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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.7.1858-1859

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Nr. 165 (Aprile 1859)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12306#0124
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1 i i —

mercè questa saggia eliminazione, si restringe in un
campo più breve, riducendosi ad un sol monumento.
Osservazioni sulla forma de Palici.
Per quella moderazione, che ho sempre in veduta,
allorché mi viene in accontio di esaminare le opinioni
de’ dotti scrittori , io riprodussi una opposizione che
mi parve fortissima contro la spiegazione del cav.Wel-
cker , nel più lieve modo temperandone le espres-
sioni.
« Non perchè i Palici si dicono figli di Vulcano,
« debbono ritenersi come artefici ; e se l’antichità non
« applica ad essi questa particolarità, non siamo au-
« torizzati ad attribuirla loro noi stessi ».
Risponde fieramente il critico :
.Solamente io non ebbi bisogno di questo
ammaestramento, giacche non gli ho chiamati artefici,
ma ho diretto soltanto l’attenzione sopra 1’ arguzia di
una simbolica schiettamente greca che, essendosi imma-
ginate le eruzioni della lava dell'Etna sotto la figura di
ferrai, e perciò come %eipoyofc'rope$, avesse fatto allu-
sione a questo loro carattere facendoli nascere eviden-
temente dalle mani della madre ; e debbo compatire
l’archeologo, al quale mancano occhi e senno per com-
prendere la stretta coincidenza degl’ indizi scarsi, ma
tutti ben chiari sotto il dato punto di vista.
Osservo in prima che questa coincidenza non è tanto
facile a comprendere, perchè poggia sopra basi ipote-
tiche ed arbitrarie. Se si considera la spiegazione del
Welcker, si vedrà che pecca di ciò che chiamasi in
logica petizione di principio ; giacché ritenendo che
il vaso rappresenti i Palici fonda tutta quell’argomen-
tazione ad intendere la natura di essi : e poscia di que-
sta pretesa intelligenza si vale a dichiarazione del mo-
numento. Ecco quello che costituisce il circolo vizioso.
Del resto la insussistenza di quelle conclusioni era
stata già messa in chiaro : e noi troviamo, nella élite
des mon. céramographiques (tom. I p. 166, 167), ben
reassunle le opposizioni fatte da’dotti. Anzi credo op-
portuno di qui riprodurle in italiano, perchè si vegga
che io non fui solo a meritare la compassione dell’
illustre professore.

« Comunque sia ingegnosa una tale spiegazione ,
« sembra però che manchi di base. Nessun antico
« scrittore indica i Palici come ferrai , portatori di
« martelli, o semplicemente come operai ; solo per
« induzione e come figli di Vulcano sarebbe possibile
« di attribuire ad essi questa qualità. L’epiteto di xsx~
« poyao'Topss, eyxeipoyofa'ropes, o non
« è attribuito loro da alcuno : e vi abbisogna una se-
« conda induzione per applicarlo ad essi. E quand’an-
« che si volesse concedere la legittimità di questa in-
re duzione , ne seguirebbe forse che la parola
« yocffropss abbia voluto mai significare esseri nati
« dalla mano (1)?I1 sig. Welcker cita l’opera del
« poeta comico Nicofonte (2), intitolata xe/poyarrTo-
« pss, o xeipoywj'rópwv yevva, ; ma da che la comedia
« aveva celebrala la nascita de’ ^eipoyocff'ropes, ne de-
« riva forse che questa nascita abbia avuto luogo per
« la via che sembra indicala sulla nostra pittura? Ag-
re giungiamo che recentemente il sig. Meineke (3) ha
« condannala la lezione xg/poyairropwy ysmx, fornita
re dallo scoliaste di Aristofane , ed ha dimostrato che
re quell’opera di Nicofonte non aveva mai portato al-
te tro titolo che quello di ^ipoyt/aTopss ».
Aggiungo che questa nascita de’ Chirogaslori è e-
sclusa eziandio dal sig. Bolhe, nella recentissima edi-
zione francese de’ frammenti de’ comici greci ( pag.
329 ). E lo stesso cav. Welcker non parmi che più
la sostenga (Kleine Schriften, alte DenAmaeler tom.Ili
p. 210-211).
Queste osservazioni concernono la idea dell’autore
in generale. Venendo poi a’ particolari, avverto ch’e-
gli ora si avvede della poca base delle sue induzioni,
e dice che non ha chiamati artefici i Palici. Or bene;
si leggano le sue parole. « I due giovinetti sono mu-
ri nili, quai figli di Vulcano, di grandi martelli da
« fabbro ferraio; ed il loro parlo, ch’ègià terminato
« sino al piè sinistro del secondo, ha luogo dalle ma-
li ni. Perchè? perchè essi sono operai, x2/PoVao''ro“
(1) « Il sig. Welcker (ann. de l'Inst. arch. Il p. 246) dice che,
a appunto perchè sono operai, la loro nascila ha luogo dalle ma-
is ni, volendo ravvicinare il genere della loro nascita al mestiere
« che esercitano ».
(2) Athen. III. p. 126 , Schol. Aristoph. Aves v. 1550.
(3) Fragm. comic, graec. toni I p. 257 , et t. II p. 853.
 
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