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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.6.1857-1858

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Nr. 136 (Febbraio 1858)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12305#0098
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— 90 —

vimento del maestoso uomo barbato e coronato sem-
bra indicare ch'egli impone al guerriero di arrestarsi.
Potrebbe, non senza probabilità , sospettarsi che ab-
bia voluto 1' artista figurare Agamennone , che s'in-
contra col fratello, avendo fatto lo slesso pensiero.
La maestosa fisonomia e la clamide bene si adattano
a personaggio reale ; e la maniera , come sono insie-
me riunite le due figure, non disconviene alle imma-
gini di due persone, che vadano in traccia 1' una
dell' altra, mosse dalla medesima idea.

Pria di terminar questo articolo, rammento che
una statua, definita per Ulisse del cav. Welcker, tro-
vasi in Venezia : essa rappresenta pure un guerriero
che cammina nell' oscuro ; e va riportata forse alla
avventura di Dolone, che di notte appunto fu sor-
preso da Ulisse e Diomede : vedi il bullett. dell' Ist.
1846 p. 100 , ed il buìlet. arch. nap. di Avellino
an. V pag. 131: cf. Overbeck Gallerie Heroischer
Bildw. t. I pag. 412 segg.

MlNERVINl.

Sugli Avgustales dupliciarii. Da lettera del eh. G.
Henzen all' editore.

Nel Suo Bull. VI, n. 127 p. 23-24, viene pub-
blicata ima lapide ritrovata recentemente tra Linterno
e Cuma, che mi faccio lecito di riprodurqui, perchè
riferibile ad una quistione altra volta da me trattata
{Bull, dell' Ist. 1848, p. 57):

L • LOLLIO ZOTIONI
AVGVSTALI • DVP •
EVBVLVS • LIB
i)aT -OPT-LOCo • SVo • PO
SVIT

Abbiamo in essa un Auguslalis duplìciarius, che io
avea detto essere una sola carica, opponendomi a chi,
indotto forse dalla centuria mentovata in una lapide
insieme con essa, volesse dichiarare per militare sif-

fatto impiego, separandolo dalla Augustalità premes-
sa. Ora l'illustratore della nuova epigrafe , il signor
Pietro Sellilto , lassi a sostenere questa separazione ,
ed il carattere militare del dupliciarìus. Per quanto
però vedo, la ragione sua foudamenlale si è, che « il
dupliciarìus iDchitide sempre la idea di milizia » , il
che era appunto quello che egli dovea dimostrare ,
ma non accettare come provato. Le ragioni peraltro
ebe ancora mi dissuadono d' accedere alla di lui sen-
tenza , sono in primo luogo la slessa Augustalità che
non ho trovato mai congiunta con un uffizio militare
(mentre per dirlo per incidenza , non intendo come
il Sellino possa essere dubbioso, se si tratti nel liber-
tino Zolion dell' ordine municipale degli Augustali,
oppure dell'onoratissimo collegio de' sodales Augu-
slales, conferito solo ad uomini della più alta sfera
politica) ; in secondo luogo l'iscrizione puteolana (Or.
3534 ; I. N. 2525) che espressamente quel dupli-
ciario chiama marmorarius, cosicché almeno quello
non era punto soldato ; iu terzo luogo infiue che,
quantunque finora ne' collegii non si sia altrove rin-
venuto il nome di dupliciarìus, la cosa però ci è abba-
stanza nota ; giacché nella legge del collegio lanuvino
di Diana ed Anlinoo (Or. 0086) s'ordina che a certe
persone in tutte le divisioni siano date porzioni dop-
pie , ad altre una porzione e mezza. È vero che in
quel caso alcuni impiegati del collegio vengono così
onorati; ma siccome i collegii hanno sempre fra loro
membri detti immuncs che cioè partecipavano a' van-
taggi, senza essere gravali degli oneri de'medesimi ,
così parrai che nulla impedisca supporre, poter dar-
si puranche che qualche collegio abbia onorati al-
cuni membri suoi d' una duplice porzione nelle di-
visioni, chiamandoli perciò dupliciarii per distinguerli
dagli altri semplici corporati. E se quella possibilità
vien concessa rispetto a' collegii in genere , perchè
non concederla eziandio riguardo agli Augustali che
provai altrove, essere slati organizzati in modo di-
versissimo nelle diverse parti dell'impero? Cf. Ztschr.
f. A. W. 1848 n. 25 seg. Or. 7089. Divisioni fatte
agli Augustali sono troppo frequenti per esserne ci-
tali esempi, nè è meno conosciuto che essi aveano
un' arka comune, alla quale accennano eziandio i
 
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