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Tro «amenti di oggetti d'arte
TROV AMENTI DI OGGETTI D'ARTE
E DI ANTICHITÀ FIGURATA
(Tav. I e II)
L'escavazione aperta fortuitamente sul Celio, in luogo occu-
pato prima dalla villa Casali, ed ora dalle grandi edificazioni del
nuovo ospedale militare ; e continuata per cura della nostra Com-
missione Archeologica ('), non senza il cortese concorso del Co-
mando del Genio militare, è stata da qualche tempo interrotta
per cause al tutto indipendenti dalla Commissione suddetta. Giova
sperare che quei lavori sieno per essere quanto prima ripresi,
trattandosi di scoperte di non comune rilievo; cioè a dire, dello
rovine, come sembra, della residenza dei dendrofori romani di
Cibele e di Atti; del qual ceto di devoti, portatori di arbusti
nelle sacre pompe del culto frigio, pressoché niuna memoria si è
conservata fra i monumenti di Roma, sebbene quel culto, cotanto
(') Il luogo ora occupato dallo vaste fabbriche dell'ospedale militare
formava prima la parte posteriore della villa Casali, verso la via di santo
Stefano Rotondo c la piazza della Navicella. Il sito guarda a mezzogiorno
e giace a piccola distanza dagli archi dell'acquedotto Claudio, che sorgono
presso la chiesa teste ricordata. Quivi si stava costruendo un fognolo, allor-
quando uscì fuori dalle terre la testa di marmo di cui si parla nel testo.
Allora l'ispettore della Commissione, sig. Giovanni Buonfanti, diede ordine
che si allargasse alquanto l'escavazione ; e mediante questo provvedimento
si ottenne la scoperta della base con iscrizione. Dal contesto della quale
avendo egli veduto che si trattava di una statua onoraria, fece estendere
anche più le ricerche, graziosamente coadiuvato dal Comando del Genio, e
così avvennero le altre scoperte che sono qui esposte. Giova ricordare, che
Tro «amenti di oggetti d'arte
TROV AMENTI DI OGGETTI D'ARTE
E DI ANTICHITÀ FIGURATA
(Tav. I e II)
L'escavazione aperta fortuitamente sul Celio, in luogo occu-
pato prima dalla villa Casali, ed ora dalle grandi edificazioni del
nuovo ospedale militare ; e continuata per cura della nostra Com-
missione Archeologica ('), non senza il cortese concorso del Co-
mando del Genio militare, è stata da qualche tempo interrotta
per cause al tutto indipendenti dalla Commissione suddetta. Giova
sperare che quei lavori sieno per essere quanto prima ripresi,
trattandosi di scoperte di non comune rilievo; cioè a dire, dello
rovine, come sembra, della residenza dei dendrofori romani di
Cibele e di Atti; del qual ceto di devoti, portatori di arbusti
nelle sacre pompe del culto frigio, pressoché niuna memoria si è
conservata fra i monumenti di Roma, sebbene quel culto, cotanto
(') Il luogo ora occupato dallo vaste fabbriche dell'ospedale militare
formava prima la parte posteriore della villa Casali, verso la via di santo
Stefano Rotondo c la piazza della Navicella. Il sito guarda a mezzogiorno
e giace a piccola distanza dagli archi dell'acquedotto Claudio, che sorgono
presso la chiesa teste ricordata. Quivi si stava costruendo un fognolo, allor-
quando uscì fuori dalle terre la testa di marmo di cui si parla nel testo.
Allora l'ispettore della Commissione, sig. Giovanni Buonfanti, diede ordine
che si allargasse alquanto l'escavazione ; e mediante questo provvedimento
si ottenne la scoperta della base con iscrizione. Dal contesto della quale
avendo egli veduto che si trattava di una statua onoraria, fece estendere
anche più le ricerche, graziosamente coadiuvato dal Comando del Genio, e
così avvennero le altre scoperte che sono qui esposte. Giova ricordare, che