Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino archeologico Napoletano — N.S.6.1857-1858

DOI Heft:
Nr. 128 (Ottobre 1857)
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12305#0040
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
quello di Seio, perchè consta certamente di maggior
numero di lettere. Invece puòsupporsi che"'ESSTIO
stia in luogo di SEXTIO e che il doppio S sia una
diversa ortografia in cambio di X , del che l'indice
Gruteriano dello Scaligero ci presenta un esempio ,
come altri ne abbiamo del CS, e più spesso del XS
parimenti per X. In tal caso sarà egli veramente L
SEXTIO PROCOS di un altro nummo del Seslini
(descrivilo num. vet. pag. 26), del che mostrai di
dubitare nelle citate memorie del Diamilla. Notabile
è poi che il rovescio ci offre per quanto sembra gli
stessi Duumviri, che si hanno nella medaglia di Seio.
Ma ciò non genera difficoltà, non essendo insolilo,che lo
stesso proconsole si trovi congiunto ora ad una cop-
pia di Duumviri, ora ad un'altra. E se ne conosce
anche la ragione proveniente dalla diversità del mese,
in cui incominciava l'annua durala delle rispettive
loro magistrature. Bensì da questo se ne trarrà che
Seio e Sestio hanno dovuto succedersi immediata-
mente.

Nella stessa occasione che il sig. Friedlàoder dal
Museo di Berlino mi mandò le impronte della prima
medaglia di Seio, vi aggiunse anche un calco della
seconda ivi pure conservata che diversifica alquanto
dall'edita testé nella distribuzione della epigrafe del
rovescio che è (ulta seguita, lo vi aveva letto P '
SILVA- • • R ■ P )( SA IACIIVCI • II. Le ultime
lettere sono chiarissime. L'incertezza sull'iniziale nel
titolo della carica mi avea tenuto sospeso, se questi
fosse realmente un propretore, del che ora più non
dubiterò : ma questo titolo appunto fa sì che non
possa convenire cogli editori nel credervi nominato
Plaulio Silvano console nel 752. Ometto che nei bei
tempi di Roma non si è mai veduto un gentilizio in-
dicarsi con una semplice sigla,e che P ha già la no-
tissima significazione di Publius ; onde sospetto che
sia piuttosto uua parola intera il SILVA, giacché an-
che questo fu cognome Romano e ne abbiamo l'esem-
pio nel L • FLAVIVS SILVA legato di Vespasiano
nella guerra Giudaica,e console ordinario nell'834.
Io mi fermerò solo sulla discordanza dei (empi. Un
Propretore di Sicilia dev'essere certamente anteriore
al 727 , dopo il quale per la nuova organizzazione
dell'impero fatta da Augusto, ottenero la denomina-
zione di Proconsoli quantunque non fossero stati Con-
soli : e per quanti monumenti si hanno, la conserva-
rono fino a Diocleziano, sotto cui troviamo loro suc-
ceduti i Correttori, e quindi i Consolari. Ora è fa-
cile di vedere che chi fu console nel 752 è troppo
giovane per essere stato pretore venticinque o trenta
anni prima massime poi che egli continuò nelle fa ti-

gne militari fino al 767 , in cui ebbe gli ornamenti
trionfali. Conviene accuratamente distinguere fra il
Propretore assolutamente detto , che fu l' ordinario
titolo dei Presidi in capo delle provincie dai giorni
almeno di Siila sino all'istituzione dell'impero, e i le-
gati o legati propretori da lui addotti, i quali non
furono che semplici assessori dei succeduti Procon-
soli; come contro lo avviso del Torremuzza ha già
largamente provato il Marini negli Arvali p. 740, a
cui ora tutti acconsentono. Il nuovo Propretore adun-
que dev'essere dei (empi stessi a cui spetta il C ■ AR-
RVNTANVS • BALB della medaglia di Malia che
anch' egli s' intitola PRO PR. Confesso che è diffi-
cile il trovar loro una nicchia dal principio dell' ot-
tavo secolo di Roma fino alla fine della guerra con
Sesto Pompeo, la Storia della Sicilia di quel periodo
essendo abbastanza conosciuta; ma dal principio del
719 in cui T. Slalilio Tauro dopo averla intieramente
ridotta alla devozione di Ottaviano ne partì per re-
carsi al proconsolato dell' Africa , siegue una lacuna
di otto o nove anni oscurissimi, che può da loro co-
modamente essere riempita.

Siamo adunque debitori a' sig. Landolina della
nuova ampliazione da loro portala alla serie numisma-
tica dei Presidi Siciliani tre soli de' quali vennero a
notizia dell'Eckhel ; cioè Arrestano Balbo, Clodio
RuFoe C.n.Domitio, il quale ultimo però ne va escluso
essendo un Duumviro di cognome Procosmo o Procosse
e non un Proconsole come fu anche avvertito dal
Sestini (descriz. delle medag. di più musei p. 16).
Quando nelle citate memorie del Diamilla aggiunsi
L. Mcssidio, pubblicando una sua medaglia inedita
di Tindari esistenle nei Musei di Parigi e di Danimarca,
dissi conoscerne fino a sette, computando oltre que-
sti Ire, L. Cornelio Sisenna illustrato nella mia os-
sero. VII della decade XVII ; Q Tiìrentio Culleone,
di cui nell'osseru. V della decade XV restituii la in-
tera leggenda Q TERENTIO CVLLEONE PROCOS
LILYB coli'autorità di un integerrimo esemplareda
me vedufo presso il dottor Noti, il L Sestio del Se-
slini superiormente ricordalo, e M. Acilio Glabrione
del Tesoro Morelliano (F. Acilia lav. I A) e di un al-
tro nummo dato dal Capranesi nel Bulletlino Archeo-
logico di Roma (1834 p. 74 , e 1835 p. 43). Tra
tutti adunque sarebbero nove; ma il Barone di Ailly
mi ha poi comunicata un' altra medaglia del suo mu-
seo, che vedremo presto pubblicata nell'opera che ci
prepara, coli* epigrafe APPVL ■ • • PROCOS.

Io sono sempre etc.

S. Marino a'28 settembre 1853.

B. Borghesi.

Gay. Giulio Minervjm—Editore

Tipografia di Giuseppe Catàneo
 
Annotationen