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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 20.1892

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Dressel, Heinrich: Scavi sul monte Testaccio
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https://doi.org/10.11588/diglit.13634#0059

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Scavi sul monte Testacelo

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le relazioni commerciali crebbero in modo straordinario. Le testi-
monianze epigrafiche più antiche finora trovate segnano l'anno 144
(v. Annali 1. c. p. 167), le più recenti l'anno 251 (nella pianura
adiacente al Testacelo la data più recente è l'anno 255, y. An-
nali 1. e).

Pongo termine a questa relazione producendo ulteriori prove
per la provenienza Spagnuola delle grosse anfore sferoidali del
Testaccio, da me già ripetutamente provata nella citata mono-
grafia, ma non ha guari messa in dubbio nel Corpus inscr. Lat.
voi. XII p. 700. Gli scavi del 1881 hanno fornito non meno di
35 frammenti tutti recanti l'epigrafe Fisci rationis "patrimoni
provinciae Baeticae ; ed a questi eloquenti testimoni tien dietro
una lunga schiera di anfore le quali negli appunti scritti in cor-
sivo fanno menzione di Spagnuole città : in 66, cioè, ho letto il
nome della città di Astigis, in 34 quello di Corduba, in 22
quello di Hispalis, in una è scritto al Portu(m), che probabil-
mente è il porto Gaditano (cf. Annali 1. c. p. 161, 172), in una
finalmente è notata la città di Malaca.

Berlino, febbraio 1892.

Enrico Dressel.
 
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