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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.6.1857-1858

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Nr. 142 (Maggio 1858)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12305#0152
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sive ex his, quorum nomine professio facla erit, pau-
ciores erunt, quorum ii(ac) i.[ege) comitus rationem
nabere oporteàt , quam lol \quoi] crearì oportebit :
tum is qui c0mitia ii abere debebit pr0scr1bit0 ita
u(t) de p{lano) r(ecte) l'egi) p(ossint) tot nomina

e0rum, qujbus per IiUnc) L^EGEm) eum honorem pe-
tere licebit, quod derunt ad eum nume rum, a d quem

creari ex ii[ac) l{ege) oportebit. Qui ita prosci'ipii
erunt, ii, si veleni, aput eum, qui ca comitiahabi-
turus erit, singuli singulos eiiusdem condì[c]ion[ì]s no-
minalo; ique ilem, qui tum ab is nominali erunt, si
voìent , singuli singulos aput eundem e[a]demque con-
dizione nominalo; isque, aput quem ea nominano facla

erti, eorum omnium nomina pr0p0nit0 ita [ut] v{e)
PALANO) r{eCTE) l[eGì) p[0ssint) , deque is omnibus

item gomiti a iiABETO perinde ac si eorum quoque no-
mine ex /((ac) l{ege) de f etendo honore professio facla
esset intra praesiilulum diem pelereque eum honorem
sua sponte c\o\epissenl ncque co proposito dcslilissent.

É dunque evidente che riuniti i nomi dei candidati,
il magistrato superiore ne dava conoscenza al popolo
nella più chiara maniera. Allora si mettevano in azio-
ne i partiti ; allora cominciava la necessisà di animare
gli elettori a scegliere piuttosto l'uno che l'altro di
quei candidali. Così intendiamo la importanza de'
programmi in Pompei , il comparire in essi di pochi
nomi, perchè non molti esser dovevano i candidali;
e vien chiarito per via di una legge municipale che
in Pompei, non altrimenti che in Malaca, vigeva l'uso
di creare i magistrali ne'comizii sino all' epoca della
sua distruzione: il che, indipendentemente dalla nuo-
va scoperta , avevamo precedentemente stabilito con
pompeiani monumenti.

Non è necessario riportare le rubriche seguenti, le
quali si riferiscono al modo della elezione ne' comizii ;
e rimandiamo perciò al dotto lavoro del Mommsen,
ed alla pubblicazione dell' Istituto, Solo mi piace di
notare che dal capitolo LUI vien confermalo ciò che
noi sostenemmo del dritto di suffragio , che compe-
ter doveva a Suedio Clemente ( vedi sopra pag. 117).
Ecco le parole della legge : LÌII. Quicumgue in co
municipio convitici llviris, ilem aedilibus, ilem quae-
storibus roganbis habebìt, ex curiis sorte ducilo unum,
in qua incolae , qui cives r{omani) latinive cives
erunt , suffragi[a] ferant , cisque in ea curia suf-
fragi latio csto.

Se dunque il dritto del suffragio si aveva dagli in-
colae , che fossero cittadini Romani ; non può dubi-
tarsi che queste due qualità si riunivano in Suedio

Clemente , e che perciò non poteva mancargli il driUo
del voto nelle elezioni.

Dal citato Cap. LUI della legge rilevasi pure un
confronto della parola propria rogare , la quale oc-
corre sì di frequente ne'progranami di Pompei. Fi-
nalmente vuoisi notare , che la nomina de' questori
pompejani non era forse attribuita a'comizii; giacché
non è finora comparso alcun programma , che aves-
se relazione a candidati di quella magistratura.

Questi confronti, e queste coincidenze co' pompe-
jani monumenti, valgono sempre più a provare l'au-
(enlicilà delle tavole di Salpensa e di Malaca , della
quale non avremmo voluto che si fosse mai dubitato.

4-. Iscrizione di Porto Torres in Sardegna ( p.
XL1V). Il eh signor cav. canonico Spano pubblicò
nel suo Bulleltino archeologico Sardo la seguente iscri-
zione :

Q • ALLIO -Q-F- CoL
PVDENTILLO
AVGVRI
CVRIAE • XX ìli • ET
MINISI • • RVM
AVG. AERE
COLLATO

Il eh. Henzen bene a ragione trova assolutamente
nuovo un augure addotto ad una curia speciale, sog-
giungendo: e preferirei perciò di prendere quel cvriae
xxni perii nominativo plurale designante quei che po-
sero il monumento, se non m impedisse di farlo il se-
guente minist .. rvm che ragion vuole si supplisca
MINISTroRVM • Oltre la novità dell' augure di una
particolare curia e de' ministri auguslaìi., manche-
rebbe nella nostra epigrafe la menzione di coloro che
posero quella memoria. Per lo che anche noi giudichia-
mo che ravvisar si deggiano nominativi e non geni-
tivi nelle parole CVRIAE e MINIST-RVM ; Nè al-
cuna difficoltà sorgerebbe, se invece del MINISTRO-
RVM proposto dal dotto epigrafista , volessimo sup-
plire MINIST • LARVM AVG , cioè Ministri Larum
Auguslorum: il qual sacerdozio è abbastanza noto dalle
iscrizioni (Orelli n. 2467; Orelli-Henzen n. 6102).

Noi riportammo alla prima linea CoL ( Collatina
tribù ) ; giacché in tal modo ritrovasi appo il Baille
[iscrizione Solcitana illustrala p. 40), sebbene in
altre parti meno correttamente si riferisca. Che si
trattasse poi da' Ministri Larum Auguslorum fu già
opinato da'dotti Ercolanesi [inscr. veler. quae in r.
mus. Borb. adservanlur; inscr. latin, classis prima,
sacrae p. 9 ). Minervino

Cav. Giulio Minervini—Editore

Tipografia di Giuseppe Cataneq
 
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