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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.7.1858-1859

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Nr. 161 (Febbraio 1859)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12306#0098
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— 88

si è che l’antico edilìzio appartenne ad epoca romana;
senza che ci attentiamo di determinarne l’uso e la de-
stinazione. Ivi ancora fu ritrovata una statua marmo-
rea togata, priva della testa. Essa apparisce di romano
non elegantissimo lavoro, e rappresenta senza dubbio
un romano magistrato, ch’ebbe fra noi 1 onore di una
pubblica memoria. Poggiava di fatti sopra un mar-
moreo piedestallo: ma è da dolere che la epigrafe, la
quale già fuvvi nella parte anteriore scolpita , vedesi
anticamente scalpellala, perchè non rimanesse traccia
di quella memoria. E perciò è a noi rapita la cono-
scenza , che ci verrebbe dal monumento, ove fosse
nella sua primitiva integrità conservalo. Un’altra simile
statua fu pur rinvenuta in poca distanza: e, veduta
la somiglianza del lavoro e dell’arte, deve anche que-
sta attribuirsi ad epoca romana.
Di epoca romana è pure un acquidotto destinato,
come pare , al trasporlo ed alla diramazione delle
acque potabili.
La principale scoperta dovuta alle ricerche del si-
gnor Riegler si è però la certezza di un sepolcreo ro-
mano alle spalle di Castel Capuano. 1 sepolcri si veg-
gono in buon numero, non seguendo una sola linea,
ma sparsamente collocati: sono essi formali e rico-
perti da grandi tegole, le quali nella parte superiore
sono collocale a schiena. Pochi ed insignificanti og-
getti furono estratti da queste misere tombe; alcuni
balsamarii di terra cotta rozzi e senza dipintura alcu-
na ; una lucerna frammentata ; una piccola ampulla
di vetro; e pochi indeterminati frammenti di metallo
costituiscono I’ insieme degli oggetti rinvenuti nel
nuovo sepolcreto. All’aspetto di essi non si potrà non
conchiudere trattarsi di tombe romane, pertinenti ad
epoca non molta antica. La stessa idea si rileva da
due latine iscrizioni ritrovate fralle terre, le quali co-
privano quei sepolcri.
La prima dice così :
D • M
T • OPPIO • VICTORI
NO • VIX • MENSIBVS
VNDECIM • D1EBVS
VIGINTI • PARENTes
FILIO • RARISSIMO
9
I caratteri sono con poca accuratezza scolpiti.
Di migliore forma sono i caratteri della seconda
epigrafe, la quale è come segue :

D • M
L • CEIONIO • FRVCTVOSO
VIXIT • AN • VI • M • VIIII • D • XX
CLODIVS • FRVCTVOSVS • ET • CEI
mon
ONIA • IIELIAS • FILIO • INCOMPAR AB
È notevole che a questo ragazzino si attribuisce
il nome dalla madre ed il cognome dal padre. Osser-
viamo pure che la madre dicendosi Heliassì addimo-
stra una greca: ed era probabilmente napolitana.
Questi monumenti per se stessi considerati sono da
reputare di poca importanza ; ma sotto il rapporto
della topografia dell’antica Napoli a tempo de’Roma-
ni, acquistano un grande interesse. Trovando dunque
un sepolcreto a Castel Capuano, ne ricaviamo bento-
sto esser questo uno de’limiti della nostra città: do-
vendo le tombe riferirsi ad un sito fuori delle mura
napolitane. Che fosse questo uno de’ limili della città
nostra fu osservazione del Leltieri(v. Capasse sull'an-
tico sito di Napoli e Palepoli p. 5) : ed ora trovasi
essa irrefragabilmente confermata da’monumenti re-
centemente scoperti. Il chiar. sig. Capasso ha raccolta
la notizia degli antichi sepolcri rinvenuti in varii
tempi lungo il perimetro della città. Sono essi ram-
mentati allo Spirito Santo, a Porta Alba, nella Strada
di Costantinopoli, e ne’ giardini di 5. Sebastiano, vi-
cino S. Teresa agli Sludii, nell’antico vico della Lava
fuori Porla S. Gennaro, a’ Vergini, nella Strada Cri-
stallini , ed a 5. Maria della Vita, nella strada di 5.
Sofia, sotto la Chiesa di S. Francesco di Paola fuori
Porla Capuana ora Carceri, fuori Porta Nolana ed
all’Jrenaccm (opusc. cit. p. 38). Ora i sepolcri di re-
cente scoperti si collegano con quelli già conosciuti :
e per tal motivo sono da giudicare un fatto impor-
tante per la nostra antica topografia. Siccome il nuo-
vo sepolcreto non ancora raggiunge il livello del ma-
re, abbiamo invitato T ingegnere sig. Riegler a pro-
fondare alquanto lo scavo, per osservare se sotto le
romane vi fossero greche tombe; secondo un costu-
me solito nelle nostre regioni, ove ci fu dato sovente
rinvenire sino a quattro ordini di sepolcri gli uni
agli altri sovrapposti. E poiché il sig. Riegler si è vo-
lentieri profferto di eseguire queste nuove investiga-
zioni , ove i suoi tentativi sieno coronati da felici ri-
sultamenti, non mancheremo di tenerne informali i
lettori del Ballettino.
Minervinj.

Cav. Giulio Minervini—Editore

Tipografa di Giuseppe Cataneo
 
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