Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Bullettino archeologico Napoletano — N.S.6.1857-1858

DOI Heft:
Nr. 135 (Febbraio 1858)
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12305#0090
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
daglia, del che ci assicura la cortesia dell'egregio pos-
sessore, non sarà discaro che io ne presenti una de-
scrizione.

Toro a volto umano a sinistra , sopra una grande
spiga , intorno la epigrafe OH03NA

)( Testa di Minerva a d. con galea attica adorna
di laurea, epigrafe OH03V\ Arg.

Tralascio per ora di notare le importanti partico-
larità di questo singolare cimelio; come sarebbe la du-
plice iscrizione , ed il simbolo della spiga in moneta
di epoca tanto rimota. Quello però che richiamava
la nostra attenzione si era la identità della fabbrica
e del tipo con l'emiobolo del P. Baldari. Era dunque
probabile che le due monete appartenessero ad una
medesima epoca. La quale coincidenza si rendeva di
sommo interesse per la ricerca intorno la sigla dell' e-
miobolo. Era perciò mestieri verificare il peso della
moneta del sig. Sambon , a fine di paragonarlo con
quello della nostra monetina.

Ora ho rilevato che la moneta del signor Sambon
pesa acini napolitani 170 =gr. napolitani 148=-
gr. parig. 142 , 08 = grammi 7, 60. La monetina
del P. Baldari pesa invece acini nap. 8, 5 = gr.
nap. 7, 4 = gr. par. 7, 104=grammi 0, 38. Da
questi pesi risulta che la medaglia del Sambon con-
tiene esattamente venti volte il peso dell' cmiobolo.
Questa singolare corrispondenza ha una evidente
spiegazione in ciò che noi sappiamo sulla dramma
eginetica. Ci fa sapere Polluce che la dramma e-
ginetica era più grande dell' attica , perchè conte-
neva dieci oboli attici ; ed osserva che gli Ateniesi
la chiamavano dramma massiccia («^slay opa^V)»
non volendo chiamarla eginetica [onom. IX, 76).
Esichio avverte ancora che per gli Achei la dramma
massiccia era un didrammo : Hafétii Sp&W^> r°
ofàpatxHOY 'Axpucl (s. v.). Sicché una dramma mas-
siccia contener doveva venti emioboli : e se consi-
deravasi come un didrammo , veniva ad ammettersi
una divisione della dramma in cinque oboli. Dalle
quali cose sorge evidente che l'emiobolo del P.Baldari
ha una mirabile corrispondenza colla moneta del
Sambon, la quale figura la dramma massiccia di quel
sistema monetario, ovvero il didrammo degli Achei.

Questa prima conclusione ci mena ad altra non
meno importante. È risaputo che la dramma eu-
boica conteneva cinque oboli (Boeckh Metrologische
Untersuchungen, Vili). Vale a dire che presso i po-
poli dell' Eubea , e nelle colonie Calcidesi , era
in uso una dramma metà della dramma massiccia di
Egina , la quale divide vasi perciò in cinque oboli e
non in sei : il che corrisponde al sistema degli Achei,
secondo Esichio. Da ciò si comprende come il di-
drammo napolitano del signor Sambon contenga
venti emioboli. Le origini di Napoli, comuni a quelle
di Cuma, sono appunto Calcidesi ed Euboiche. Per-
ciò ben si rattrova in uso un sistema di monetazione
pertinente alle regioni onde Napoli venne fondata.

Dalle quali cose si rendono importantissime le due
monete insieme considerale, come quelle dieci pre-
sentano una pruova della divisione della dramma
euboica in cinque oboli , e del sistema monetario de'
più antichi Napolitani. Noi sottoporremo ad ulteriore
esame le monete più antiche di Napoli, quando ci sarà
dato di far la pubblicazione della moneta del signor
Sambon.

Osserviamo qui solamente che sono conosciute al-
tre piccole divisioni in argento delle napolitane me-
daglie collo stesso tipo di una identica testa di Palla-
de; ma siccome sono equivoche le indicazioni del peso
nelle descrizioni del Carelli, ove si riportano (tab. cit.
n. 2, 3, 4) , non possiamo per ora additare a quai
valori fossero da riferire.

MlNERVIN'I.

Medaglia inedita di Rubi.

Dal signor Domenico Tambone di Ruvo , intelli-
gente amatore della numismatica patria, ci venne co-
municato il disegno di una inedita medagliuzza della
antica Rubi, da lui posseduta. Essa è come segue (v.
tav. VII n. 6 ):

Lira con piccolo cappio laterale per sospendersi, a
destra P; a sinistra nonji vede spazio sufficiente per
contenere una lettera.
 
Annotationen