.i53 e segg.). Ma non vogliamo
Richiamiamo ancora 1' Eros qui sopra citato del presentar fantastiche conghictture , e qui ci arrestiamo
gabinetto Durand ; quello , che vedesi in una mo- sperando di ritrovare forse qualche più soddisfacente
neta di Cizico al rovescio della testa di Proserpina, spiegazione sul rapporto dell'Eros con Hera, non vo-
già illustrata dal eh. Panofka ( 1. c. degli annali) ; lendo gettarci nel campo della simbolica , la quale po-
ed infine quello che comparisce in un rhyton del real trebbe fornirci per avventura il mezzo di contentare la
museo (real mus. borb. tom.V tav. XX). I quali mo- nostra fantasia.
numenti tutti ci offrono appunto Eros in compagnia Diremo finalmente che quella cerva serve ad espri-
della lepre. Nè ometterò di aggiugnere la notizia di mere che la scena era sull' Ida selvoso ( Hom. //. $>
un'importante vasellino di forma a lucerna, che ho v. 4-4-9, cf.Herod.dfe vita Hom.^. 568 Gronov.), che da
veduto nella collezione del eh. sig. Giovanni Jatta. Ve- Omero è pur chiamato abbondante di selvaggina ( //YyrYip
desi in esso ripetuto due volte un Eros alato e tutto nudo ^p&v II. & v.283 ). Vedesi pure una cerva in com-
sedente al suolo , che volge la faccia a guardar due pagnia delle tre dee in altro vasculario dipinto pubbli-
conigli l'uno all'altro rivolti, che si possono conside- cato dal eh. cav. Gerhard ( auserles. griech. vasen-
rare come una coppia. Da questo monumento rilevasi bilder tom. I tav. LXXII ) : ed io credo che valga
il vero significalo di quell'animale, ed il suo erotico pure in quel monumento la cerva ad indicare, chele
rapporto. Stabilito dunque convenire ad Eros il coni- divinità s'incamminano per le falde dell'Ida, piullo-
glio del nostro vaso, bisogna credere che l'assistenza sto che seguire il sentimento dell'archeologo di Ber-
dell'alato giovinetto sia diretta ad accrescerla bellezza lino (vedi la p. 196 della citata opera). E debbo pur
della regina degli dei. Ed in vero le altre due ri- confessare che l'abito di Paride conveniente ad un cac-
vali divinità stanno occupate ad abbellirsi. Afrodite allo datore , il cane che gli è vicino , il coniglio eh' è
specchio , Pallade al bagno intendono ad accrescere i presso di Eros , e la cervetta mi richiamano sponta-
pregi della loro beltà : dee dunque pensarsi che anche neamente al pensiero il noto verso di Virgilio. « Et
Hera si proccuri le grazie dell' Amore per comparire canibus leporem , canibus venabere damas » georg.
più leggiadra agli occhi di Paride. lib. Ili v. l±io.
In tal supposizione riesce difficile l'indagare come Avendo dato notizia di questo bellissimo monu-
chi era del seguito di Afrodite, contribuisca ad aumentar mento, e dovendo anche di poi parlare di altri
la vaghezza di colei con cui contrastava. Potremmo che pur furono ritrovati nel comune di Pisticci , non
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N.° XIV. — i Agosto i843.
Gli artìcoli, che non hanno alcuna sottoscrizione, sono dell editore cav. Francesco M. Avellino.
Viso dipinto coir evocazione di Tiresia, ed il giudìzio di Paride {altro vaso con Eros e due conigli)
continuazione dell' articolo inserito nel numero XIII — Vaso dipinto di Ruvo con battaglia
di Amazzoni, ed i Dioscuri sul collo, il riscatto del cadavere di Ettore, e gli Argonauti
in Coleo sulla pancia, e Pallade che combalte con Giganti in bassorilievo nelle
volute— Osservazioni sul vaso di Ruvo rappresentante Niobe ed i Niobidi.
Vaso dipinto coli evocazione di Tiresia, ed il giù- supporre nn inganno di Hera somigliante a quello ri-
dizio di Paride: continuazione dell articolo inse* portato nella Iliade, qnando si narra del cesto che si
rito nel numero precedente. fè dar da Afrodite per tult' allra ragione da quella che
manifestolle ( //. 3 v.i53 e segg.). Ma non vogliamo
Richiamiamo ancora 1' Eros qui sopra citato del presentar fantastiche conghictture , e qui ci arrestiamo
gabinetto Durand ; quello , che vedesi in una mo- sperando di ritrovare forse qualche più soddisfacente
neta di Cizico al rovescio della testa di Proserpina, spiegazione sul rapporto dell'Eros con Hera, non vo-
già illustrata dal eh. Panofka ( 1. c. degli annali) ; lendo gettarci nel campo della simbolica , la quale po-
ed infine quello che comparisce in un rhyton del real trebbe fornirci per avventura il mezzo di contentare la
museo (real mus. borb. tom.V tav. XX). I quali mo- nostra fantasia.
numenti tutti ci offrono appunto Eros in compagnia Diremo finalmente che quella cerva serve ad espri-
della lepre. Nè ometterò di aggiugnere la notizia di mere che la scena era sull' Ida selvoso ( Hom. //. $>
un'importante vasellino di forma a lucerna, che ho v. 4-4-9, cf.Herod.dfe vita Hom.^. 568 Gronov.), che da
veduto nella collezione del eh. sig. Giovanni Jatta. Ve- Omero è pur chiamato abbondante di selvaggina ( //YyrYip
desi in esso ripetuto due volte un Eros alato e tutto nudo ^p&v II. & v.283 ). Vedesi pure una cerva in com-
sedente al suolo , che volge la faccia a guardar due pagnia delle tre dee in altro vasculario dipinto pubbli-
conigli l'uno all'altro rivolti, che si possono conside- cato dal eh. cav. Gerhard ( auserles. griech. vasen-
rare come una coppia. Da questo monumento rilevasi bilder tom. I tav. LXXII ) : ed io credo che valga
il vero significalo di quell'animale, ed il suo erotico pure in quel monumento la cerva ad indicare, chele
rapporto. Stabilito dunque convenire ad Eros il coni- divinità s'incamminano per le falde dell'Ida, piullo-
glio del nostro vaso, bisogna credere che l'assistenza sto che seguire il sentimento dell'archeologo di Ber-
dell'alato giovinetto sia diretta ad accrescerla bellezza lino (vedi la p. 196 della citata opera). E debbo pur
della regina degli dei. Ed in vero le altre due ri- confessare che l'abito di Paride conveniente ad un cac-
vali divinità stanno occupate ad abbellirsi. Afrodite allo datore , il cane che gli è vicino , il coniglio eh' è
specchio , Pallade al bagno intendono ad accrescere i presso di Eros , e la cervetta mi richiamano sponta-
pregi della loro beltà : dee dunque pensarsi che anche neamente al pensiero il noto verso di Virgilio. « Et
Hera si proccuri le grazie dell' Amore per comparire canibus leporem , canibus venabere damas » georg.
più leggiadra agli occhi di Paride. lib. Ili v. l±io.
In tal supposizione riesce difficile l'indagare come Avendo dato notizia di questo bellissimo monu-
chi era del seguito di Afrodite, contribuisca ad aumentar mento, e dovendo anche di poi parlare di altri
la vaghezza di colei con cui contrastava. Potremmo che pur furono ritrovati nel comune di Pisticci , non
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