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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.7.1858-1859

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Nr. 160 (Gennaio 1859)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12306#0090
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— 80

appella coi nome di sodali» , ad un servo (verna)
e ad un amico, de'quali rimangono ignoti o dubbiosi
i cognomi, È notevole questa iscrizione per la distin-
zione che si fa tra soladis ed amieusi per modo che il
primo epiteto si accorda ad uno di coloro de quali
si fa ricordanza, ed all’altro si attribuisce quello più
affettuoso di amico.
27.
ADMETIS ■ hìc • quiescit
ADMETiDI • CO^iugi ■ in
COMPARABILI • QVAE ' vixit
ANNIS P • M XXV • IIAEc • nul
LAE • FEMINAE • RELiQVÙ • lo-
CVM • QVO • ILLAM • PRAECEDERET
CASTISSIMAE • FIDELISS1MAE
PIENTISS1MAE • CV1VS • PLVftA
MIRABILIA • BENE • FACTA • PER
SINGVLA • PERSCRIBERE • VOLVi
SET • NVSQVAM • NEQVE > TEM
PVS • NEQVE ' LOCVS • SVFFICIEBAT
II1EROCLES • CAECILIAE > MA
TERNAE • CL • FEMINAE • ACTOR
TALEM ' TITVLVM • SI VERE • SOLA
ADMETIS • HABEBIT • VALE • SAN
CTISSIMA • ET • BENE • QVIESCE
Questa bella iscrizione è già conosciuta per la
satta pubblicazione del Mommsen (z. r. neap,. lat. n.
2868). Essa non mostra alcuna traccia di cristiane-
simo, sebbene appaja scritta in epoca meno elegante.
Nè alcuna idea di cristianesimo ci viene dalle sigle
P • M • Plus Alinus , che appariscono eziandio in
iscrizioni pagane di epoca abbastanza remota ( Grut.
p, XC, 2: Orelli n. 2921).
E piena la epigrafe di frasi affettuose e d’ingegnose
lodi. Nel primo pensiero si esprime che la defunta
non lasciò ad altra donna la possibilità di superarla?
haec (nutyae feminae reliquìt locum quo illam pr ac-

ceder et. Ove è notevole il nullae per nulli simile ad
illae per illi •. il che per altro non è nuovo nelle e-
pigrafi e presso gli antichi scrittori. Segue una ma-
gnifica lode : castissimae , fidelissimae , pientissìmae,
cuius plura mirabilia bene facla per singula perscri-
bere velai sei nusquam neque tempus neque locus su[-
ficiebal. Si osservi la frase per singula, la ortografica
forma sei invece di sed la quale incontrasi talvolta
eziandio negli antichi manoscritti. Il marito di Ad-
metide era un certo lerocle, che dicesi aclor cioè fat-
tone di una illustre matrona Cecilia Materna. Segue
la epigrafe/ talem tilulum si vere sola Admeliskabebil:
cioè lerocle ha messo alla moglie questa lapida, se
pure la sala Admetide V avr-à, vale a dire, se egli non
F accompagnerà nel sepolcro. Chiudesi la epigrafe
con le altre tenere espressioni: vale sanctissma et bene
quiesce.
Abbiamo voluto riportar questa epigrafe, abben-
chè prima edita ; perchè ci presenta un bello esem-
pio di frasi pertinenti all’amore e all’affezione di un
coniuge,.
28.
fi • • • fi • fi • ••_••• ••••• t>
> • - SANCTISS1MOR • PA • •
• • • EORVM SIMVLACRVM • • •
• - * CINNIO • SIGNir.
• • RATIONALIB *.
< • • NOSTRO P.

Questo frammento è di caratteri secchi e di tra-
scurata forma, e sembra appartenere ad una iscri-
zione di tempi più bassi. Non saprei se nella terza
linea dobbiamo credere ricordato un Sicinnio porta-
bandiera (Si)CINNIO SlGNIF(ero),
(continua) Mjnervim.

Cav, Giulio Minervini—-Editore

Tipografa di Giuseppe Catanjw
 
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