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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 6.1878

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Gatti, Giuseppe: Iscrizioni inedite ed osservazioni varie epigrafiche
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https://doi.org/10.11588/diglit.13206#0039

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ARCHEOLOGICA COMUNALE

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rinvenuto nel monumento degli Scipioni1. Ora poiché concor-
demente agli antichi storici, le citate memorie epigrafiche
appellano esclusivamente e per eccellenza Getulico il consolo
dell'anno 26, a costui parrebbe doversi riferire anche la singolare
menzione, che ne abbiamo nell' epigrafe della base Aventina.

Qualche difficoltà potrebbe nascere dalle forme paleografiche
dell'iscrizione, essendo generalmente ricevuto che siffatti caratteri
appartengono piuttosto all'epoca degli Antonini, e in ogni caso
non risalgono oltre quella dei Flavii. Ma i recenti studi del
eh. dott. Dressel e le verbali osservazioni da lui cortesemente
fattemi in proposito, eliminano ogni difficoltà paleografica, e per-
metterebbero di assegnare senza esitazione anche alla prima
metà del primo secolo ed ai tempi del ricordato Getulico la
proposta iscrizione. Egli infatti esaminando le epigrafi, special-
mente onorarie e pubbliche, dei primi tempi dell'impero, ha
indubitatamente riconosciuto essere state talvolta tracciate prima
sulla pietra le lettere col pennello, e poscia scolpite. Quindi
non dee recar meraviglia, che in monumenti romani di quella
età possano trovarsi, come in Pompei ed altrove, forme paleo-
grafiche incise in marmo, analoghe a quelle delle iscrizioni
dipinte, e quali sogliono comunemente attribuirsi al secolo se-
condo inoltrato \

Ciò non ostante un altro più grave dubbio sorge dal conte-
sto medesimo dell'epigrafe che vengo esaminando; e mi fa incli-
nare piuttosto ad assegnare il monumento al secondo secolo 3, e
riferire a tutt'altra persona il nome di G-etulico quivi scolpito.
Di fatti in iscrizioni d'ogni parte dell'antico mondo romano

ragioni addotte dall' Henzen (1. c.) per dimostrare che ciuei nomi non possono
darci una data consolare, ma formano parte della lista degli Arvali che ad-
fuerunt in collegio.

1 C. I. L. VI, 1392.

- Vedi Dressel, Comment. philol. in ìioh. Th. Mommseni p. 386 e segg.
3 Debbo notare che anche la foglietta d'interpunzione nell'ultima linea
è più caratteristica del secondo secolo, che dei primi tempi dell'impero.

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