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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 20.1892

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Visconti, Lodovico: Trovamenti risguardamenti la topografia urbana
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https://doi.org/10.11588/diglit.13634#0282

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262

Trovamenti risguardanti la topografìa urbana

missione, sig. Antonio Arieti, alla cui diligenza dobbiamo queste
notizie, la struttura della cloaca di recente scoperta è tutta in
massi riquadrati di tuta, senza uso alcuno di pietra albana, ga-
bina, o tiburtina; pietre che nella Cloaca Massima si trovano
adoperate.

Questo canale, coi suoi confluenti, era dunque indipendente
dalla Cloaca Massima, che trovasi circa 50 metri più a monte,
sboccando nel Tevere sotto il tempio rotondo perittero, detto
una volta di Vesta, e che invece sembra certo essere uno di quelli
dedicati ad Ercole nel Foro Boario; col qual nome trovasi già
designato nella pianta del Bufalini.

Manifesto si rende, per la sua giacitura, che questa cloaca era
stata costruita e disposta per determinare lo scolo delle acque
in quell'ampia contrada, già paludosa, che fu la vallata del
Circo Massimo ed il Yelabro Maggiore, in cui era compreso
l'antico Foro Boario; i confini del quale, per espressa testimo-
nianza di Ovidio, furono, verso il Tevere, i ponti, cioè 1' Emilio
(ponte rotto) ed il Sublicio (1).

Tito Livio, Dionigi di Alicarnasso, e Plinio concordemente attri-
buiscono al quinto re di Roma la stupenda opera dei sotterranei
canali, destinati a prosciugare le sopraddette parti basse della città ;
e tutti e tre la esaltano a gara con magnifiche lodi (2). Su tali
e tante autorità noi potremo dunque con sicurezza affermare,
che questa cloaca, scoperta in una delle antichissime contrade
di Roma, e di una struttura che si dichiara anteriore all'opera
della Cloaca Massima, sia una di quelle edificate da Tar-
quinio Prisco allo scopo indicato. E gran peccato che vadano
ora distrutte queste opere insigni della grandezza romana, delle

gnere sig. V. Bevilacqua, addetto all'impresa escavazione dei ruderi dal-
l'alveo del fiume nell'esercizio 1877-78. Ivi è notato che i blocchi di pepe-
rino erano del tutto simili a quelli che formano i cunei della Cloaca Massima*

(1) Fast. VI. 471.

(2) Tit. Liv. I, 38; Dionys. Ili, 67; Plin. TV. E. XXXVI, 15; XXVI, 2, 3.
 
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