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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 20.1892

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Gatti, Giuseppe: Di un frammento di menologio rustico
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https://doi.org/10.11588/diglit.13634#0403

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Di un frammento di menologio rustico

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Le due colonne a sinistra segnano i giorni del mese. La prima
spetta ai giorni 19-30 di novembre, la seconda ai giorni 18-31
di dicembre, notati, secondo il solito, con la distanza di ciascuno
di essi dalle kalendae del mese successivo. E dunque perduta
nella parte superiore quasi la metà del menologio; e ciò s'ac-
corda perfettamente con la terza colonna, nella quale sono in-
dicate talune feste ricorrenti nella seconda metà dell'anno, cioè
dal luglio al dicembre, e mancano quelle del primo semestre.

A fianco di ciascun numero rispondente ai giorni del mese
vedesi praticato un piccolo foro. Questo serviva a porvi un in-
dice mobile, il quale spostato quotidianamente rendeva visibile
a colpo d'occhio il giorno corrente del mese. Eguali buchi tro-
vansi presso le indicazioni delle feste mensili; ed anche qui un
indice mobile segnava di volta in volta quelle eh' erano state
celebrate.

Questo sistema di fissare le date con un chiodo, od altra
sottile asticella, era presso gli antichi abbastanza comune. In Roma,
nei tempi più vetusti, il giorno 13 di settembre piantavasi ogni anno
un chiodo sul lato destro del tempio di Giove Capitolino, ed il
numero dei chiodi infissi serviva a computare il numero degli
anni (*). Per la quale usanza - che Livio ricorda altresì essere
stata praticata nell'antica Volsinii (2), e dovette essere adottata
anche da altre città - fu chiamato clavus annalis quello che
« figebatur in parìetibus sacrarum aedium per annos singidosJ
ut per eos numerus eollìgeretur annorum » (3). E Petronio
Arbitro testifica, che i contadini solevano appunto numerare
gli anni, affìggendo tali chiodi sulle mura della loro rustica
abitazione (4).

(*) Liv. VII, 3.

(2) Dagli Etruschi, i quali incominciavano l'anno col mese di set-
tembre, derivò presso i Eomani la « lese vetusta .... ut qui praetor ma-
ximus esset, idibus septembribus clavum pangat». Liv. 1. c.

(3) Paul. Diac. Excerpt. ex lib. Festi p. 56 ed. Miiller.

(4) Petron Satyr. 135.
 
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