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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.6.1857-1858

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Nr. 127 (Ottobre 1857)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12305#0032
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24 —

(Orelli n. 3534; Mommsen n.252o). Presso il Mom-
msen leggasi quest'altra ch'è nello slesso Real Museo
per dono de' eh. signori Gervasio e Minervini (inscr.
neap. n. 252(3: cf. Ilenzen suppl. Orelli n. 7110).

D • M •
CN • CORNELIO
VERNAE • DELI
CATO • AVGVSTALI
DVPL1CIARIO

VIX • AN • XXXXV • M • n
ANTONIA
LENTYBIANE • VXOR
CONIVGI ■ RARISSIMO
BENEMERENTI
FECIT

Quest' alita fu riportata dal Kellerman ( Vig. 230
not. Ilenzen suppl. Ordì. n. 7111. )

D • M
L • SENTIO • HEL .
P1DEFORO AVG
VST A LI DVPLICARI
0 • L • SENTIVS • HERMIP
PVS • FRATER

Noi portiamo opinione che sì nella nostra, e sì nelle
surriferite epigrafi , l'Augustalis dehha risguardarsi
come distinto dal dupliciarius. Non ignoriamo , per
altro, che il eh. Heuzen, facendo distinzione de'varii
generi di Augustali, suppone che il dupliciarius si
riferisca a qualche suddivisione nel collegio di quei
magistrali, citando la iscrizione Orelliana n. 3534
da noi riportata. « I dupliciarii o duplicarti, egli di-
ce , sono generalmente militari ; nel caso nostro non
si parla certamente di militari, e se taluno volesse
recare in pruova di (al rapporto militare il segno ?
(centuria), potrebbe opporglisi che vi manca ogni
indicazione del corpo maggiore, cui potesse riferirsi
la centuria [Bull,dell' ist.an. 1848 pag. 57 )». L'Hen-
zeu ritiene la sua opinione nel supplemento all'Ordii
(pag.359), ed ivi (p. 430, n. 7110) riportando la
suddetta iscrizione di Cornelio Verna, osserva che non
si trovino solo in Pozzuoli gli Augustali dupliciarii, e
ricorda la citata iscrizione di Tivoli publicata dal Fa-
hretli, e dall'Orelli; e l'altra del Keslner riferita

dal Kellermann. Ma noi, col rispetto dovuto a questo
eh. cultore dell'antica epigrafia, non possiamo as-
sentire alla sua opinione ; imperocché il dupliciarius
inchiude sempre la idea di milizia, com'è chiaro per
la storia , e per le antiche iscrizioni. E chi rifletterà
per poco su la postura delle parole formanti la iscri-
zione diCrisanto riferita di sopra, scorgerà di leggieri,
che alla terza riga dopo YAugustal viene Puleol,c poscia
il Dupliciàr col segno della centuria; ora, se il dupli-
ciarius fosse stato un aggiunto dell' Augustalis,, si sa-
rebbe collocata subito dopo questa voce. Ciri non ve-
de adunque che l'Auguslale è un ufizio affatto distinto
dal dupliciario? E, per non uscire dalle epigrafi ci-
tate , quella di Tivoli nella quarta riga drce : Aug.
gratis crealo, e poi Duplicarlo : or, se il dupliciarius
fosse slato una qualificazione dell' Augustalis, non si
sarebbe detto meglio e più speditamente : Augustali
Dupli cario gratis creato ?

Il Goti, nelle iscrizioni di Toscana (pars II p. 186)
riporta una epigrafe, che finisce in tal guisa:

L • DOM • MAR
DVP •SVB • P • C •
ITE • V • AVGVST

che egli spiega : L. Domilii Martialis Dupliciarii Sub-
praefecti Classis, ilem Augustalis, e forse dirsi do-
vrebbe quinquennalis Augustalis : in qualunque modo
sarebbe innegabile la distinzione, giacche il duplicia-
rius precederebbe l'altra voce augustalis, e quindi non
potrebbe esserne giudicalo una qualifica. Ma noi non
vogliamo trarre argomento da questa iscrizione , che
sembra più esattamente riportata dallo Spreti (mori.
Ravenn. I tah. II n. 70), e che perciò si presta forse
ad altra differente spiegazione. Nò mi si vorrà oppor-
re che in parecchieiscrizioni,come in questa di cui fa-
velliamo, leggesi il semplice Augustalis, Dupliciarius;
perocché ciò dimostra, il defunto non avere avuto
altri titoli : come pure se rare volle incontrasi la in-
dicazion del luogo, si deve conchiudere, come avver-
te altresì il Giovenazzi, che gli antichi sol quando
mettevano una iscrizione in luogo forestiero, nomina-
vano il luogo dove fossero stali Augustali ( Della città
di Aveia , p. 100 ). Chiudesi la nostra iscrizione col
ricordarsi che il liberto Eubulo collocò le reliquie di
Lollio Zolione in un sito di sua pertinenza LOCO
SVO: e con ciò dimostra la sua gratitudine verso una
persona , che crede meritevole del titolo di ottimo
palrono. Pietro Sellitto.

Cav. Giulio Minervini—Editore

Tipografia di Giuseppe Catàneo
 
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