// culto degli Dei ignoti a Roma
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araque ei statuta est, qnae est in infima Nova via ' (Gellio, XVI, 17),
il che sembra dimostrare che sotto quella invocazione appunto gli
fosse dedicata l'ara nel tratto inferiore della Nova via, dietro il
tempio di Vesta. Arroge aversi notizia che l'ara fu rinvenuta al
suo posto ; laonde venne ristabilita nel medesimo luogo ; ma questo
appunto essendo tanto distante dal sito del tempio di Vesta, vale
a dire almeno di tutto il lato occidentale del Palatino, ne risulta
che anche per ciò l'opinione suddetta perde non poco di proba-
bilità e di-giustezza. Ad ogni modo noi proferiamo di pensare
che fosse quest'ara dedicata o ad un qualche Genio topico di
questa parte del monte, rammentando la invocazione delle tavole
arvaliche : ' Sive deo, sive deae in cuius tutela hic lucus locusque
est ' (Marini, p. 270 e segg.) ; ovvero anche al Genio stesso di Korna>
di cui sappiamo da Servio che ebbe in Campidoglio consacrato uno
scudo : ' Genio urbis Romae sive mas sive femina ' (ad Verg. Aeri.,
II, 351). E non meno del Campidoglio era luogo opportuno per
dedicarvi un monumento al Genio di Roma, la costa del Pala-
tino fra il Velabro e il Circo, dove il cesto coi due gemelli si
diceva approdato alla bocca del Lupercale, e dove la vera o falsa
lupa averli raccolti e nutriti presso il fico ruminale », — Poiché
all'opinione del Nibby e del Mommsen non si fa in questo luogo
un attacco decisivo, anzi neppur si esclude che possa esser la vera,
crediamo opportuno d'insistervi. La notizia che ad Aio Locuzio
fosse dedicata un'ara alla radice del Palatino, ci viene conser-
vata nei seguenti passi (cfr. Becker, Handb., I, p. 244):
Cic, De divinai., 1, ,45 : ' Nani non multo ante urbem captam
esaudita vox est a luco Vestae, qui a Palatii radice in Novam
viam devexus est — ara enim Aio Loquenti quam septam vi-
demus, exadversus eum locum consecrata est '.
Id., ibid., II, 32 : ' Ex eo Aio Loquenti aram in Nova via
consecratum '.
Liv., V, 32 : ' Eodem anno M. Caedicius de plebe nuntiavit
tribunis se in Nova via, ubi nunc sacellum est, supra aedem
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araque ei statuta est, qnae est in infima Nova via ' (Gellio, XVI, 17),
il che sembra dimostrare che sotto quella invocazione appunto gli
fosse dedicata l'ara nel tratto inferiore della Nova via, dietro il
tempio di Vesta. Arroge aversi notizia che l'ara fu rinvenuta al
suo posto ; laonde venne ristabilita nel medesimo luogo ; ma questo
appunto essendo tanto distante dal sito del tempio di Vesta, vale
a dire almeno di tutto il lato occidentale del Palatino, ne risulta
che anche per ciò l'opinione suddetta perde non poco di proba-
bilità e di-giustezza. Ad ogni modo noi proferiamo di pensare
che fosse quest'ara dedicata o ad un qualche Genio topico di
questa parte del monte, rammentando la invocazione delle tavole
arvaliche : ' Sive deo, sive deae in cuius tutela hic lucus locusque
est ' (Marini, p. 270 e segg.) ; ovvero anche al Genio stesso di Korna>
di cui sappiamo da Servio che ebbe in Campidoglio consacrato uno
scudo : ' Genio urbis Romae sive mas sive femina ' (ad Verg. Aeri.,
II, 351). E non meno del Campidoglio era luogo opportuno per
dedicarvi un monumento al Genio di Roma, la costa del Pala-
tino fra il Velabro e il Circo, dove il cesto coi due gemelli si
diceva approdato alla bocca del Lupercale, e dove la vera o falsa
lupa averli raccolti e nutriti presso il fico ruminale », — Poiché
all'opinione del Nibby e del Mommsen non si fa in questo luogo
un attacco decisivo, anzi neppur si esclude che possa esser la vera,
crediamo opportuno d'insistervi. La notizia che ad Aio Locuzio
fosse dedicata un'ara alla radice del Palatino, ci viene conser-
vata nei seguenti passi (cfr. Becker, Handb., I, p. 244):
Cic, De divinai., 1, ,45 : ' Nani non multo ante urbem captam
esaudita vox est a luco Vestae, qui a Palatii radice in Novam
viam devexus est — ara enim Aio Loquenti quam septam vi-
demus, exadversus eum locum consecrata est '.
Id., ibid., II, 32 : ' Ex eo Aio Loquenti aram in Nova via
consecratum '.
Liv., V, 32 : ' Eodem anno M. Caedicius de plebe nuntiavit
tribunis se in Nova via, ubi nunc sacellum est, supra aedem