Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino archeologico Napoletano — N.S.7.1858-1859

DOI Heft:
Nr. 171 (Giugno 1859)
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12306#0172
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
Pompei pi. XXVI, 4: ^HnHM • n e la mia le-
zione) ed in una tavola pur pompeiana edita da me
nel Bull. Nap. I, 84 (altrimenti il Mommsen op. cit.
p. 182 ). I confronti tolti dall’ Etrusco non vagliono
a stabilire l’uso degli Osci : pur noterò che anche in
quella lingua vi aveva già esempio il tronco WA nella
epigrafe AWWIATHV4. Ma il 4V1 può interpretarsi
jPuWius a cagione della lettera b mancante nell Etru-
sco alfabeto; e certamente a questa interpretazione mo-
strasi favorevole, se non le solo in apparenza, la ver-
sione antica sottoposta alla epigrafe etrusca : P’ VO-
LVMNIVS. Dico ciò, perocché i prenomi etruschi
nelle epigrafi bilingui quasi mai corrispondono alle
versioni.
Più calzante si è il paragone dell’ uso osco colla
romana epigrafia specialmente se di tempi remoti; ma
anche qui non oserei senza altro appoggio dichiarare
che il PVP si debba leggere Papidius ; sapendo che
anche Publius scritto prima Puplius come nella epi-
grafe Corana edita dal Muratori (764) vi potrebbe
avere dritto.Come debba interpretarsi PVP della epi-
grafe latina trovata alla Badia di Valle rotana nel ter-
ritorio di Schiavi presso di Agnone, e comunicatami
dal coltissimo sig. Cremonese non è ancor certo. La
copia del lodato signore legge così :
PVP • PONTIO • T* F . VO/t
PROGVLO. AN • XIII
Un’altra epigrafe, che è pompeiana (I. N. 2293),
d’epoca più recente (a. 747) legge: DAMA • PVP •
AGRIPPAE. Ma questa nè anche potrà servire di e-
sempio: perocché qui è gentile, laddove il cerchiamo
nome personale ; e ancora veduta l’indole delle epi-
grafi simili a questa che in modo non comune sogliono
troncare i genitivi ( cf. SORN=SORNI n. 2259,
DENTAT=DENTATI 2266 , STRON=STRONI
ANCARS-AXCARS1 2276), ci persuaderemo che
il Pupius nulla può aver di comune col cercato pre-
nome. Credo poi qui il luogo di allegare il singola-
rissimo PO di una epigrafe di Ascoli picena che
legge :
M • CAErlONI • T • F • ro • VETTIuS • no • F A DD-

Sembra certo che essa imiti il modo tenuto dai Gre-
ci: al qual proposito avverto che le citazioni del Franz
{Ind. sigi, in Elem. Epigr. Gr.') tratte dal C. 7.305,
276, 1041, 1249, 3376 non devono ammettersi in-
teramente. Perocché la epigrafe 305 contiene soli no-
mi greci, e però il no deve spiegarsi in maniera ana-
loga al KO • AP • AUJP • 0€O • <>AP etc. ivi mede-
simo così scritti in compendio. Il non della epi-
grafe furmontiana (C. I. 305) è altro che il nome
noniAAlOC che si legge estesamente in quel me-
desimo monumento ; onde non può valere in esem-
pio della sigla di un prenome. Restano quindi il no*
AIAIOC , 1241 , il no nETP£2NIO2 , 3376 ed
il n • AI, 276 , come soli esempi di quella sigla
prenominale. Il TO adunque dell’ epigrafe allegata
dovrà tenersi scritto invece di TOn {=Poplius) ov-
vero di rOB (=PoWius), ed entrerà nella serie di
quei prenomi che si usò troncare talvolta dopo la vo-
cale della prima sillaba, come CA, QV, SPV.
Lasciata incerta l’interpretazione del prenome Pop.
se Puplius, Pupidius, ovvero Pupius, passo ad un’al-
tra singolarità di questa epigrafe, che sta nella desi-
nenza del nome di famiglia, V1MH3Q3S.
La desinenza maschile in V preceduto da una vo-
cale eraci prima ignota, talché il eh. Minervini giu-
dicò nome femminino il 8URTHV del piombo capuano
{Bull. Nap. V , 100), perchè non gli si offriva altro
confronto nell’osco che viù e vilelliù (cf. leremnaliù,
e ùiltiu ) tutti femminini. I nomi che in latino ter-
minano in 1VS a quel che se ne sapeva uscivano
nell’osco in iis, is. Da questo nominativo in iis crede
il Mommsen derivarsi il genitivo in eis ed il locativo
in ei, laddove il vero dativo doveva essere terminato
in ùi {Unterit. D. p. 229 seg. ). Ma il vaso capuano
di bronzo edito dal Minervini {Bull. Nap. II, tav.
VII) avrebbe dovuto servire di avviso che erano d’uso
promiscuo ambedue le forme. Perocché ivi si legge
nel dativo Vendei e Viniciiu ( soppressa la i finale in
luogo di Viniciiui), che non può ora negarsi avere a-
vuto il nominativo Veniliis e Viniciiu simile al latino
Venilius e Viniciius. Non è poi da omettere che que-
sta nuova forma di nominativo mascolino in iu pre-
sta facile spiegazione al Viniciiu che, stando alle cose
 
Annotationen