La serie dei vicarii urbis Romae
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379) (== Iust., VII, 48, 4); Cod. Th., Vili, 8, 2 (25 ottobre
379) (= List., Ili, 2, 1); Coti. Th., IV, 22, 2. (14 ottobre
381) (= lust.. Vili, 4, 6).
Potito sarebbe stato vicario di Roma, secondo questi vari
rescritti, fra il 4 agosto 379 e il 14 ottobre 381 ; ma nella data
dell'ultimo rescritto che lo concerne, come osserva anche il Tille-
mont, op. cit, V, 720, deve esservi errore, poiché, come vedremo,
il 20 luglio 381, se non prima, era vicario di Roma, Antidio (cf.
il n. 24 della nostra serie). Potito è ricordato in una lettera di
Simmaco ad Ausonio del 378 (Ep. I, 19). Una bulla di servo
fuggitivo illustrata dal De Rossi e dal Gatti {Bull. Com., 1887,
p. 294) menziona la domus Politi v{iri) chiarissimi) ad Decia-
nas, il quale Potito altri non può essere che il nostro vicario.
22. Severus.
Cod. Th., X, 4, 2: Imppp. Valeatinianus et Valens A A. ad
Severum vicarium urbis. l)at. XI. Kal. Aug. Mediolano,
Valeatiniano et Valente AA. coss. (22 luglio 365).
Severo successe ad Ipazio, nel vicariato di Roma, fra il
21 febbraio 363 {Cod. Th., Ili, 5, 8) e il 26 giugno 364 {C.
Th., I, 6, 3) e venne surrogato da Volusiano fra il 22 luglio
{C. Th., X, 4, 2) e il 6 agosto 365 {C. Th., XIV, 6, 3). La costi-
tuzione 68 C. Th., XII, 1 diretta ad Severum pf. u., che porta
la data del 6 ottobre 365 {data piridie Non. Oct. Veronae, Valen-
tiniano et Valente A A. coss.) è erronea nella iscrizione e nella
sottoscrizione. In quest'ultima deve leggersi invece : data prid. id.
Oct. Veronae, divo Ioviano et Varroniano coss. (12 ottobre 364)
accepta ... Valentiniano et Valente AA coss., ' nam idibus Octo-
bribus, dice giustamente il Seeck {Prosop. Si/mm., not. 970),
a. 364 Valentinianum Veronae fuisse, quo loco haec lex data est.
ex Cod. Th., XI, 31, 1 constat, sed usque ad d. 8 Oct. Altini
commoratus est et eodem mense a. 365 iam Parisios versus in
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379) (== Iust., VII, 48, 4); Cod. Th., Vili, 8, 2 (25 ottobre
379) (= List., Ili, 2, 1); Coti. Th., IV, 22, 2. (14 ottobre
381) (= lust.. Vili, 4, 6).
Potito sarebbe stato vicario di Roma, secondo questi vari
rescritti, fra il 4 agosto 379 e il 14 ottobre 381 ; ma nella data
dell'ultimo rescritto che lo concerne, come osserva anche il Tille-
mont, op. cit, V, 720, deve esservi errore, poiché, come vedremo,
il 20 luglio 381, se non prima, era vicario di Roma, Antidio (cf.
il n. 24 della nostra serie). Potito è ricordato in una lettera di
Simmaco ad Ausonio del 378 (Ep. I, 19). Una bulla di servo
fuggitivo illustrata dal De Rossi e dal Gatti {Bull. Com., 1887,
p. 294) menziona la domus Politi v{iri) chiarissimi) ad Decia-
nas, il quale Potito altri non può essere che il nostro vicario.
22. Severus.
Cod. Th., X, 4, 2: Imppp. Valeatinianus et Valens A A. ad
Severum vicarium urbis. l)at. XI. Kal. Aug. Mediolano,
Valeatiniano et Valente AA. coss. (22 luglio 365).
Severo successe ad Ipazio, nel vicariato di Roma, fra il
21 febbraio 363 {Cod. Th., Ili, 5, 8) e il 26 giugno 364 {C.
Th., I, 6, 3) e venne surrogato da Volusiano fra il 22 luglio
{C. Th., X, 4, 2) e il 6 agosto 365 {C. Th., XIV, 6, 3). La costi-
tuzione 68 C. Th., XII, 1 diretta ad Severum pf. u., che porta
la data del 6 ottobre 365 {data piridie Non. Oct. Veronae, Valen-
tiniano et Valente A A. coss.) è erronea nella iscrizione e nella
sottoscrizione. In quest'ultima deve leggersi invece : data prid. id.
Oct. Veronae, divo Ioviano et Varroniano coss. (12 ottobre 364)
accepta ... Valentiniano et Valente AA coss., ' nam idibus Octo-
bribus, dice giustamente il Seeck {Prosop. Si/mm., not. 970),
a. 364 Valentinianum Veronae fuisse, quo loco haec lex data est.
ex Cod. Th., XI, 31, 1 constat, sed usque ad d. 8 Oct. Altini
commoratus est et eodem mense a. 365 iam Parisios versus in