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https://doi.org/10.11588/diglit.12305#0004
quali furono feraci di pregevolissimi monumenti : e già una svariata raccolta se ne
ammira nella magione di questo Principe , illustre promotore di ogni nobile im-
presa , e che tanto favorisce ed onora il bullettino archeologica napolitano. Ogni
genere di produzioni dell'arte antica vide la luce, per opera nostra, in questi dite
anni. E le collezioni del Real Museo, sempre crescenti pe'novelli acquisti, e
quelle de' particolari, fornirono ampia materia alle nostre pubblicazioni. L'antichità
figurata , la numismatica , la epigrafia , furono rappresentate da molte ed impor-
tanti novità. E ci fu dato eziandio di arricchire il patrimonio degl1 italici dialetti,
pubblicando epigrafi sannitiche di singolare interesse.
Quei miglioramenti , che ci proponemmo di portare a questa nostra pubbli-
cazione , furono di fatti ottenuti , per quanto era nel nostro potere. La hiliogra-
fia archeologica occupa un posto distinto nel bullettino : e credo che questo in-
sieme di annuali notizie de1 lavori archeologici torni a non lieve profitto de'cultori
dei varìi rami della scienza dell' antichità.
Le illustrazioni de1 cristiani monumenti , ed i ragguagli delle nuove scoperte
elleniche , figurano per le dotte scritture de1 chiarissimi filologi ed archeologi cav.
Rangabé e cav. de Rossi. Non posso dir finora lo stesso delle antichità orientali ,
e delle nuove scoperte romane ; ma nessuno vorrà addebitare a colpa mia questa
mancanza , che svanirà , come spero , per opera di quei dotti collaboratori, che
dopo il mio invito promisero di adempirvi. E qui prendo la occasione di espri-
mere pubblici ringraziamenti a tutti coloro , che ci furono larghi di notizie o di
dotte ed erudite ricerche. Noi dichiariamo di dovere alla loro cooperazione la im-
portanza di questi nostri fogli. Tra essi nominerò con particolare affezione quell' in-
signe monsignor Cavedoni , una delle glorie italiane , che è perenne compagno de'
miei sludii , ed ogni giorno arricchisce delle sue dotte scritture il presente bui-
lettino.
Duolmi di aver perduto nel dotto Lajard un esimio collaboratore; che già
era sul punto d' inviarmi alcuna sua ricerca , quando morte lo spense. Io amava
quest' uomo di antica cortesia , e di profondo sapere : ed egli aveva voluto essere
sostituito nel mio cuore all' altro mio affeltuosissimo amico Raoul-Rochelte. Iddio
accolga nel suo seno quelle anime elette. E la gloria del Lajard si vegga quanto
prima aumentata dalla pubblicazione delle sue ricerche sul culto di Mitra , che
l'illustre autore mi annunziava essere affatto compiute, e pronte per la stampa.
Nò lieve argomento è per noi di cordoglio la morte di Baldassarre Romano
di Termini, il quale dopo avere con parecchi lavori illustrate le antiche memorie
della sua patria , dava opera ad una pubblicazione di Siculi monumeuli. Noi de-
ammira nella magione di questo Principe , illustre promotore di ogni nobile im-
presa , e che tanto favorisce ed onora il bullettino archeologica napolitano. Ogni
genere di produzioni dell'arte antica vide la luce, per opera nostra, in questi dite
anni. E le collezioni del Real Museo, sempre crescenti pe'novelli acquisti, e
quelle de' particolari, fornirono ampia materia alle nostre pubblicazioni. L'antichità
figurata , la numismatica , la epigrafia , furono rappresentate da molte ed impor-
tanti novità. E ci fu dato eziandio di arricchire il patrimonio degl1 italici dialetti,
pubblicando epigrafi sannitiche di singolare interesse.
Quei miglioramenti , che ci proponemmo di portare a questa nostra pubbli-
cazione , furono di fatti ottenuti , per quanto era nel nostro potere. La hiliogra-
fia archeologica occupa un posto distinto nel bullettino : e credo che questo in-
sieme di annuali notizie de1 lavori archeologici torni a non lieve profitto de'cultori
dei varìi rami della scienza dell' antichità.
Le illustrazioni de1 cristiani monumenti , ed i ragguagli delle nuove scoperte
elleniche , figurano per le dotte scritture de1 chiarissimi filologi ed archeologi cav.
Rangabé e cav. de Rossi. Non posso dir finora lo stesso delle antichità orientali ,
e delle nuove scoperte romane ; ma nessuno vorrà addebitare a colpa mia questa
mancanza , che svanirà , come spero , per opera di quei dotti collaboratori, che
dopo il mio invito promisero di adempirvi. E qui prendo la occasione di espri-
mere pubblici ringraziamenti a tutti coloro , che ci furono larghi di notizie o di
dotte ed erudite ricerche. Noi dichiariamo di dovere alla loro cooperazione la im-
portanza di questi nostri fogli. Tra essi nominerò con particolare affezione quell' in-
signe monsignor Cavedoni , una delle glorie italiane , che è perenne compagno de'
miei sludii , ed ogni giorno arricchisce delle sue dotte scritture il presente bui-
lettino.
Duolmi di aver perduto nel dotto Lajard un esimio collaboratore; che già
era sul punto d' inviarmi alcuna sua ricerca , quando morte lo spense. Io amava
quest' uomo di antica cortesia , e di profondo sapere : ed egli aveva voluto essere
sostituito nel mio cuore all' altro mio affeltuosissimo amico Raoul-Rochelte. Iddio
accolga nel suo seno quelle anime elette. E la gloria del Lajard si vegga quanto
prima aumentata dalla pubblicazione delle sue ricerche sul culto di Mitra , che
l'illustre autore mi annunziava essere affatto compiute, e pronte per la stampa.
Nò lieve argomento è per noi di cordoglio la morte di Baldassarre Romano
di Termini, il quale dopo avere con parecchi lavori illustrate le antiche memorie
della sua patria , dava opera ad una pubblicazione di Siculi monumeuli. Noi de-