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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 18.1890

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Cantarelli, Luigi: La serie dei vicarii urbis Romae, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13632#0037

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La serie, dei vicarii urbis Romae

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torio. Nè si creda che questa sia una ipotesi, per così dire, cam-
pata in aria, destituita di prove ; poiché, prima di tutto, in tesi
generale, come ha dimostrato il Mommsen, i vices agentes prae-
fectorwm praetorioj o giudici supremi straordinari, ai quali l'impe-
ratore conferiva un ramo della giurisdizione del prefetto, si devono
considerare come i precursori dei vicarii praefectorum praeto-
rio ('); in secondo luogo, i documenti che si riferiscono all'età
precostantiniana, confermano la nostra supposizione. Infatti, una
lapide urbana (C. /. L. VI, 1125 = Orelli 1049), incisa fra
il 293 e il 296, del tempo, appunto, di Massimiano e di Diocle-
ziano, ricorda un Septimius Vale ut io vir perfectissimus agens
vices praefectorum praetorio, il quale, a me pare fuori di
dubbio, debba essere stato, allora, preposto, come magistrato
straordinario, alle regiones subttrbicariae, ossia al vicariato di
Roma. Negli Atti di S. Crisogono e di S. Anastasia (Surii Ada
S. S. 25 decembris, p. 313) è scritto : ' erat autem in viaculis
iussic Diocletiani ... Chrysogonus, qui per biennium in vicarii
officio degens multa perpessus sanctae Anastasiae alimonia frue-
batur. Eie erat apud Rufum quendam vicarium, qnem dominus
Jesus Christus cum omni domo sua per Chrysogonum lucratus
est '. Or bene, questo Rufo, di cui parlano gli Atti, come d'un
vicario esercente in Roma giurisdizione contro i Cristiani, per
ordine di Diocleziano, e che è identico, come ha ben dimostrato
il De Rossi {Roma Sotterranea, III, 660), al Rufo registrato nel
martirologio di Adone, (Martyrol. ed. Georgii, p. 602), e al Rufi-
niano che comparisce, rivestito della clamide, insegna specialis-
sima dei vicarii (Cassiod., Var., VI, 15 ; Bocking, Notitia Digni-
tatum, II, 429) in una immagine del cimitero di Generosa, deve
essere stato non un vicario vero e proprio, ma un agens vices prae-
fectorum praetorio, come Septimius Valentio, preposto durante

(!) R. Staatsrecht, II3, 973: die vice praefectorum praetorio funsii-
renden Kicliter, die Anfango dei- spilteren vicarii praefectorum praetorio.
 
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