no
Ricerche sulle XIV regioni urbane
derna non corrispondono in taluni casi con le linee antiche : quindi
dobbiamo tenerci paghi di segnare nella pianta moderna linee
di confini inter-regionali, che si avvicinino quanto più esattamente
è possibile alle lineo di confine antiche. In secondo luogo le
quattordici regioni di Augusto prescindono naturalmente dall'am-
bito delle.mura aureliane, mentre noi siamo costretti, per ragioni
prattiche, a prendere quelle mura per base o per termine della
divisione. Tuttociò dimostra quanto sia difficile di sciogliere la
controversia con soddisfazione comune. Per raggiungere questo
scopo torneranno assai utili le considerazioni seguenti.
Chiunque si propone di dividere in un dato numero di quar-
tieri una città, nò ideale, nò in sul primo nascere, ma una città
già vecchia di molti secoli e già divisa all'ingrosso dalle ondu-
lazioni del suolo, dall'abitudine popolare, dalle tradizioni di vici-
nato, deve necessariamente tenere a calcolo tutti questi elementi
perchè la sua opera riesca prattica e ragionevole. Augusto, accin-
gendosi alla grande riforma, deve essersi trovato nell'imbarazzo
della scelta dei criterii direttivi, imbarazzo reso anche più grave
dal fatto che la città sua mancava delle linee fondamentali del
cardine e del decumano : anzi la sua forma era magis occupalae
urbis quarti divisae similis. Il partito cui egli si attenne è mi-
rabile per la semplicità e per la ragionevolezza. Egli prescelse
por cardine una linea quasi diretta da settentrione a mezzogiorno,
linea che segue il rettifilo della via liaminia (da s. Lorenzo in
Lucina a Macel do' Corvi) : gira attorno la base orientale del Cam-
pidoglio, occidentale del Palatino, e per il rettifilo dell'Appia va
lino all'Aimone. Segnata cotesta linea fondamentale, egli suddi-
vise il terreno cistiberiuo in tredici regioni, girando da destra
verso sinistra sul perno o centro del Palatino. La suddivisione
fu tracciata sull'andamento delle mura serviane, e su quello delle
grandi strado, le quali dal centro andavano alle porto della città.
Siccome però le coAtinentia aedificia al tempo di Augusto si
erano estese al di fuori del recinto serviauo, cosi egli istituì
Ricerche sulle XIV regioni urbane
derna non corrispondono in taluni casi con le linee antiche : quindi
dobbiamo tenerci paghi di segnare nella pianta moderna linee
di confini inter-regionali, che si avvicinino quanto più esattamente
è possibile alle lineo di confine antiche. In secondo luogo le
quattordici regioni di Augusto prescindono naturalmente dall'am-
bito delle.mura aureliane, mentre noi siamo costretti, per ragioni
prattiche, a prendere quelle mura per base o per termine della
divisione. Tuttociò dimostra quanto sia difficile di sciogliere la
controversia con soddisfazione comune. Per raggiungere questo
scopo torneranno assai utili le considerazioni seguenti.
Chiunque si propone di dividere in un dato numero di quar-
tieri una città, nò ideale, nò in sul primo nascere, ma una città
già vecchia di molti secoli e già divisa all'ingrosso dalle ondu-
lazioni del suolo, dall'abitudine popolare, dalle tradizioni di vici-
nato, deve necessariamente tenere a calcolo tutti questi elementi
perchè la sua opera riesca prattica e ragionevole. Augusto, accin-
gendosi alla grande riforma, deve essersi trovato nell'imbarazzo
della scelta dei criterii direttivi, imbarazzo reso anche più grave
dal fatto che la città sua mancava delle linee fondamentali del
cardine e del decumano : anzi la sua forma era magis occupalae
urbis quarti divisae similis. Il partito cui egli si attenne è mi-
rabile per la semplicità e per la ragionevolezza. Egli prescelse
por cardine una linea quasi diretta da settentrione a mezzogiorno,
linea che segue il rettifilo della via liaminia (da s. Lorenzo in
Lucina a Macel do' Corvi) : gira attorno la base orientale del Cam-
pidoglio, occidentale del Palatino, e per il rettifilo dell'Appia va
lino all'Aimone. Segnata cotesta linea fondamentale, egli suddi-
vise il terreno cistiberiuo in tredici regioni, girando da destra
verso sinistra sul perno o centro del Palatino. La suddivisione
fu tracciata sull'andamento delle mura serviane, e su quello delle
grandi strado, le quali dal centro andavano alle porto della città.
Siccome però le coAtinentia aedificia al tempo di Augusto si
erano estese al di fuori del recinto serviauo, cosi egli istituì