Il vicariato di Roma
197
Di questo famosissimo personaggio vissuto ai tempi di Co-
stantino I, di Costantino II e Costante ho parlato a proposito
della sua cura Tiberìs (Bull. C, 1889, p. 201). Il titolo sues-
sano, che omette il nome Mavorzio, menzionato nei titoli pu-
teolani (X, 1695, 1696), essendo anteriore al 337, e posteriore
al 324, indica chiaramente che il consolariato di Mavorzio deve
porsi negli ultimi anni di Costantino. Firmico Materno giuniore
che gli dedicò i suoi libri Matheseos, ricorda, nella prefazione a
quei libri, il governo di Mavorzio nella Campania. Di lui ha
trattato, in una monografia speciale, il Gervasio : L'iscrizione
onoraria di Mavorzio Lolliano, Napoli 1846.
14. Barbarus Pompeianus.
C.X, 1199 = I. N. 1946 = Orelli, 3316 (Abella): [Pom-
peiani. Barbarus Pompeian{us) v(ir) c(iarissimus) consilia-
ri s) C amp (aniae).... Cf. C. XIV, 2919.
C. Th. I, 2, 6 : \Imp. Constantinus~\ A. ad Barbarum Pom-
peianum consularem Campaniae. — Bat. Ili Id. Novemb.
Aquis, Balmatio et Zenophilo VV.CC. Coss. (11 novembre 333).
La data precisa del governo di Pompeiano in Campania ci
è fornita dal rescritto costantiniano del 333 ; egli è, dunque, il
più antico consolare che si conosca. Non lo si confonda, però,
come fanno alcuni, col Gabinius Barbarus Pompeianus (C. Vili,
969), che fu proconsole d'Africa nel 400-401 e che del nostro
Pompeiano era figlio o nipote. La lapide di Abella lo chiama
Barbarius, ma il suo vero nome è Barbarus, come attestano
la lapide prenestina (C. XIV, 2919) e il rescritto costantiniano
che lo riguardano. Cf. Borghesi, VI, 157; VII, 491.
Una iscrizione di Nola (C. X, 1247 — Pratilli, 69) è così
concepita: Borni Bomilianum Barbarorum . . . Nolanus or do
et poputus consecravit, curante ad dedicante Ortensio conviaro
provinciae Campaniae. 11 Mommsen suppone che questo titolo
sia riferibile allo stesso Pompeiano « sed a coniecturis abstiaeo,
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Di questo famosissimo personaggio vissuto ai tempi di Co-
stantino I, di Costantino II e Costante ho parlato a proposito
della sua cura Tiberìs (Bull. C, 1889, p. 201). Il titolo sues-
sano, che omette il nome Mavorzio, menzionato nei titoli pu-
teolani (X, 1695, 1696), essendo anteriore al 337, e posteriore
al 324, indica chiaramente che il consolariato di Mavorzio deve
porsi negli ultimi anni di Costantino. Firmico Materno giuniore
che gli dedicò i suoi libri Matheseos, ricorda, nella prefazione a
quei libri, il governo di Mavorzio nella Campania. Di lui ha
trattato, in una monografia speciale, il Gervasio : L'iscrizione
onoraria di Mavorzio Lolliano, Napoli 1846.
14. Barbarus Pompeianus.
C.X, 1199 = I. N. 1946 = Orelli, 3316 (Abella): [Pom-
peiani. Barbarus Pompeian{us) v(ir) c(iarissimus) consilia-
ri s) C amp (aniae).... Cf. C. XIV, 2919.
C. Th. I, 2, 6 : \Imp. Constantinus~\ A. ad Barbarum Pom-
peianum consularem Campaniae. — Bat. Ili Id. Novemb.
Aquis, Balmatio et Zenophilo VV.CC. Coss. (11 novembre 333).
La data precisa del governo di Pompeiano in Campania ci
è fornita dal rescritto costantiniano del 333 ; egli è, dunque, il
più antico consolare che si conosca. Non lo si confonda, però,
come fanno alcuni, col Gabinius Barbarus Pompeianus (C. Vili,
969), che fu proconsole d'Africa nel 400-401 e che del nostro
Pompeiano era figlio o nipote. La lapide di Abella lo chiama
Barbarius, ma il suo vero nome è Barbarus, come attestano
la lapide prenestina (C. XIV, 2919) e il rescritto costantiniano
che lo riguardano. Cf. Borghesi, VI, 157; VII, 491.
Una iscrizione di Nola (C. X, 1247 — Pratilli, 69) è così
concepita: Borni Bomilianum Barbarorum . . . Nolanus or do
et poputus consecravit, curante ad dedicante Ortensio conviaro
provinciae Campaniae. 11 Mommsen suppone che questo titolo
sia riferibile allo stesso Pompeiano « sed a coniecturis abstiaeo,