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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.7.1858-1859

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Nr. 171 (Giugno 1859)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12306#0178
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— 168 —

tuato: onde il composto vale accostumala all’erba, che
si nutre di erba.
25.
C • BRVTT1VS • C • F
PRISCVS • VI * VIR
AVG • F • S1B1 • ET
SVLPICIAE 3 • L
AMPLIATALE
ET • SVLPIGIO
AMBLIATO ET • sic
SVLPICIO *
CASTORI * FIL •

S. Stefano di Rio torto ha una chiesa dedicata a
S. Nicola, avanti alla quale vidi questa lapida non mu-
rata, ma giacente sul terreno. Fu divulgata dal Mar-
telli n. 36, ed il Mommsen la recò fra le false 817*.
In vero questa volta la colpa è del Martelli (1’ ho già
notalo nel Bull. Nap. an.11 p. 56) che vi aggiunse del
suola tribù, ed il Mommsen bene osserva che sevir in-
genuus cum tribù in hisparttbus certe nullus reperitur.
1 figli di Bruttio e di Sulpicia prendono il nome
gentilizio dalla madre che pare tenesse il luogo di mo-
glie non legale del Bruttio Prisco uomo ingenuo. In
modo somigliante leggiamo sopra una pietra i nomi
di C. Bctuinus Spurius, congiunti a quelli di L.Asi-
nius L. L. Alexander e di Beluina C. (/) Secunda,
sebbene questi due ultimi non dicono di essere il pa-
dre e la madre di lui. Lo dice però abbastanza il co-
gnome Spurius solilo darsi ai tìgli nati da matrimo-
nio non legale. Presso il Furlanetto [Lap.Pai.p.150,
n. 140 ) , T. Arezio Proculo dicesi dal padre Apio-
Io Spurius Modeslae Lib. fil. È però da supporsi che
questo Arezio prese il nome gentile dal padre insie-
me con la madre Modesta quando furono manomes-
si ; il che non accadde a Beluino, nè ai due Sulpicii
perchè la loro madre non passò a giuste nòzpe, ma
restò nella condizione di concubina. Vedesi ciò an-
che nei figli nati fuori di matrimonio , anche da due

ingenui, di che recherò per esempio l’epigrafe edita
dal Lipsio ( laser. 109, 20) ove ad A. Fulvio Ce-
lere fa il monumento L. Oppio Valeriano : D • M •
A • FVLVI • A • F • CELERIS FECIT L OPP1VS
VALERIANVS FILIO NATVRALI (cf. Grut. p.
CCCCXXX1V , 4 ; Reines. cl. XX , 4 già citati dal—
1’ Heinnecio Ani. Bom. 1841 pag. 136 ed. Miihlen-
bruch). È da notarsi che Fulvio prese il prenome dal-
l’avo materno, del quale si dice figlio.
26.
In un frammentino di marmo trovato nello scavo
recente sotto Nesce vi è altra memoria di un seviro
(vedi sopra p. 91, seg.) leggendosi
.... SET •• •
vivi’R • AV<?
27.
T • VIBIENVS • T • F
C L A
GRASSIANVS
AEQV1SIA C F VXOR
Era nel palazzo del Duca di Pescorocchiano , ed
ora si trova in un orto del sig. Giuseppe Ferri, ove
mi è stala trascritta dal R. sig. D. Ulisse Morelli. La
copia del Martelli n. 22 è adunque esalta e non de-
ve emendarsi sopra quella del Gualtieri (L N. 5727),
come ha slimalo di dover fare il Mommsen. L’ er-
rore del G in luogo di C trova fra gli Equicoli un
altro esempio nella precedente epigrafe, ove si legge
28.
CAES1ENA
ALANIO
TA
Garrccci.

SVLPIGIO.

[continua)

Cav. Giulio Minervini—Editore

Tipografia di Giuseppe Catanf.o
 
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