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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.7.1858-1859

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Nr. 165 (Aprile 1859)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12306#0130
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due : IONAEICINEaI, spiegando I0NAE1CNEIAI,
Iwysis NsiXi(si$). Tutto rimane incerto. CVPIT DE-
CVS ARMATVRVS. Osserva il Garrucci ch’egli ha
ritrovato le parole decus e armaturiis ma non in rap-
porto fra loro. Queste voci sono interamente sfuggite
alle mie ricerche. La parola QVAESTOR , riferita
dal de Murr, è stata pure da me riscontrala. Parec-
chi graffili sono in relazione colle occupazioni de’gla-
dialori. Tale si è forse quello ove un Velio è dichia-
rato fuori de’ludi: 1NLVDVS VEL1VS, legge il
Garrucci ; ma considerando il facsimile ( pi. XXIX
n. 9), la lezione rimane alquanto dubbiosa. Certa-
mente alla classe de’gladiatorii appartiene quello in cui
si parla di un Callido Neroniano CALLIDVS NER II
L: Callidus Neronianus bis victor liberlus ; secondo la
ingegnosa interpretazione del Garrucci. Altri esempli
di gladiatori fiscali Neroniani comparvero pure in al-
tri graffiti di Pompei : vedi Avellino nelle mem. della
reg. accad. Ercol. voi. V p. 54 e 57. In un altro si
attribuiscono forse venti pugne o vittorie ad un Va-
lerio , ponendo mente al XX VALER1VS segnato
presso la figura di un gladiator combattente (Romanelli
viaggio p. 248 sec. ediz. ). In altro è menzione della
famiglia gladiatoria di Pomponio Faustino FAM1LIA
GLADIATORIA ROMPONI FAVSTINI. Eriportato
nel giornale degli scavi: vedi Garrucci nel bull. arch.
nap. an. 1 p. 115.
È probabile che alle cacce gladiatorie fosse da ri-
portare la parola LEON1BVS, che ho veduto io stes-
so, e che non è stata riferita da alcuno; e forse ancora
l'altra APRICVLVS I, la quale sembra accennare ad
un piccolo cinghiale, se pure non accenni al pesce di
quella medesima denominazione.
Tra’ graffiti gladiatori! bellissimo è questo ripor-
tato dal de Murr (Garrucci pi. XXIX n. 5).
MANSVETVS PROVOCATOR
VICTOR VIINERI PAR
MAM FIIRI1T
A me non è riuscito ritrovare questo graffito : ho

letto però in una colonna la voce PROVOCATOR ,
che non saprei se appartenga al medesimo. È ben co-
nosciuto che i provocatores costituivano una certa
classe di gladiatori, che trovansi messi in opposi-
zione a’ Samnites.
Rimane da ultimo un celebre graffito, che è ancora
ben conservato, e che qui riportiamo secondo la no-
stra lezione.
Vili K FEBR II C1II V
TABVLAS POS1TAS
IN MVSCARIO
CCC • V • XXX
TABVLII CONSILI
Alla prima riga leggesi presso l’Orelli Vili • KAL •
FEBR • II • IIII • VI ( n. 2558). Il de Murr ed il Gar-
rucci leggono in fine CCCVII1I ( pi. XI n. 5 cf. p.
11 ), e questi aggiunge pure NOTISS/mum. Diversa-
mente il Romanelli in fine CCC • VIIII • SS • CCCC •
XXX (viaggio p. 288), il quale del resto non me-
rita le riprensioni, che gli si fanno dal eh. Garrucci
(graffiti p. 13). A me è sembrato di leggere eviden-
temente ne’due luoghi (re numeri staccati, siccome
è stato riportato di sopra.
L’ultima parte del graffilo è stata pure dame veri-
ficata : e le mie lezioni confrontano con quella del eh.
Garrucci ( pi. XI n. 6 pag. 70).
Ci sfugge il vero senso di questa iscrizione. Si è
però da essa ricavato che il muscarium fosse un ar-
madio destinato a custodire pubblici o privati registri
(labulae), perchè non venissero macchiati dalle mo-
sche; traendone argomento dall’analoga denominazio-
ne di moscaiuole, che gl’italiani danno a simili arnesi.
Del resto rimane ignoto quali fossero questi registri
( tabulas positas in muscario ). Sembra probabile che
fossero le stesse tabulae consilii ; siccome ha conghiet-
lurato il Garrucci; resterà pertanto come una sem-
plice conghiettura la idea dello stesso mio eh. col-
lega, che il consilium appartenesse alla scola de’ gla-
diatori.
(continua) Minervini.

Cav. Giulio Minervini—Editore

Tipografia di Giuseppe Catanf.o
 
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