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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.5.1856-1857

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Nr. 104 (Novembre 1856)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12304#0050
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4 2 —

frammentati, principalmente di terracotta: a quando
a quando enormi massi del monte frammisti alla ter-
ra ci additano uu' antica frana , che rovesciò e tra-
volse tutto ciò che per avventura trovavasi ne' siti
sottoposti. Traile cose più degne di osservazione, pre-
sentatesi alle investigazioni del sig. Novi, è stata una
orte costruzione rettangolare, quasi un ampio pozzo,
ove pur vedevansi accumulate terrecotte intere o
frammentate , teste e piedi votivi, monete romane
cioè spezzati dell' asse , o monete imperiali di rame.
Queste particolarità richiamavano la mente dello sco-
pritore alle note favissae, delle quali in altri templi
capuani furono ancora da noi riconosciute le tracce
(vedi questo bulletlino an. Ili pag. 5 ). E qui mi
piace di osservare che una epigrafe proveniente dal
Tifata parla appunto della stipe di Diana DE STIPE
DIANoe ( Mommsen num. 3565): e questo ci sem-
bra il più interessante confronto alle citale offerte
insieme accumulate e confuse. Noi abbiamo osservato
questi differenti oggetti dal sig. Novi religiosamente
conservali ; e tralasciando di far menzione de' meno
importanti, mi piace di qui descrivere quelli che of-
frono il campo ad archeologiche investigazioni.

2. Traile statuette ve n'ha un grandissimo numero
di mediocre lavoro, e tutte rappresentanti un imberbe
giovinetto con corta tunica e frigia tiara, il quale siede
sonando la siringa. Questa forma non disconviene ad
Ali, non solo per lutto il frigio costume , ma be-
nanche pel simbolo della siringa, che allo stesso Ati
vedesi talvolta attribuita ( Buonarroti medaglioni pag.
3 73 ). E certamente una frigia divinità accenna alle
origini dardanie di Capua , sulle quali oltra le cose
dette dal Raoul-Rochelte ( fouilles de Capone art. 4
e colonies grecq. t. II p.357), veggansi le coincidenze
numismatiche da noi esposte iu questo bulletlino an. Ili
p. 149 s., e nel saggio di osservazioni numismatiche
pag. 23 segg. Importantissimo confronto che confer-
ma le antichissime tradizioni sulla frigia origine di
Capua , e sulla intelligenza della stessa divinità ado-
rata al Tifata , la quale nelle idee asiatiche era come
la Diana di Efeso , o la Leucophryne di Magnesia,
una divinità generatrice universale , la dea Natura
asiatica ; giusta le osservazioni di molti dotti archeo-

logi , e segnatamente del mio illustre amico defunto
Raoul-Rochelle (vedi la sua dotta memoria considér.
sur le tempie de Diane Leucophryne, pubblicata nel
1845 pag. 4 e 5); il quale questo medesimo culto
della dea natura asiatica ravvisò stabilito in Capua ,
traendone l'argomento da' monumenti (fouilles de
Capoue p. 29, 30 e 63 e segg. ). Lo stesso insigne
archeologo traile varie tradizioni relative alla frigia
fondazione di Capua non ne richiamò una , che ri-
sguarda il culto di Diana , e che ci sembra molto
interessante nella presente ricerca. Silio Italico narra
di una cerva bianca nutrita da Capì, alla quale pre-
sta varisi ancora onori divini :

Numeri erat iam cerva loci : famulamque Dianae
Credebant, ac thura Deùm, de more, dabantur.
( punte. XIII v. 115 e segg. ).

Attribuivasi a questa una vita straordinaria, per
modo che all' epoca, di cui favella il poeta , dicevasi
vivente :

Haec, aevi vitaeque tcnax, felixque senectam
Mille indefessos viridem duxisse per annos,
Saeclorum numero Troianis condita leda.
Aequabat. ( Ib. v. 126 segg. ).
Ognun vede adunque che dicendosi il culto di Diana
introdotto dalTrojano Capi, ne proviene chela Diana
di Capua, la Diana Tifatina è una divinità asiatica, è
la Diana frigia : e perciò bene a ragione ritrovansi in
rapporto con essa le statuette del frigio Ati, che in
sì gran numero comparir veggiamo traile sue offerte.
Ma la nuova scoperta ci porge argomento ad altre im-
portanti conclusioni.Già sappiamo che la Diana asiatica
per le sue forme, e sotto certi punti di vista, sia da ripu-
tare analoga a Cibele ; come dedur si poteva da quella
immagine descritta da Pausania sulla cassa diCipselo,
e da lui determinata per Artemide ( lib. V , XIX, 1).
Di fatti certamente la Diana asiatica ha la intelligenza
di una Dea Natura , e questa si fonde pure nella si-
gnificazione della madre Rea o Cibele ( Vedi Preller
griechische Mylhologie toni. I p. 401 segg.). Sappia-
mo pure che Upis, Themis, Arlemis, e poi Kolys, Ben-
dis, Hecate, VAfrodite Zerinlhia s'identificano in una
sola divinità (Gerhard griech. Mylhol.% 145).Molto
importante al nostro proposito è un luogo di Esichio,
 
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