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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 22.1894

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Nr. 2-3
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Pascal, Carlo: Il culto degli Dei ignoti a Roma: (a proposito dell'ara di Calvino)
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https://doi.org/10.11588/diglit.13636#0213

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Il culto degli Dei ignoti a Roma

Vestae vocem noctis silentio audisse clariorem humana : ecc.
Cfr. 50, 52.

Varrone, presso Gellio, XVI, 17: ' Sicut Aius deus appel-
latus araquo ei statuta est, quae est in intima Nova via, quod
in co loco divinitus vox edita erat '.

Plutarch. Camilla 30 : Avvóg óé lÒQvaat'o vscòv (Pj^/g xuì
Khjòirvog, uvtVQojv ìxfetvov ròv vònov iv i>) vvxraq rj xaiayyiX-
Xovffa rr}i' rtòv paQfidQùìv aiQaxiàv ex dsoìi rt7> Ksóixio) Mdpxoì
(f tayrj TCQoGtneGb; cfr. 14.

Id., De fori. Rom., 5 : QqfJtys iÓQvffato xuì KXtjàóvog [jr*«)Q
nxst tcccqù tr/V KuivijV óó'óv, onov (paffl ttqò rov uoXéfiòv Mixqxm
htaó't-xi'o) fiuòi'Qovci vvmwQ <pwvrjv ysvèffdai, x. v. X. Tutti questi
passi concordano nel dare notizia di un'ara o di un sacellum de-
dicato ad Aius Loquens ; o Plutarco traduce le due parole con
(Jh'jiuj xuì KXifiuìr; ondo niun dubbio parrai più possibile che
l'ara di cui è parola non potesse essere un'ara anonima (fttofióg1
àvtóvpfiog, Diog. Laert. Ejiimen., Ili); ma dovesse contenere il
nome del dio. 11 che si avvalora con gì' indizii topografici notati
dal Visconti e dal Lanciani, nel passo sopra citato.

II. Per ispiegare la lapide nostra, detta di Calvino, dobbiamo
allargare alquanto i confini del nostro discorso, e ricercare quando
c perchè i Latini si avvalessero di quella o di simili formule. Si
potrà così giungere a qualche conclusione di ordine generale, che
non sarà di lieve importanza per la storia degli antichi miti italiani.

. Le formolo ' sive mas sive femiua, sive deus sive dea ', chia-
ramente dimostrano trattarsi di una divinità o di un Genio ignoto-
Tal divinità troviamo con identici caratteri, sia presso gli Ate-
niesi, sia presso i Latini. Faremo breve conno del mito ateniese,
e ne avremo lume per la dichiarazione del mito latino (').

(') Cfr. Anselme, Sur le dieu inconnu des Athéniens, Acad. des In-
script., t. IV, p; 500 o scgg. ; onde prese tutte le notizie il Nibby, Saggio
di osservazioni sopra Pausania, Roma, 1817, p. 41. Il lavoro dell'Assetale
è di nessun valore critico, e di scarsa esattezza nelle citazioni.
 
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