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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.6.1857-1858

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Nr. 134 (Gennaio 1858)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12305#0087
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— 79 —

Nelle monete di famiglie Romane sono frequenti
cotali simboli allusivi al nome o cognome del mone-
tiere, ma per lo più trovasi insieme unita la scrittura
del nome o cognome col simbolo clic lo rappresenta;
pure non manca qualcbe esempio di perfetta corri-
spondenza coli' adoprato da Cicerone e da Vaccula.
Così C. Fabio Buteone ne' copiosi suoi denarii si stette
contento a scrivere i nomi C • FABI ■ C • F, apponen-
dovi la figura dell'uccello acquatico buleone per indi-
care il suo cognome Balco. Parimente Tiberio Quin-
clio Trogo pose nel riverso de'suoi denarii le sole ini-
ziali TI Q frammezzate da un sorcio inteso a rosicare
alcuna cosa (Cavedoni ragguaglio de ripostigli p. 125:
cf. Annali archeol. t. XXIV p. 287 , 306 ).

Nel braciere già rinvenuto nelle Terme [Mm. Bor-
bon. t. II (av. 54) P. Nigidio Vaccula si slette con-
tento ad apporvi l'effigie di una vaccarella allusiva
al suo cognome ; e per simile modo ne'denarii conso-
lari col vetuslo tipo de'Dioscuri ricorrono parecebi
simboli allusivi al nome o cognome dello zecchiere
(Borghesi, Dee. XVII, oss. 1, 3, 6: Cavedoni ragg.
de'ripost. p. 162). C. Cavedoni.

Dichiarazione di un vaso dipinto della collezione
Jatta.

L'idria a (re manichi pubblicata nella lav. IV n.
2, forma già parte della Descrizione di alcuni vasi fit-
tili della collezione Jatta del eh. Editore di questo bui-
lettino (pag. 21 a 25) dove trovasene aggiunta an-
cora una dotta spiegazione, alla quale noi intendiamo
riferirci.

Egli riconosce in questo soggetto Venere assistita
Dell'abbigliarsi dalle Grazie e dall'Amore. E veramente
alla vista di cotesto monumento non possiamo fare a
meno di rammentarci di quei versi di Omero (Odyss.
Vili , 362-366):

Hr S'apx Kinrpov iyjj.\i (P(Xo/x£/Sr,S k'§poì)lrrx

E'v8x [mv Xapcr*S XScrccv xru xp^*v IXaiw
A'^(3pvrw, o/oc 6s«S STrsvfpo&sv a.ìh loVras ,

Che anzi altri monumenti i quali ci presentano presso
a poco la medesima scena tolgono ogni dubbio , che
sorger potesse intorno a questa spiegazione ; poiché
leggesi quivi scritto il nome di A<DPOAlTII presso la
figura che si dislingue come la principale. Sono que-
sli una palerà del cospicuo Museo Santangelo (Bul-
let. arch. nap. tom. V p. 27 seg. e Nuova Serie to.
II ta. VI n. 1), ed un vaso pubblicato dallo Stackel-
berg (die Gràb. der Bel. taf. 29 ). In queste pitture
le figure che assistono Afrodite sono cinque e distinte
con nomi diversi, cioè Clymcne, Armonia , Eucleia,
Eunomia , Pannykis nella prima , e Cleopatra, Ea-
nomia, Paidia, Peilho ed Eudaimonia nella seconda.

Ciò potrebbe farci dubitare se nella nostra idria non
si dovesse scorgere altro in quelle figure die semplici
ninfe; tuttavia il numero di Ire,e la mancanza di iscri-
zioni, ci danno argomento a riconoscer quivi piuttosto
le Grazie, secondo la Omerica descrizione: e a tal uopo
giova qui ripetere gli epiteti di \uft\6yjJ.\xoi, \vyjj\xoi,
xxXkuo'xoi dati alle Grazie, nonché gli esempii delle
Grazie vestile, cose tutte già richiamate dal eh. Edi-
tore nel luogo cilato.

Confrontando ancora col noslro questi due monu-
menti noliamo che 1' albero, forse di mirto, presso la
dea trovasi anche nella pittura dello Stackelberg , il
quale lo crede piuttosto di alloro; e se manca in que-
sta la figura colla cassetta e colla fascia, trovasi la
medesima nella palerà del Museo Santangelo: in en-
trambe le pitture poi sono le donne con corimbi o fili
di globetli per farne corone. L'Amore, che nella no-
stra idria piega il ginocchio a terra presso Afrodite ,
vedesi poggiare sulla mano sinistra della dea nella pa-
tera di Santangelo , laddove nella pittura di Slackel-
berg è assiso sulla spalla sinistra della dea medesima.

Dobbiamo pure qui rammentare un'altra pittura
con presso a poco lo slesso soggetto. È questa una pa-
tera di Fasano (Bullel. arch. nap. lo. Vpag.Siseg.
e Nuova Serie tom. II lav. II n. 1 p. 57), nella quale
le persone che portano oggetti di adornamento hanno
nomi soliti a darsi propriamente alle Nereidi, cioè Cib-
imene, Alie, Nesaìe: una figura sedente ha poi la mon-
ca iscrizione di IIA • • H; nel che, quantunque il eh.
Editore di questo bullettino sospettasse da principio
 
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