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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.6.1857-1858

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Nr. 137 (Marzo 1858)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12305#0112
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— 104 —

tendo quella forma venire appoggiata con filologiche
ragioni. All'opposto il finimento in EON trova il
riscontro di altre napolitane medaglie, le quali fu-
rono anche da noi altrove rammentate ( vedi questo
Bullettino an. Ili pag. 104-, e saggio di osserv. nu-
mism. p. 47 e C8 ), e riportate a particolare dia-
letto : a jonismo , come sembra.

ARPI APULIAE
(Tav. Ili n. 10)

Delfino a d. , sollo è la epigrafe da dritta a sini-
stra APIIANO ( AP, AN mon. )

)( Delfino a d. Br. 6 1^2

Non sono nuovi nella numismatica di Arpi i nessi
nella epigrafe: e noi già pubblicammo un'altra mone-
ta, che offriva pur nel principio il monogramma AP
(Bullelt. archeol. napoli l. n. s. an. I pag. 109).
Assolutamente nuovo ci sembra il tipo del delfino ,
che però è comune nelle medaglie della vicina Sa-
lapia , ed incontrasi eziandio in altre appule città
quali sono Lucerà e Venosa. Sicché , o perchè de-
rivato da altre città dell' Apulia o perchè proprio
delle appule regioni, ben si conviene ad Arpi il tipo
del delfino.

La moneta è posseduta dallo stesso P. Tortora.

BARIUM APULIAE
(Tav. Ili n. 13)

Testa di Giove barbata laureala a d.

)( Prora di nave a d., sopra la epigrafe BAPI,
innanzi la prora il simbolo di un ancora. Br. 6.

Sono già conosciute simili monetine, che per la
loro picciolezza vanno riportale alla semuncia. Que-
sta da noi pubblicata , pertinente alla collezione San-
tangelo , è notevole pel simbolo dell' ancora che non
ci riuscì di riscontrare in altro esemplare.

TARENTUM CALABRIAE
(Tav. Ili n. 8, 9)

1. Tesla del Sole radiata di fronte.

)( Fulmine, ed epigrafe mÌlT Or. 3 1/2

Già l'Avellino descrisse questa monetina dal mu-
seo Capocentro (hai. vet. num. tom. I p. 60 n. 40),
ma della grandezza 4 del Mionnet. Altri esemplari ne
comparvero, ma anche quelli che furono da noi os-
servati sono di modulo assai maggiore. Non saprem-
mo se questa differenza sia da attribuire all' essere il
metallo più espanso , ovvero a diversità di peso e di
valore. La monetina che ora pubblichiamo, pertinente
al P. Baldari del SS. Redentore, pesa acini 9 %. Non
conosciamo i pesi degli altri esemplari, e perciò non
ci è dato di farne la comparazione. La testa di Apollo
radiata vedesi pure nel ritto di altra insigne moneta
di oro tarantina pubblicala dal Milliugen (Anc. Coins
pi. I n. 13: cf. p. 11 ).

2. Taras seduto sul delfino a s., sotto pesce ed onde
marine , sopra tracce della epigrafe... I.. I£2N.

)( // demos di Taranto assiso sopra una sella stende
la destra in avanti, e tiene colla sinistra lo xistrole-
cilo. Ar. 10 1^2.

Riportiamo di nuovo questa medaglia , abbenchè
sia già conosciuta per precedenti pubblicazioni ( Ra-
oul-Rochette mém. de num. et d'antiqu. pi. IV, 40;
Carelli tab. CVII n. 75); giacché quello da noi dato è
meglio conservato degli esemplari prima edili.Nella no-
stra appariscono tracce della epigrafe TAPANT1NÌ2N
e le marine onde sotto il delfino; le quali cose non
si vedono nelle altre pubblicazioni. Il Raoul-Rochclte
riputava di molta rarità questa nostra moneta , della
quale lungamente discorse nella citata opera ( p. 212
segg. )- Nulla aggiungiamo sul simbolo palestrico dello
^uffrpo"kr\xu'òos tenuto dalla personificazione del po-
polo Tarantino; avendone già parlato l'Avellino (adno-
tat. ad Carell. pag. 9 ), ed il Raoul-Rochette ( 1.
c. p. 217). Vedi pure quel che ne fu da me ragio-
nato nel Bullelt. dell' Ist. 1841 pag. 28 s. Aggiungi
il eh. Cavedoni ad Carell. 1. c. p. 45. La moneta ap-
partiene al Reverendo P. Tortora.

{continua) Mineuvini.

Cav. Giulio Minervim—Editore

Tipografia di Giuseppe Catàneo
 
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